C1, Monvalle resiste in testa

Iniziamo questo articolo con una raccomandazione: se siete persone a cui interessa solo la “fredda cronaca” allora saltate fino a «Ma adesso, bando alle ciance, e veniamo al calcio», e fermatevi a «Qui finisce la cronaca della giornata» perché tutto il resto è solamente un gioco e una promessa.

Se invece volete farvi quattro risate continuate a leggere.
In particolare, se, come me, avete il piacere di leggere quello che scrive Fabrizio Biasin, allora quanto troverete in fondo vi suonerà familiare: in effetti si fa esplicito riferimento a un articolo pubblicato sul sito “Il senso del gol” (trovate l’articolo citato qui: http://www.ilsensodelgol.it/primo-piano/essere-nagatomo-502/). Ripeto: è solamente un gioco e una promessa. In fondo siamo a carnevale.

Ma adesso, bando alle ciance, e veniamo al calcio.
Tutto invariato in testa alla classifica. Il GSPO Monvalle, grazie al successo di Voltorre con il Torre di Velate (3 a 0) mantiene inalterato il distacco dalle inseguitrici, che vincono a loro volta. Al PV Agra non riesce l’impresa di fermare l’Hellas Cunardo/B, secondo in classifica: nonostante una partita ricca di emozioni alla fine sono i biancoverdi ad imporsi per 4 a 2. Vittoria fuori casa anche per il CSI Leggiuno, che ha la meglio sui ragazzi del CSI Brinzio il Borgo per 3 a 1.

Torna a trionfare (ed è la prima volta in questo 2017) il PV Due Cossani, che, grazie ad una prestazione finalmente convincente, ha la meglio sull’Or. Malgesso (5 a 1 il risultato finale). Primo successo dopo la pausa invernale anche per la MB Fusion, vittoriosa per 4 a 2 con l’Or. Ca’ Marchetta.

Ultimo incontro della giornata quello tra Or. Pino Tronzano e Casport, partita ricca di gol, che, sul sintetico di Maccagno, vede i giocatori di Mister Galeazzi superare i ragazzi di Castelveccana per 5 a 3.
Qui finisce la cronaca della giornata. Quel che leggerete di seguito è solamente un gioco e una promessa, che spero valga almeno una birra offerta.

Se sei Federico Bosetti sei di Agra e giochi nel Due Cossani. E non lo sai perché, ma è così. A dire il vero c’è ancora gente che si domanda perché Federico Bosetti continui a giocare a calcio, se si può chiamare giocare a calcio quello che fa sui campi del CSI. Se sei Federico Bosetti la gente al bar di Agra dice: lo tengono al Due Cossani per vendere le magliette. Poi uno al secondo Campari osa: Ma voi avete mai visto qualcuno con la maglia di Bosetti?

E un vecchietto al terzo Campari: Mio nipote ce l’ha la maglia di Bosetti. E uno al quarto Campari: Tuo nipote gioca in porta! Ha la maglia dell’altro Bosetti, il Biondo, quello che fa il portiere. Se sei Federico Bosetti speri che un giorno, anche se giochi nel Due Cossani, ad Agra riconoscano il tuo talento e ti dedichino una statua come quella di Cristiano Ronaldo a Madeira. Ma il Fiocco, alla quinta birretta al bar di Agra: Gli abbiamo già dedicato un bidone della spazzatura, di più non può ottenere.
Se sei Federico Bosetti ti capita anche di segnare due gol nella prima vittoria del Due Cossani nel 2017. E uno addirittura di tacco!
Allora la gente, ormai al sesto Campari, comincia a pensare: Forse non è così scarso.

Pensiero che potrebbe anche diffondersi. Almeno fino alla prossima partita. Se sei Federico Bosetti non te ne frega niente delle maglie che non vendi, dei bidoni, e del pensiero della gente. E continui a giocare a calcio perché ti piace. Se sei Federico Bosetti sei la persona più serena del mondo. Dopo Gianni Mignani.

http://www.ilsensodelgol.it/primo-piano/essere-nagatomo-502/

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