Classe 1966, baricentro basso e fiuto del gol come pochi, una vita sui campi verdi sia nel calcio a 11 che a 7. Robero Castorino è una vera e propria istituzione per il calcio a 7 di casa nostra, ma non solo.
A 11 ha fatto cantera e prima squadra nel Luino, poi mille squadre tra cui Aurora Induno, Cremenaga, Lavena Tresiana, Maccagno e Casport per passare in Svizzera nell’Agno, allenato da Pektovic attuale ct della Svizzera. Oltre confine approda anche a Morcote, Curio-Novagio, Bioggio, Campionese e infine nel Malcantone con la squadra senior
Come direttore sportivo la prima esperienza nel 2011 con il Mesenzana in Seconda Categoria, poi alla Campionese in 3^ Lega Svizzera dove ha giocato per 9 anni nei Senior e con qualche presenza in prima squadra. Nel 2014 torna a Luino in terza Categoria, in una situazione difficile, inizialmente come ds per cercare giocatori che volessero giocare per questa maglia, poi come giocatore, cosa a lui più congeniale e divertente, insieme all’allora presidente Cristian Lucchini e al responsabile del settore giovanile Marco Somalvico.
Grazie alla fusione col Maccagno raggiunge la Prima Categoria e l’estate scorsa l’ennesima salvezza miracolosa, per poi dimettersi per svariati motivi, tra cui quello di potersi dedicare di più al Csi Grantola, pur accettando la proposta del Malcantone, entrando in società come coordinatore tecnico.
Una vita dedicata allo sport e non solo al calcio la tua, nonostante non sei più un ragazzino non molli e con determinazione cerchi di dare sempre il meglio. Qual è il trucco?
Il trucco è la tanta passione che ci metto e che ho sin da bambino, e come tale sono sempre alla ricerca di migliorare e di esaudire un sogno…
Quali sono stati i compagni che ricordi con più piacere in questi anni?
I compagni sono davvero tanti, ma se proprio devo citare qualcuno, i fratelli Minoletti, Valmori, Pivato. Loro sono stati il motivo del mio approdo al Grantola e poi tutti quelli che negli ultimi anni ho trovato e con cui ho condiviso spogliatoio e campo.
Un’annata iniziata un po “cosi e cosi” questa con il Grantola, alcune difficoltà dopo la promozione dell’anno scorso, te lo aspettavi?
Sinceramente conoscendo il livello della nostra squadra e il livello del campionato, pensavo di aver qualche punto in più. Effettivamente ne abbiamo lasciati parecchi per strada per nostre ingenuità, e in questa categoria questo lo paghi subito. Si sta rivelando un campionato duro e molto equilibrato.
7 gol in nove partite nonostante la grande concorrenza che hai nel Grantola, incoronate dalla tripletta di questa settimana. Che aspettative personali hai per questa stagione?
Ad essere preciso in 8 partite (sorride): una ero squalificato dopo aver preso un rosso per fallo da ultimo uomo, cosa insolita e credo unica nella mia lunga carriera. L’aspettativa è di far più gol e assist possibili per una salvezza tranquilla. Devo dire che la concorrenza stimola, ed aver giovani di ottime qualità tecniche come Crivaro e Panzeri che corrono come dei forsennati a volte anche per me, mi permette di giocare sfruttando la mia esperienza...e sfrutto il loro lavoro cercando di finalizzarlo. Per cui devo stare sempre sul pezzo.
Raccontaci una delle più belle partite che ti sono rimaste impresse nella mente (da giocatore) nel Csi, e perché?
Partite che ricordo di più sinceramente non ce ne sono, ne citerei una quando giocavo in 2 categoria a 11 nella Casport e feci un gol in semi rovesciata dopo un mese dalla tragica scomparsa del nostro mister: gli dedicai il gol e la vittoria. Ricordo con piacere un gol dello scorso anno contro l’ Atl. Luinese, la vittoria simbolo che incorona la magnifica stagione del Grantola (campione di B1). Partita “pazza” e ribaltata con tanto cuore e grinta, dove ebbi l’onore di siglare il gol del ko per il 3 a 5 finale.
Cosa ne pensi della stagione di A1 di quest’anno?
Penso che il tasso tecnico è buono e livellato. Per il primo posto (possono fare tutti gli scongiuri che vogliono) penso che il San Lorenzo sia nettamente superiore a tutti. Squadra piena di amici a partire dal mister Stefano Como, che ho visto nascere…pensa tu quanto sono vecchio. Invece per il secondo posto è una corsa libera a tutti, con il Csi Montonate leggermente favorito sulle altre.
Silvio Gamberoni