Sogni Virtuali: Oculus Rift

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TAGLIAERBE VIRTUALI

Aver letto il libro di Ernest Cline “player one” (recensito lunedì scorso) mi ha fatto venire una gran voglia di realtà virtuale. Se ne parlava tanto già negli anni ’90, era il sogno dei ragazzini cresciuti a pane e videogiochi (a 16 bit), indossare un visore e dei guanti aptici (al tempo il massimo che si poteva immaginare era il power glove di Nintendo già citato dal Pongy nel suo articolo dedicato al “padre” della grande N) ed essere catapultati in una realtà dove è possibile fare ed essere ciò che si vuole, dove il gioco non è dentro uno schermo ma circonda il videogiocatore. “Il Tagliaerbe”, film del 1992  rappresenta la vera e propria icona della cultura virtuale e il riferimento per chi, come me, sognava ad occhi aperti di poter mettere le mani su questa nuova tecnologia. Il film di fantascienza del regista Brett Leonard, ispirato dall’omonimo racconto di Stephen King per la prima volta porta sul grande schermo la realtà virtuale in una forma che oggi potrebbe sembrare un po’ datata ma per quegli anni appariva sicuramente di grande effetto (un film che ogni gamer dovrebbe vedere almeno una volta).

oculus rift

CALCIO D’INIZIO PER OCULUS RIFT

Gli anni ’90, nonostante l’entusiasmo dimostrato per la realtà virtuale sono stati penalizzati da una tecnologia troppo acerba per realizzare i sogni di realtà virtuale dei gamers di tutto il mondo. Oggi, dopo una pausa di 20 anni si torna a parlare di caschi virtuali che immergerebbero completamente il giocatore all’interno del videogame. Ci si aspetterebbe che una tecnologia di questo tipo arrivasse da investimenti milionari delle multinazionali dei videogame (vedi Nintendo, Sony o Microsoft) e invece arriva dal finanziamento degli stessi appassionati. Kickstarter, crowd funding o più semplicemente raccolta di fondi per progetti innovativi, è così che il progetto “oculus rift” è riuscito a prendere forma e sopratutto ad avere le risorse per essere sviluppato. Il visore progettato da Oculus VR è riuscito infatti a raccogliere ben 16 milioni di dollari di “donazioni” (molto di più dei 2,5 milioni di dollari posto come obiettivo iniziale), segno che la realtà virtuale è ancora nei desideri di molti appassionati.

PILLOLA ROSSA

“Oculus Rift” è un visore (head mounted display) a bassa latenza con un ampio campo visuale di 90 gradi in orizzontale (110 gradi di diagonale), che è più del doppio rispetto agli altri dispositivi in competizione. La risoluzione è di 1280×800 (16:10 aspect ratio), che porta 640×800 per occhio (4:5 aspect ratio) La risoluzione verrà aumentata a 1920×1080 per la versione commerciale.

manioculus

Lasciando da parte i tecnicismi il visore di “Oculus Rift” è ciò che più si avvicina a quello che si può definire realtà virtuale. Essere immersi nel gioco completamente, è questa la vera essenza che i gamers si aspettano dalla next gen  come ha dichiarato Palmer Luckey, il Ceo di “Oculus Vr” :

«Non si vedono persone che dicono ‘Wow, per tutta la mia vita ho sempre voluto giocare un gioco social in streaming su piattaforme mobile, e con microtransazioni’. Non sono queste le nostre aspettative per la prossima generazione di macchine da gioco. Sin dai primi passi dei giochi 3D uno degli obiettivi è stato di realizzare la realtà virtuale, far sentire il giocatore veramente presente nel mondo di gioco» 

Sembra che Luckey abbia colto nel segno. Una partecipazione tanto attiva da parte del grande pubblico verso questa tecnologia può solo significare che per sentire il vero salto generazionale è necessario un vero cambiamento nel modo di vivere i videogames e questo può essere fatto solo con la realtà virtuale.

L’iniziativa non è stata accolta solo dagli appassionati ma anche dai grandi produttori di videogames che non stanno perdendo tempo per adattare i propri titoli al visore che tanto sta facendo parlare di se su stampa e in tutti i più importanti siti del settore videoludico. Uno su tutti è Valve che ha già creato la versione di Half Life 2 adatta al visore creato da Oculus Vr. Nuova linfa ad un gioco che può ancora essere definito come capolavoro e sopratutto l’esempio di ciò che ci si può aspettare da questa nuova tecnologia.

VIRTUAL SEX (PILLOLA BLU?)

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La notizia che sta circolando in rete da qualche mese è che per la prima volta si vedrà un gioco basato sulla seduzione e sul sesso creato appositamente per “Oculus Rift”. Il titolo di questo gioco che sta facendo molto parlare di se è “Wiked Paradise”. Purtroppo non si sa ancora niente di specifico sul gameplay ma sembra aver già suscitato molto interesse. Se ne volete un assaggio andate a vedere il video a questo link. Che sia il primo passo verso il sesso virtuale?

REAZIONI INCONTROLLATE

Chi ha provato “Oculus Rift” nella gran parte dei casi dichiara di aver avuto la sensazione di essere realmente all’interno del gioco e di aver perso quasi contatto con la realtà indossando il visore. Alcuni si sono lamentati del fatto che indossando il visore si possa avvertire nausea e vertigini e che la definizione delle immagini non è ancora ottimale (ricordiamo che stiamo parlando della versione “Dev Kit”). Io, ovviamente,  sarò in prima fila per provarlo alla Games Week di Milano che si terrà dal 25 al 27 di ottobre e poi vi saprò dire le sensazioni che mi avrà fatto provare. Spero che non mi faccia lo stesso effetto dei protagonisti del divertente video che potete trovare qui sotto che immortala le reazioni più strane di chi ha provato il casco virtuale con vari giochi e demo (da paura quello delle montagne russe).

IN CONCLUSIONE

L’esordio di “Oculus Rift” è previsto per il 2014 e già l’hype è a livelli altissimi. Le aspettative di una rivoluzione nel modo di giocare sono tante   ma anche le “paure” non mancano.

Aspettative

Finalmente la realtà virtuale!!!

Immersione completa nei videogames

L’oggetto che può portarci nella vera next gen

Paure

Effetti collaterali (nausea e vertigini)

Mancato sfruttamento al massimo da parte delle software house

Definizione delle immagini che al momento non è ottimale

Distacco completo dalla realtà

 

Voi cosa ne pensate? Lo proverete?

Gaetano “Morfeus” Deleo

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Una risposta a Sogni Virtuali: Oculus Rift

  1. ernesto scrive:

    Ho giocato in realtà virtuale con guanto, più di venti anni fa.
    Forse si sono accorti di aver spinto troppo alla epoca.

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