Mostra antologica di Sergio Michilini – prima parte

Questo é un primo piccolo tentativo di riassumere il mio lavoro selezionando una cinquantina di disegni, sculture e dipinti, parecchi dei quali inediti anche su internet. Sono opere rappresentative dei vari periodi pittorici a partire dagli anni ’60 del secolo scorso, cioè dagli anni in cui imperversava la cosidetta “Arte Contemporanea”, e dipingere con pennelli, tele e tavolozza era considerato praticamente un crimine.

Tutti i miei lavori possono quindi considerarsi tentativi di riprendere il filo spezzato della PITTURA ITALIANA ed EUROPEA, cercando nuovi cammini espressivi per superare quel periodo che Jean Clair definiva in questi termini: …”Giammai si è dipinto cosí male come in questi ultimi decenni. Pullulano nelle gallerie oggetti eterogenei che di artistico non hanno che i luoghi che li espongono e forse le parole di chi li commenta.La teoria dell’avanguardia ha trasferito nel campo dell’arte i propositi millenari delle Rivoluzioni. La corsa all’innovazione, il perpetuo superamento, sono stati falsamente identificati con la modernità quando non sono che la caricatura della modernità”….(Jean Clair, Critica della modernità, considerazioni sullo stato delle belle arti, Ed.Umberto Allemandi & C., 1984).


É stato davvero difficile lavorare dignitosamente come pittore, é lo é ancora oggi, quando il “PENSIERO CALCOLANTE”, che dilaga nefasto su tutto il pianeta, considera questo lavoro inutile,…e, se fuori dal mercato e dal profitto, un lavoro morto.

Non é valso neppure cambiare continente e aderire alle Rivoluzioni per salvare e raddrizzare questo mondo gambe all’aria.
Solamente rimane la cocciutaggine di resistere dipingendo, controcorrente, rischiando e incassando i colpí, cercando sempre nuovi cammini, e il senso dell’essere uomo nella umanitá, che forse si puó salvare, nella felicitá e con la bellezza del Buen Vivir.

 

 

 

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