GREEN DOMESTIC
Piccoli gesti, quotidiani e diffusi. La nuova cultura della sostenibilità.

Whirlpool   pierre_ley@whirlpool.com

70 kg per salvare un albero!

inserito il 28/7/2009 alle 14:53

Sembra che alcuni gesti siano definitivamente entrati a far parte del nostro quotidiano più minuto, come quello di differenziare i rifiuti. Esempio tra tutti quello della carta. E’ oramai diventato un automatismo, uno dei primi e tra i più diffusi, del nostro agire in difesa dell’ambiente. A volte però, gli automatismi, proprio per la loro natura “automatica” sono scollegati dal pensiero cosciente e perdiamo di vista i motivi originali, gli scopi, e soprattutto gli effetti. Può succedere allora che si perda gradualmente anche la motivazione, e si allenti la vigilanza e la continuità dell’azione. Che differenza può fare quel mio pacco di giornali e riviste civicamente allineato sul marciapiede, in attesa di essere smaltito? Quasi mi intenerisce quel pacchettino irrisorio, romanticamente affastellato ad aspettare una nuova vita, magari una reincarnazione prestigiosa in qualche prima pagina storica di un grande quotidiano. Si taglieranno meno alberi? Vabbè, quelli vengono continuamente ripiantati, e poi quanti alberi ho salvato coi miei 10 kg di roba? Un ramoscello? Saranno diminuite le emissioni di C02? Cosa c’entrano gli alberi con le automobili o le centrali elettriche? Quanto mi devo sentire orgoglioso per il mio contributo alla salvaguardia del pianeta?

A dare una risposta concreta ci pensa una ONG italiana, Mani-tese, che sul suo sito pubblica un utilissimo “kit per calcolare i benefici ecologici ed economici della raccolta differenziata”. Si scopre così che bastano 70 kg di carta mandata al riciclo per evitare l’abbattimento di un albero. Un albero intero! La sorpresa viene coi dati sul risparmio d’acqua: “Riciclare la carta significa ridurre enormemente l'impiego di acqua nel processo produttivo. Per produrre 1 kg di carta occorrono, infatti, 440 litri d'acqua, mentre per produrre 1 kg di carta riciclata solo 1,8 litri. In pratica ogni kg di carta riciclata consente un risparmio di 438,2 litri d'acqua! Moltiplicando i kg di carta raccolta per 438,2 si ottengono quindi i litri risparmiati. Ogni cittadino italiano consuma in media 90.000 litri l’anno; dividendo i litri ottenuti per 90.000 si ottiene dunque il numero di cittadini il cui consumo annuo equivale all'acqua risparmiata”. Il calcolo del risparmio di C02 è un po’ più macchinoso, ma basti sapere che più o meno per ogni kg di carta riciclata si evita di immettere nell’ambiente circa 1,3 kg di anidride carbonica. Sul sito si può anche calcolare il risparmio in termini di petrolio, e anche il valore economico per la comunità. Facendo due calcoli sul proprio comportamento individuale già ci si rende conto del reale impatto che ognuno di noi può effettivamente produrre. Pensiamo allora agli effetti di questi gesti semplici compiuti da intere collettività. Le realtà aziendali sono un terreno dove ancora si possono e si devono fare progressi. Nel gennaio del 2008 il Green Team Whirlpool di Comerio (quelli delle borracce e dei dispenser di acqua “del sindaco”, vedi i post precedenti) piazzava negli uffici dei semplici contenitori di cartone per il riciclo della carta; da allora il riciclo di carta è passato, su base semestrale (periodo gennaio/luglio) da quasi 7 tonnellate a oltre 14, più del doppio. Usando la "ricicolatrice" di Mani-tese, si può stabilire che nei primi sei mesi del 2009 i dipendenti di Comerio hanno salvato, insieme, oltre 200 alberi, evitando l’immissione in atmosfera di quasi 11 tonnellate di C02. Il risparmio idrico è stato di oltre sei milioni di litri! Sufficienti per approvvigionare una settantina di italiani per un anno intero. Tutto ciò con dei semplici scatoloni di cartone disposti strategicamente per gli uffici… Da oggi guarderò quel mio umile pacco di cartoni e giornali sul ciglio della strada con occhio diverso, orgoglioso e consapevole della piccola grande cosa che mi è dato di fare ogni giorno.

