GIORNI DI MALARIA

Dopo la puntura dello scorpione, è stata la volta della puntura della zanzara portatrice di malaria.

Questi per me sono giorni di malaria qui allo Loyangalani.

Tutto è iniziato ieri mattina, venerdì 9 novembre.

Mi trovavo nel dispensario della comunità a dare una mano alle due sorelle, compilando i report mensili relativi ai pazienti, alle malattie, al numero di parti, al numero di vittime, etc, da inviare al governo keniota, quando improvvisamente ho avuto un forte calo di pressione, quasi da mancamento.

Subito mi hanno misurato la pressione 80/100, ma ero conscio che non era solo quello.

Sono stato accompagnato nella mia branda nella guest house, verso le 10:00 e da quel momento è iniziato il tutto.

Febbre alta, 38.5, dolore diffuso su tutto il corpo come se uno schiacciasassi mi fosse passato sopra, mal di testa, mal di stomaco, diarrea, immobilità totale.

Le sorelle fin da subito si sono prese cura di me in maniera eccelsa, prestandomi cure materne facendomi sentire a casa. Grazie di cuore.

Ho iniziato a prendere il velamox, portato dall’Italia, per un eventuale infezione di stomaco, le pastiglie per la malaria, co-falcinum e paracetamolo per abbassare la febbre.

Ricordo che ieri è stata una giornata lunga e sofferta.

Sono rimasto ben 21 ore a letto immobile, senza mangiare nulla, mi alzavo solo per andare in bagno, fortunatamente è vicino alla camera e quando le sisters mi hanno portato verso sera un termos di thè caldo con limone e zucchero, posso dire che è stata la mia cena più bella che abbia mai fatto.

Subito un po’ di energie mi sono entrate in circolo e così ho trovato la forza di alzarmi dal letto per cambiarmi la maglietta, bagnata fradicia eh si, in 21 ore ho cambiato 5 magliette, mi devo documentare se riesco ad entrare nel guinness dei record e poi piano piano è calato il buio e con la compagnia di 1000 mg di paracetamolo mi sono lasciato andare in un piacevole sonno.

Ed eccomi qua, sono le ore 9:30 circa , che mi ritrovo a scrivere questa ennesima pagina di diario in cui fisso tra i miei ricordi anche questa esperienza.

Sto decisamente meglio, la febbre è passata, sono riuscito a fare colazione bevendo un po’ di caffè con mezza fetta di melone ed un bicchiere di acqua con molto zucchero e limone.

Piano piano ritornano le forze.

Piacevolmente, ogni mattina, ammiro le piantine di cavolo e pomodori che crescono a vista d’occhio, le curo regolando la quantità d’acqua ed i nutrienti e poi va da sé il sole e l’aria buona fanno il resto.

Ieri ha piovuto quasi tutto il giorno, evento assai raro qui allo Loyangalani.

I locali parlano di benedizione di Dio legata alla presenza dei bianchi.

Saluto tutti.

Per la mia famiglia: sto bene, non vi preoccupate.

Un abbraccio

Gabriele

6 pensieri su “GIORNI DI MALARIA

  1. Gabriele muzungu,
    mi raccomando cerca di star bene che i Turkana hanno bisogno di gente forte e sana. Il papà mi aveva velatamente accennato alla puntura di uno scorpione caduto da un albero…Già quello bastava!
    Ma tra le vaccinazioni di rito non c’era anche l’antimalarica?
    Mi unisco al ‘grazie di cuore’ rivolto
    alle premurose suore e innalzo lo sguardo
    al loro Datore di lavoro
    un abbraccio 🙂 mamma

    • Volevo rassicurala Gabri si sente meglio ed è in buone mani le suore sono davvero in gamba. La vaccinazione antimalarica non serve a nulla perchè non garantisce una copertura dal virus. Comunque ogni volta che sentirò Gabriele sarà mia premura informarla. Un abbraccio Lilly

  2. Ciao Lele,
    leggiamo con apprensione le tue brutte esperienze, ma lo scorpione non ti ha dato problemi? Meno male che ti sei ripreso. Ringraziamo Dio e le suore che ti hanno curato con tanto affetto. Un caloroso abbrraccio, gli zii.

  3. Gabriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii prometto che accenderò un cero per te alla madonna o chi per esso! scorpioni, zanzare, formiche assassine, nutella tossica, infezioni intestinali! e nonostante tutto lui non molla!!!!!! abbiamo ufficialmente fatto un buon acuquisto!!!!! quando arriverò a darti il cambio in periodo natalizio voglio trovarti in forma! 😉 attento ai coccodrilli che ormai ti mancano solo quelli!!! un abbraccio
    Ale ( non riesco piu a fare il log in ma ci sto lavorando sopra intanto ti scrivo da qua ) belllaaaaaaa

  4. Tranquillo Gabri come ti ho detto il benvenuto in Africa a volte può sembrare duro, ma come stai vivendo sulla tua pelle sono più le esperienze positive e le emozioni al limite del pensiero umano che ti rimarranno, e poi consolati almeno non hai dovuto percorrere circa 4 km a piedi sotto al sole con 40° di febbre, nausea, allucinazioni e dolori alle ossa… ma alla fine come è capitato a me si trasformeranno tutte inezie di ilarità! Un abbraccio salutami tutti e fatti un bagno in piscina anche per me!!!!!

  5. Ciao Lele ! È da un pó che non ti sento personalmente ma leggo di frequente il tuo blog…la nonna Giannina spesso chiedeva informazione su di te e perció le ho consigliato di scrivereti un messaggio che poi ti avrei fatto avere…te lo riporto qui di seguito :

    Ciao Gabriele caro,ti penso ogni giorno e ti ringrazio per tutto il bene che fai.
    Vedi come è diverso il mondo :chi ha troppo e chi nulla e per stare bene bisognerebbe aiutarsi l’un l’altro come state facendo voi volontari.Siete bravi e coraggiosi e il Signore sarà sempre con voi, non vi abbandonerà mai.
    Mi piace il modo che hai di scrivere,perchè ci racconti un pó di tutto :ci fai sapere i progressi delle piantagioni e i lavori che richiedono;ci parli della natura così aspra;ci fai conoscere il cielo infinito bellissimo!…le tue lettere vanno a ruba tra i parenti,conoscenti e amici.
    Ricordati di essere sempre molto prudente e pronto in ogni occasione.Prego sempre per te,i tuoi amici,i missionari,le suore bravissime che ti hanno guarito…e per i cari ragazzi che avvicini e dai a loro il tuo aiuto.
    Io sto un po’ meglio e con tutti i miei cari aspetto tante belle lettere dal Kenya !
    Un abbraccio nonna Giannina
    24 novembre 2012-sabato-

    Anche il nonno Vittorio teneva a comunicarti la sua vicinanza …ti riporto le sue parole :

    Carissimo Gabriele,
    Sono orgoglioso per la tua scelta di partire per il Kenya e lì dare una mano con gioia,entusiasmo,in barba ai pericoli,ai malanni e al caldo torrido che rende il respiro affannoso.
    Ma sentiamo anche la tua gioia grande di faticare per chi realmente ha bisogno.
    Noi con preghiera costante ti raccomandiamo a Dio e a tutti i santi.
    Con grande affetto tuo nonno Vittorio

    Lele i nonni sarebbero molto felici di una tua risposta !
    Ciao dacci tue notizie
    Umby

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