C1, Gianni entra nella squadra della Gazzetta del Csi

Quello che segue non è il sogno di un allucinato, e nemmeno il vaneggiamento di una mente annebbiata dall’alcool.

Tutto quello che sto per narrarvi mi è accaduto realmente. Non so se il solo parlarne possa mettere a repentaglio la mia incolumità, ma credo che sia giusto che la gente sappia. Qualche settimana fa mi venne recapitato un invito per recarmi a Varese, presso un certo indirizzo ad una tal ora della sera di venerdì 16 novembre. Giunto puntualmente al luogo del ritrovo non trovai nessuno, ma dopo pochi secondi mi si avvicinarono quattro persone, vestite con un saio nero e con il cappuccio calato sulla testa, che mi dissero: «Tu sei Gianni Mignani, quello che ha scritto l’articolo sul “Nero di WhatsApp”. Seguici!».

Mi accompagnarono in una stanza dove ci raggiunse anche una quinta persona, arrivata in ritardo perché impegnata raccogliere i cachi. Nella penombra riuscii a scorgere dei dettagli dei loro volti, fiocamente illuminati da delle torce appese alle pareti del locale. Non sapevo cosa volessero da me, ma ben presto la verità mi fu palesata. Quello che pareva il membro più anziano del gruppo mi disse: «Gianni, ti stiamo seguendo da anni, e abbiamo deciso che sei degno di entrare a far parte della nostra loggia segreta, mistica, esoterica, e anche un po’ antanica! Sappi che non ti è concesso rifiutare». E da allora divenni un membro ufficiale de La Gazzetta del CSI.

Tutto ciò non sarebbe mai dovuto trapelare, quindi è molto probabile che questo articolo verrà censurato, ma prima che ciò accada lasciate che vi parli anche di quel che è successo nell’ultima giornata in C1.

Cade la capolista CSI Brinzio “il Borgo”, sotto i colpi di un CSI Rancio, che si rialza dopo la batosta subita settimana scorsa in quel di Dumenza, e che tra le mure domestiche si dimostra essere squadra molto difficile da battere. Partita ad inseguire per i ragazzi di Mister Folador, che subiscono e rimontano, ma che alla fine non trovano la zampata finale per recuperare anche l’ultimo gol subito. Al Rancio il derby con il risultato finale di 4 a 3, e secondo posto in classifica ad un solo punto dal Brinzio.

Subito alle spalle delle due squadre della Valcuvia ci sono Torre di Velate e PV United, che sabato pomeriggio si sono affrontate ed hanno dato vita ad una bella sfida, in cui a passare in vantaggio sono stati i padroni di casa, raggiunti e poi sorpassati dagli ospiti a fine primo tempo. Ospiti che poi, nel secondo tempo, hanno cercato di resistere agli assalti dei ragazzi di Mister Tonin, subendo il gol del definitivo 2 a 2 all’ultima sortita offensiva dei velatesi. Sempre nel pomeriggio di sabato si è disputato il derby tra Or. Laveno Mombello e Spes Or. Gemonio, conclusosi anch’esso con il risultato di 2 a 2. I lavenesi passano in vantaggio dopo pochi minuti e, sempre nel primo tempo, trovano anche il raddoppio. Nel secondo tempo si assiste alla reazione del Gemonio, che attacca con maggiore decisione, ma si trova la porta sbarrata dal bravo portiere lavenese. Solo nei minuti finali, grazie ad un paio di distrazioni della difesa, gli ospiti riescono a realizzare due gol, che sanciscono il risultato finale. Per i ragazzi di Mister Giuggiolini un altro pareggio, e con questo sono quattro su sei partite disputate. I lavenesi, invece, stentano ancora a trovare il ritmo giusto che consentirebbe loro di confermarsi, come nella passata stagione, tra le squadre protagoniste di questo campionato. Due le gare disputate domenica pomeriggio.

Facile vittoria (5 a 1) per ragazzi del CP Gavirate con il 3B Bogno, che accusa le pesanti assenze per squalifica di due tra i suoi giocatori più importanti: Sanchi e Mogavero.

Nella sfida salvezza tra Or. Pino Tronzano e Or. Malgesso clamoroso tonfo dei padroni di casa, che passano in vantaggio, ma, invece di gestire, subiscono la veemenza degli ospiti, che ribaltano il risultato, e chiudono il primo tempo in vantaggio per 5 a 1. Nel secondo tempo il Malgesso gestisce, e la partita si chiude con un tennistico 6 a 2 per gli ospiti.

Riposa Hellas Cunardo/B.

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