Commenti dei lettori: 11 commenti -
Premesso che sono favorevole al riciclo della carta per ottimizzare al meglio le risorse ancora utilizzabili mi sento di aggiungere che le informazioni da voi trasmesse sono scorrette e fuorvianti. Non tutte le tipologie di carta si possono produrre utilizzando carta da macero e le carte riciclate non sono mai prodotte al 100% con carta da macero ma necessitano sempre di una porzione di cellulosa vergine. In aggiunta, tutte le carte si producono con la stessa tecnologia: la macchina continua.
Scritto da Vittorio Betti il 28/7/2009 alle 17:23
In macchina continua vengono utilizzati impasti fibrosi alla concentrazione di circa lo 0.2%. Vuol dire che 1 Kg di fibra è contenuta in 500 Kg di impasto acquoso. Per cui, per fare 1 Kg di carta servono mediamente 500 l di acqua. Tale proporzione è vera sia che si sta utilizzando fibra vergine sia che la fibra provenga dal recupero di carta precedentemente prodotta. E’ scorretto quindi affermare che per fare 1 Kg di carta riciclata sono necessari 1.8 l di acqua!
Scritto da Vittorio Betti il 28/7/2009 alle 17:24
In tutte le cartiere poi, i cicli sono ‘chiusi’ mediamente al 90%. Questo vuol dire che le sia pur ingenti quantità d’acqua richieste per produrre la carta (riciclata o vergine) vengono riutilizzate per iniziare un nuovo ciclo di preparazione degli impasti: contrariamente a questa procedura, una cartiera prosciugherebbe un lago in breve tempo!
Scritto da Vittorio Betti il 28/7/2009 alle 17:25
Mi limito a fare i miei piu' sinceri complimenti alVittorio Betti che ha sottolineato le "imprecisioni", per non dire le scorrettezze, che accompagnano le informazioni ambientaliste e terzomondiste diffuse da certi organismi non governativi... e' t riste!, ma e' vero, purtroppo!!! Mi piacerebbe, inoltre, che queste osservazioni passino ad occupare lo stesso spazio di PRIMA PAGINA di VareseNews, affinche' ognuno possa farsi una opinione completa. Grazie ancora.
Scritto da Giori Ferrazzi il 29/7/2009 alle 03:00
premesso che non desisterò dal differenziare i miei rifiuti, specie la carta, mi fa piacere vedere che questo blog viene seguito, letto e commentato. Mi fa ancor più piacere vedere che viene fatto da persone che sembrano "informate dei fatti", cosa che da maggior valore al dibattito. Grazie per i vostri commenti e le vostre opinioni, anche un po' polemici. Per me sono sacrosanti e li pubblico volentieri, senza tagli ne censure.
Scritto da Pierre Ley il 29/7/2009 alle 09:13
Domanda: anche assumendo che i valori espressi nell'articolo possano essere fortemente ottimistici, non è possibile invece che quelli riportati nei commenti del sig. Betti siano invece, all'opposto, molto specifici, o meglio, relativi ad un UNICA metodologia di produzione? Mi spiego meglio: sicuramente i valori riportati da Vittorio sono valori reali, ma esistono differenti processi produttivi attraverso i quali ottenere carta riciclata (basti solo pensare alle differenti tipologie nei ...
Scritto da Sergio Simioni il 29/7/2009 alle 09:20
..nei processi di sbiancamento (con solventi chimici da un lato, con ossigeno dall'altro..). Quindi, io non sono certo un espertodi cartiere, ma desumo che quando si fanno "stime" di questo tipo, non si possano nè si debbano usare valori correlati ad un UNICO processo industriale, ma dei valori indicativi, obbligatoriamente segnati da un margine di imprecisione. Per la cronaca, anche io ho trovato dei dati, che non combaciano con quanto riportato dal sig. Betti:
Scritto da Sergio Simioni il 29/7/2009 alle 09:38
da: http://assets.wwf.ch/downloads/infoscuola_106_s1_2.pdf "Nonostante i miglioramenti nelle tecnologie di produzione di carta di fibre di legno, viene comunque consumata ancora troppa acqua: in media 65 litri ogni chilogrammo di carta. È molto migliore il bilancio ecologico per quel che concerne la carta riciclata: ci sono meno rifiuti e il consumo di energia e di acqua equivale solo a un terzo di quello della carta tradizionale"
Scritto da Sergio Simioni il 29/7/2009 alle 09:39
Quindi, forse i dati riportati da Pierre peccano di troppo ottimismo, indicando un "virtuosismo" nel processo di riciclaggio della carta che trascende i valori reali, ma è altrettanto scorretto assumere come standard i valori riportati dal sig.Betti, in quanto specifici di un processo produttivo, ma non di tutti.
Scritto da Sergio Simioni il 29/7/2009 alle 09:42
Bravo Vittorio, noto con piacere che mi hai preceduto su alcune precisazioni che erano dovute e necessarie...al di là di alcuni dettagli che necessiterebbero di spiegazioni così lunghe da occupare pagine e pagine, hai centrato l'obiettivo! C'è tanta disinformazione che rischia di mal educare le persone, ad ogni modo chi volesse curiosare in merito consiglio il sito http://www.paperweb.biz/ Buon riciclo a tutti...
Scritto da Diego Biasi il 29/7/2009 alle 10:19
Vittorio non rompere le scatole alla gente....già ti dobbiamo sopportare noi in ufficio....
Scritto da Michele il 29/7/2009 alle 14:06