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Il fotovoltaico che fa parlare di sč

inserito il 21/9/2009 alle 09:00

E' un periodo veramente prospero per il fotovoltaico. I dati raccolti al convegno "Fotovoltaico in Italia, una realtà" la dicono lunga su quanto questa forma di energia rinnovabile sia strategica, ma anche estremamente in voga in questo momento.

Di fotovoltaico se ne parla in lungo e in largo e per i più diversi motivi. Oltre al citato recente convegno, è imminente il festival dell'ambiente 2009, dedicato proprio all'energia e all'interno del quale il fotovoltaico ha un ruolo di spicco, ci si avvicina a grandi passi al COP15 di Copenaghen e le news e le iniziative veramente si sprecano.

Nel nostro territorio, ad esempio, la BCC di Buguggiate e Busto Garolfo ha lanciato una nuova forma di finanziamento, chiamato Energy, attraverso il quale privati e aziende possono accendere un mutuo che finanzia fino all'intero costo del progetto e delle spese tecniche per l'installazione di un impianto fotovoltaico sui propri tetti. Come emerso dal suddetto convegno, anche UBI Banca Popolare di Bergamo e Credito Varesino hanno aperto una linea di prodotti finanziari di questo tipo.

La recente approvazione del piano casa, altro argomento affrontato allo stand dei geometri e degli architetti di Varese in Fiera, sta anch'esso dando il proprio impulso alla diffusione dei pannelli. Il piano casa, anche quello lombardo, tra i primi ad essere approvato, oltre agli stimoli al settore edilizio, incentiva l'adozione di soluzioni "verdi" per le case che otterranno di essere ristrutturate e questo perchè un patrimonio edilizio sostenibile e che adotta dei sistemi di risparmio energetico vede aumentare ulteriormente il proprio valore. Di piano casa e di energia solare si parla, non a casa, a Editek.

Il fotovoltaico fa gola, quindi. E da alcuni dati fa gola anche ai ladri. Nel 2008 le sottrazioni di pannelli dai tetti è stata conteggiata con un controvalore di 100 milioni di euro. Una cifra astronomica frutto di squadrigile di ladri che sottraggono nottetempo i pannelli che una volta caricati sui camion prendono la via del Nord Africa. Nei Paesi nel Maghreb la domanda di energia a basso costo è in continua crescita e questo perchè, a dispetto della presenza di petrolio, la popolazione civile soffre di mancato approvvigionamento energetico. Si stima che un pannello che in Italia può costare circa 700 euro sia venduto sul mercato nero a 200. divenendo così merce appetibile anche sui mercati più poveri. Un pannello rubato, inoltre, non è più utilizzabile in Italia perchè una volta allacciato il gestore assegna  un codice di riconoscimento che lo marchia per sempre. Se si tentasse di riallacciarlo, verrebbe subito identificato. Certo non è la soluzione finale, infatti esiste un brevetto dell'ENEA che protegge con un GPS i pannelli.

Il fotovoltaico è quindi sulla cresta dell'onda e nelle voci di cronaca. E' forse il caso di agire?

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