GREEN DOMESTIC
Piccoli gesti, quotidiani e diffusi. La nuova cultura della sostenibilità.

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I post di Maggio 2010

I LOHAS salveranno il pianeta?

inserito il 3/5/2010 alle 16:03
Questi adepti del neo-edonismo sostenibile vivono all’insegna del Lifestyle Of Health and Sustainability, un credo condiviso da Madonna, Julia Roberts e tante altre star basato sulla cura maniacale di se stessi con un occhio di riguardo al pianeta e alla giustizia sociale. Consumismo egocentrico a tutto spiano dunque, ma “politically correct” e soprattutto equo, solidale e rispettoso dell’ambiente.
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Il bucatino...nell'ozono!

inserito il 24/5/2010 alle 11:23
Irrinunciabile simbolo dell’italianità a tavola, ambasciatrice del Bel Paese nel mondo, insostituibile regina delle nostre tavole, la pasta, nella sua bonaria quotidianità, è per molti di noi un’oasi di serenità culinaria. Facile, buona, versatile all’infinito. Tra la pasta e l’Italia il flirt dura da secoli, se non addirittura da millenni se consideriamo il làganum dei romani, proto-antenato delle lasagne. Solo gli italici sanno capirla ed esaltarla al massimo. Le cifre parlano chiaro, il consumo pro-capite è di 28 kg annui, contro gli appena 12,7 kg dei Venezuelani, secondi nella graduatoria mondiale dei “pastavori”. Ma quanto incide il nostro quotidiano piatto di pasta sull’inquinamento atmosferico da CO2? Per quanto contribuisce all’allargamento del buco nell’ozono? Quanto riscalda il pianeta un piatto di bucatini all’amatriciana? Inutili sofismi dettati dalla generale psicosi da impronta ambientale? Probabile, ma se rimane inteso che non siamo disposti a rinunciarvi, e non ce n’è alcun motivo, possiamo fare qualcosa per minimizzarne l’impatto?
Categoria: Energia
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Dalla spada all’aratro

inserito il 26/5/2010 alle 11:59
Tiberio Gracco sognava di ridare dignità ai legionari romani in congedo e ricostruire una generazione di cittadini sani, liberi e devoti, di certo stanno applicando una ricetta che funziona. Giulio Cesare lo aveva capito e a lui l’impresa riuscì, con ottimi risultati per i suoi fedeli soldati, salvati dallo sbando, e un po’ meno ottimi per se stesso vista la sua prematura dipartita ad opera del senato. Oggi le associazioni di veterani americani reinseriscono i soldati di ritorno da iraq e Afghanistan in attività "green", e le grandi aziende propongono un nuovo tipo di benefit: "il corporate garden", rigorosamente bio.
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