La multinazionale Ab Inbev “si beve” Birra del Borgo

birra-del-borgo-logoScocca un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel panorama della birra artigianale italiana. Secondo quanto anticipato dal portale specializzato Cronache di Birra, uno dei maggiori produttori nazionali – Birra del Borgo – è stato acquistato da una multinazionale, e cioé da AB Inbev.

Il birrificio laziale – ha sede a Borgorose in provincia di Rieti, ai confini con l’Abruzzo – è attivo dal 2005, è stato eletto “Birrificio dell’anno 2015” all’annuale concorso di Rimini ed è da sempre condotto da Leonardo Di Vincenzo, una delle figure chiave del movimento birrario artigianale. Continua a leggere

«Un po’ di IGA qui?» Breve tour tra le birre che sposano il vino

Visto che l’argomento si presta a battute facili, togliamoci fin dal titolo lo sfizio facendo il verso a un famoso filmato diffuso tempo fa da “Mai Dire Gol” (una gaffe di Gianni Giudici durante un’intervista al pilota Schiattarella) e poi iniziamo a fare sul serio. Parliamo dunque di IGA, ovvero di Italian Grape Ales, la prima categoria di birre di origine tricolore ammessa dal BJCP (Beer Judge Certification Program) grazie soprattutto all’opera di Gianriccardo CorboIMG_4536

La particolarità delle IGA, lo si deduce dal nome stesso, è quella di aggiungere agli ingredienti necessari per produrre la birra anche l’uva, e ci fermiamo a dire così perché, lo vedremo tra poco, gli utilizzi di quest’ultima sono davvero molteplici e soprattutto non sono stati (ancora ?) codificati dal BJCP stesso. E forse non lo saranno nemmeno in futuro.

Il nostro breve viaggio nel nuovo mondo delle IGA è avvenuto al recente Beer Attraction di Rimini dove abbiamo chiacchierato con alcuni produttori che si sono lanciati – chi da tempo, chi da meno – nel produrre birre di questa tipologia, che ha da anni alcuni grandi interpreti come il birrificio sardo Barley di Nicola Perra (la sua linea “BB” va assolutamente provata anche dai profani) o il piemontese Loverbeer di Valter Loverier. Continua a leggere

A Capodanno un brindisi con le “birre-spumante”

Cosa c’è di più tradizionale di un tappo che salta con un bel botto allo scoccare della mezzanotte di San Silvestro? Anche quest’anno saranno milioni le “bocce” di spumante e champagne che saranno stappate per l’augurio di un grande 2016, ma è possibile che – forse per la prima volta in Italia – una piccola parte di queste venga sostituita da bottiglie di birra.

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E non parliamo, per una volta, di birre (o di birre artigianali) in senso generico ma di prodotti particolari come quelli realizzati con una lavorazione che ha aspetti simili a quelli di spumanti e champagne e che chiameremo per semplicità “spumantizzate”. Continua a leggere

“Birra dell’anno”: tutte le medaglie

birra del borgoIn assenza (giustificata) di Leonardo Di Vincenzo è toccato al suo responsabile commerciale Alfredo Colangelo sollevare il trofeo di “Birrificio dell’anno” 2015 assegnato nel fine settimana a Rimini, nel corso della fiera “Beer Attraction”. Al termine della lunga serie di valutazioni infatti, “Birra del Borgo” è l’azienda che ha raccolto il maggior numero di punti (superando di un soffio il detentore “Baladin”) tra le varie categorie – ben 26 – in cui è stato suddiviso il concorso “Birra dell’anno”, organizzato da Unionbirrai. Laziale di Borgorose, in provincia di Rieti, “Birra del Borgo” è uno dei maggiori produttori artigianali d’Italia ed è attivo da una decina d’anni, sempre sotto la direzione di Di Vincenzo, ormai uno dei volti più noti del panorama nazionale in questo settore.
A Rimini, dicevamo, superlavoro per la giuria di 40 esperti chiamati a degustare, analizzare e giudicare un esercito di oltre 800 diverse birre iscritte, e a stilare le classifiche nelle diverse categorie. Continua a leggere