Progetto, febbraio 2013

Buongiorno a tutti,

lunedì 18 febbraio, sono arrivato a Malindi, dopo un viaggio durato 10 ore by bus, partito dalla capitale.

Lunedì 25 sarò nuovamente a Nairobi, in attesa di mercoledì 27, giorno in cui prenderò l’aereo per tornare in Italia.

Progetto

Il progetto pilota dei pomodori ha dato il suo esito: le piante di pomodoro non possono crescere allo Loiyangalani. Queste le motivazioni:

1-      clima equatoriale estremo, raggiunte punte di 65 gradi Celsius ed umidità del 10%;

2-      vento forte 50 – 60 km/h;

3-      assenza di naturali vettori per lo stadio dell’impollinazione.

Inizialmente, ero rimasto deluso dal risultato di questo progetto sperimentale di aiuto umanitario, fino al giorno della mia partenza dallo Loiyangalani, mercoledì 13 febbraio.

Giornata in cui ho fatto conoscenza con la responsabile di una O.n.g. tedesca, molto interessata al progetto idroponica, alla mia esperienza presso il lago ed alle mie conoscenze ambientali acquisite durante la permanenza.

Mi racconta che vogliono far partire il progetto di un kitchen garden, ossia di un’orto, proprio allo Loi.ani, per dare frutta e ortaggi freschi agli abitanti del lago.

Utile è la mia collaborazione per la conoscenza del clima, del tipo di terreno, della qualità dell’acqua.

Ecco allora che posso fare tesoro dei miei 5 mesi passati allo Loiyangalani per indirizzare questa Ong, guidata dalla responsabile, Mrs. Katrin Seris, sulla via giusta.

Potrò dare loro consigli su come coltivare e con quali sostanze naturali locali, il tipo di piante più idonee a crescere in un ambiente così ostile, consigli sulla mentalità delle persone che incontreranno, per la maggior parte, persone che masticano conoscenze di pesca e pastorizia e dunque se vorranno mantenere attivo il progetto nel tempo, dovranno puntare moltissimo sull’educazione dei giovani, fin dalla primary school, per ottenere il successo desiderato.

Ecco dunque, che la mia esperienza trova una ragion d’essere, con questo trasferimento di risultati, di feedback raccolti in questi mesi, affinché altri possano portare avanti questo cammino.

Ben più felice è la riuscita dell’orto delle suore e del padre, i quali hanno dato ottimi frutti.

Abbiamo potuto mangiare watermelons, angurie dal dolce gusto, veder nascere e maturare le zucche gialle, i cetrioli, le bietole, le coste ed infine il basilico.

Infine voglio sottolineare, il regalo dei 6 pannelli solari, usati inizialmente per il progetto, donati alla parrocchia dello Loiyangalani, nella persona di fr. Andrew Ndirangu.

Essi hanno contribuito ad incrementare e portare ad un regime di autonomia la potenza elettrica necessaria per il fabbisogno degli alloggi, della chiesa, della hall per i meeting usata solitamente dai catechisti e come spazio di ritrovo della maggior parte dei bambini dello Loiyangalani.

Così è terminata la mia esperienza allo Loiyangalani, ricca di conoscenze e di emozioni, in special modo ricordo tutte le sisters, sr. Agnese, sr. Agostinella, sr. Lucimar, sr. Guendalina, good luck sister e the last but not the list, the king of the Turkana lake, father Andrew Ndirangu.

Gabriele

Riporto di seguito la mail inviata da Mrs. Katrin Seris

Dear Gabriel,

 I hope all is well. As discussed last week in the catholic mission in Loiyangalani VSF Germany will start a kitchen garden in the area. Since you have had quite some experience with planting fruits, herbs and vegetables during the past 5 months it would be interesting for us to know some of the experiences you have made. It would be good to know things like which plants worked our well, which plants did not grow and why? How is the quality of the soil? How did you treat the soil and the plants? Any other experiences you have made and you consider important for planting fruits and vegetables?

I am looking forward hearing your feedback. Thanks a lot for your support.

With kind regards,

Katrin.

Katrin Seris, VSF Germany, Liaison Officer

6 pensieri su “Progetto, febbraio 2013

  1. Caro Lele,
    mi rattrista sapere che le piante di pomodori non possono crescere allo Loiyangalani. D’altro canto, è sicuramente una buona notizia la possibilità di trasferire il tuo know-how ad altre persone!
    Dai che ci vedremo tra una settimana, nel frattempo ti faccio i miei migliori auguri di buon compleanno!
    A presto
    Simone

  2. Ciao caro Gabriele,
    mi dispiace per la mancata crescita dei pomodori, comunque non devi essere deluso perchè tu ce l’hai messa tutta per la riuscita di questo progetto. Inoltre la tua preziosa esperienza sarà senz’altro di aiuto per questa organizzazione tedesca.
    Aspettiamo con gioia il tuo rientro in Italia e….
    “Auguri per ogni sorriso che ti farà star bene, per ogni sogno che vorrai realizzare, per ogni speranza che ti scalderà il cuore.. Buon compleanno!” Zia Mary

  3. ciao lele è tanto che non ti scrivo ma leggo sempre i tuoi scritti, complimenti per la tua avventura, sono molto contenta che tra qualche giorno sarai in italia, nel frattempo ti faccio gli auguri di un particolare,indimenticabile,
    BUON COMPLEANNO, zia annna

  4. Ciao, Gabriele, rafiki yangu(amico mio), all’auspicio che tu non senta eccessiva delusione per la non-crescita del pomodoro a Loiyangalani, unisco il più sincero degli auguri per il tuo 27.esimo e per un futuro fatto di successo e….di ritorni in Africa !
    Carlo

  5. Ciao Gabriele,

    Mi rattrista sapere che il tuo progetto non ha portato i frutti sperati. Sono però sicuro che la testimonianza che hai dato non verrà dimenticata. Spero di vederti quanto prima dopo il tuo rientro in Italia.

    Un forte abbraccio ed a presto.
    Pietro

  6. Sono un po’ in ritardo per gli auguri vero???? Spero saranno apprezzati comunque, AUGURI LELE. Mi dispiace molto per il tuo progetto non andato a buon fine, ma si tratta di un tentativo prezioso che sarà utilissimo per il futuro.
    Ti abbraccio, buon rientro.
    Mary

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