FEDERICO ZERI: agli italiani

107557….”IL MIO PESSIMISMO PER QUELLO CHE RIGUARDA LA MAGGIOR PARTE DELL’UMANITA’ RISPARMIA SOLTANTO GLI UMILIATI E OFFESI, CIOE’ QUELLA POVERA GENTE ALLA QUALE, SOPRATTUTTO IN ITALIA, VENGONO RISERVATE LE BRICIOLE DELL’ESISTENZA, COSI’ COME RISPETTO ALL’ALTRO ESTREMO LE POCHE MENTI VERAMENTE INNOVATRICI E BRILLANTI. Continua a leggere

KOMAKI: 15 marzo, festa della fertilità

1Hounen Matsouri è la festa della fertilità, celebrata in Giappone, di cui è particolarmente rinomata quella svolta nel piccolo villaggio di Komaki, situato a 400 km da Tokyo. La parola Hounen significa raccolta, messe, mentre Matsouri ha il significato di festival. La festività cade il 15 marzo di ogni anno e si connota di processioni recanti enormi sculture falliche, del peso di 280 kg e di oltre 2 metri di dimensioni che assumono un valore benefico, privo di qualsiasi aspetto osceno. Continua a leggere

Tra il Sacro Monte di Varese e la Romania

20060918-moldovita3grandeRiflessioni di un amico sulle 5 tesi:  “Salviamo Guttuso e il Sacrto Monte”

Caro Sergio, ho letto i tuoi articoli sul tuo BLOG di Varesenews, e la mente è corsa ai monasteri della Bucovina, da noi visitati nel 1994, ed attualmente dichiarati Patrimonio dell’Umanità.

Ti mando alcune immagini trovate su internet, nelle quali potrai notare lo stato di conservazione degli affreschi delle facciate esterne dopo oltre quattro secoli dalla loro realizzazione. Continua a leggere

Pino Cacucci, “Tina”, Milano, Feltrinelli

tina-modotti2Francesca Turrisi recensisce “Tina” di Pino Cacucci

Uscito per l’Universale Feltrinelli, Tina è senz’altro un libro interessante all’interno del panorama editoriale italiano. Ha il merito di riconsegnarci un personaggio straordinario, a torto dimenticato, che vive una riscoperta tardiva. Tina Modotti o – per dirla col soprannome di uno dei suoi preziosissimi amori – “Tinissima” è stata una donna unica: non solo per la sua crescita umana o per le sue note biografiche, ma soprattutto perché la sua vita coincide con i principali accadimenti della storia politica e rivoluzionaria del pianeta. Continua a leggere

Jeremy Rifkin: la devastazione.

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“Dagli albori della storia a oggi, la cultura ha sempre avuto la priorità sul mercato (…), l’assorbimento della sfera culturale in quella economica segnala un cambiamento radicale nelle relazioni umane, con conseguenze devastanti per la civiltà del futuro”…

Jeremy Rifkin (Denver USA 1943, economista e saggista) L’era dell’accesso.La rivoluzione della new economy – Mondatori 2000

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Italia: “il profondo vuoto morale”.

1999-brasile-nello-studio-della-forestaSergio Michilini, Intervista di VareseWeb, 2000

Lo chiamano “maestro”. E maestro lo è stato davvero per molti ragazzi nei Licei Artistici, durante i suoi lavori di restauro di molte chiese in provincia, a Managua come ideatore e responsabile della scuola di Arte Pubblica.
Sergio Michilini è friulano. Cinquant’anni, gli ultimi dei quali vissuti in America Latina, la sua autentica passione. Continua a leggere

Roy Strong: il carrozzone dell’arte contemporanea.

sir-roy-colin-strongRoy Strong, ex direttore del Victoria & Albert Museum in “The Times”
( in Graffiti, Il Giornale dell’Arte, N.198, aprile 2001):

…”Trovo gli esorbitanti prezzi raggiunti dall’arte contemporanea assolutamente mistificanti….
Certo mai prima d’ora, nella storia della creatività artistica, si sarebbe potuta erigere una tale torre di Babele estetica. Continua a leggere

Mario Sartor: Arte latinoamericana contemporanea.

Ed. Jaca Book, Milano, 2003

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Gran parte della cultura artistica latinoamericana, dalla fine del periodo coloniale ai nostri giorni, è rimasta inesplorata per il mondo europeo ed è stata interpretata all’interno dei paesi che l’hanno vista nascere e svilupparsi in maniera spesso frammentaria.

La necessità di una visione globale dei fenomeni, estesi su un territorio ampio come un continente, ma variegato e fertile nelle sue componenti, ha portato alla realizzazione di questo volume in cui si fa una storia dell’arte “trasversale”, che tende ad associare quelle linee e quelle tendenze che sono riducibili a comuni denominatori, rispettando comunque le singolarità delle soluzioni così come le specificità del fare arte di ogni artista.

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Biennale di Berlino 2001: brevi considerazioni.

biennale-di-berlinoBiennale di Berlino 2001: brevi considerazioni di Sergio Michilini sull’articolo di Marina Sorbello “Una Biennale meno berlinese per artisti piú altruisti”, Il Giornale dell’Arte, N.198, Aprile 2001.

Scrive Marina Sorbello:….”Nella seconda edizione della Biennale di Berlino, la curatrice Saskia Bos boccia la pittura e riscopre il clima anni Settanta, video e installazioni”…..

Considerazione n.1
Nel “clima anni settanta” moltissimi pittori e studenti d’arte in Italia e nel mondo, completamente controcorrente e Continua a leggere

Villa Panza di Biumo-Varese

villa-panzaIntervista a Sergio Michilini su VareseWeb.

Il Guggenheim dopo New York, Bilbao e Venezia approda a Varese. Una riflessione su questo avvenimento?

E’ un avvenimento molto triste, che allontana ancora di più l’uscita dal tunnel, da questa epoca buia per la Pittura e, certo, non contribuisce a creare nelle nuove generazioni quel minimo di indipendenza mentale che possa permettergli di giudicare serenamente le cose e la storia e pertanto di agire positivamente e costruttivamente. Continua a leggere

Federico Zeri: caro professore

caro-professoreFederico Zeri, Caro professore, Di Renzo Editore, Roma 1998.

…”Anche questo volumetto postumo è un grido di dolore, il suo malcontento investe ogni aspetto della società e non solo l’inadeguata tutela del patrimonio artistico, l’Università, la cultura, la critica d’arte: gli Italiani lo deludono. E’ come se, vivendo in stretta confidenza con Piero della Francesca, con Raffaello, con Masaccio, i suoi contemporanei gli apparissero indegni di quei predecessori, omuncoli pretenziosi senza cultura e, soprattutto, senza spina dorsale”…

Jean Clair: le avanguardie tra terrore e ragione.

jcle-responsabilitaJean Clair, La responsabilità dell’artista, le avanguardie tra terrore e ragione, Ed.Umberto Allemandi & C., 1998, 128 pagine.

…”Quali inquietanti connessioni legano l’Espressionismo e il nazismo? Perché l’Astrattismo è diventato la lingua universale? E perché il sentimento del vuoto, tipico di certa cultura americana, dalla Pop-art al Minimalismo, è stato imposto come stile internazionale? Siamo sicuri che tra le righe di alcuni movimenti degli anni Ottanta, come Neoespressionismo e Transavanguardia, non si celino nostalgie nazionaliste? Jean Clair…sfata il mito dell’artista ribelle e dell’avanguardia come “arte all’opposizione” per rivelare inattese complicità, conscie o inconscie, con i versanti piú oscuri e minacciosi di un secolo tormentato”…

V.Sgarbi:la stanza dipinta

la-stanza-dipintaVittorio Sgarbi, La stanza dipinta, Biblioteca Universale Rizzoli,1993, Lire 15.000

…”E’ giunto il momento di riguardare la storia dell’arte di questa seconda metà del secolo. (…) Siamo vissuti in un lunghissimo equivoco, obbedendo a parole d’ordine che impedivano di vedere la realtà. Solo certi fenomeni sono stati giudicati degni di considerazione, uniche prove legittime dell’arte contemporanea, serenamente ignorando tutti gli aspetti non omologabili. Mai intolleranza fu piú forte e gli artisti considerati puri strumenti di strategie. (…) Si è trattato di una vera e propria guerra, con morti, feriti e dispersi. Assai pochi hanno coscientemente conservato una propria autonomia, e l’hanno pagata con il silenzio e l’indifferenza”…