“Fresh hop” all’italiana: “50&50” lancia la sua Lotus

Apriamo con questo articolo una serie – magari breve ma significativadi birre nate sul nostro territorio in un momento assai complicato, quello del secondo lockdown che avrà modi e tempi diversi e diversificati rispetto alla “prima volta” ma che di certo complicherà di nuovo la vita a tutti, e in modo particolare a tutto il settore legato alla ristorazione. E, di conseguenza, anche al comparto della birra artigianale già provato dai primi mesi di chiusure e ora di nuovo costretto a un nuovo periodo di crisi.

La prima novità di cui vi parliamo arriva da Varese e dalla “fantasia” di 50&50: l’azienda della Valle Olona ha prodotto anche quest’anno una birra con la tecnica del fresh hop, ovvero con l’utilizzo di luppolo fresco, piccola tradizione (nata tre anni fa – QUI L’ARTICOLO) per il birrificio di Elia Pina e Alberto Cataldo. Il luppolo scelto combacia, stavolta, con il nome dato alla birra che si chiama Lotus e che dal punto di vista stilistico è una West Coast IPA. Continua a leggere

Quattro birrifici varesotti menzionati dalla Guida Slow Food 2021

La pubblicazione del volume “Birre d’Italia” di Slow Food Editore, che ha cadenza biennale, è un momento sempre piuttosto atteso a livello editoriale per quanto riguarda il mondo italiano della birra, di quella artigianale in particolare. L’edizione 2021, fresca di stampa, è stata messa a disposizione dei lettori in questi giorni e cita – come già in passato – diversi produttori basati nella provincia di Varese.

La guida è stata curata da Eugenio Signoroni e Luca Giaccone – gli stessi autori del 2019 – e suddivide le menzioni in quattro categorie, due riferite ai birrifici e due alle birre come è spiegato su Cronache di Birra. Per quanto riguarda i produttori, i riconoscimenti sono le “Chiocciole” (per quelli capaci di distinguersi a livello nazionale, per identità e attenzione al territorio) e le “Eccellenze” (i birrifici che esprimono elevata qualità su tutta la produzione). Le birre menzionate invece si suddividono in “Slow” (meritevoli e capaci di incarnare i valori di Slow Food) e “Imperdibili”, quelle cioè particolarmente valide in generale.

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“50&50”, una nuova birra per aiutare i pub ad affrontare la crisi

Una birra per ricominciare, per offrire agli appassionati una novità e – soprattutto – per dare una mano a chi fa parte della stessa filiera e che sta attraversando un periodo difficile a causa della pandemia e della conseguente crisi economica. Si chiama “United – IPA4Friends” e nel nome ha anche il proprio programma: è la nuova produzione del birrificio “50&50” tesa a sostenere quei locali che nel corso degli anni hanno servito le birre “made in Varese”.

«La United sarà venduta a prezzo di costo a tutti quei pub, ristoranti e birrerie che hanno collaborato con noi negli anni scorsi: comprendiamo sia i locali con cui il rapporto è continuo e duraturo sia quelli con cui, magari, nel tempo non abbiamo rinnovato l’accordo. Ci rendiamo conto che il nostro è un piccolo gesto, però vogliamo far capire ai publican che siamo loro vicini e che siamo solidali con i problemi sorti in questi mesi. I quali, temo, non si risolveranno tanto presto».

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Varese e provincia: quattro birre nate in quarantena

Il ritmo di produzione è, per forza, ridotto così come quello della distribuzione (il servizio di delivery non può certo sostituire in toto la rete di pub e rivenditori) ma i birrifici non si sono fermati del tutto in questo periodo di isolamento forzato.

In diversi casi, anzi, la quarantena ha accompagnato la nascita – o meglio ancora l’annuncio – di nuovi prodotti. Ne abbiamo trovati almeno quattro, per altrettanti birrifici con sede nel Varesotto: dal capoluogo a Induno, da Venegono a Marnate, ecco l’elenco delle birre che sono state “rilasciate” (il termine non ci piace, ma rende l’idea) nell’ultimo periodo.

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Nuova birra per “50&50”: presentazione virtuale e bevuta reale

Che il dinamico duo alla guida del birrificio “50&50” fosse dotato di creatività, lo sappiamo da quando abbiamo iniziato a bere, conoscere e apprezzare le loro birre. Ma in questo momento di quarantena, Elia Pina e Alberto Cataldo hanno messo la marcia in più, organizzando per il tardo pomeriggio di sabato 11 aprile (18.30) la prima degustazione a distanza di una nuova birra la quale, però, è regolarmente presente nei bicchieri dei partecipanti.

Nessun trucco tra l’altro: solo l’assistenza di tre locali della provincia di Varese tra quelli che si sono organizzati per la consegna domiciliare in piena emergenza sanitaria e, appunto, una buona dose di fantasia.

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“Birra dell’anno” e tanto altro: è il momento del Beer&Food Attraction

La fiera di Rimini è pronta a ospitare la fiera italiana di riferimento per quanto riguarda il mondo della birra (artigianale ma non solo): il cosiddetto Beer Attraction che, nel corso degli anni, ha aggiunto ulteriori “rami” tanto da cambiare anche il proprio nome ufficiale. Oggi si chiama infatti “Beer&Food Attraction”, è affiancata dal “BB Tech Expo” e dall’ “International Horeca Meeting” ma mantiene al centro dell’attenzione il mondo di malti e luppoli, che poi è quello che più interessa a questo blog.

Vediamo, quindi, alcune cose da sapere se si vuole viaggiare in direzione della riviera romagnola a partire dalle date: la fiera aprirà i battenti sabato 15 febbraio per terminare martedì 18. È bene però ricordare che l’evento è dedicato agli operatori dei settori interessati, con il pubblico “comune” che è parzialmente ammesso solo nella prima giornata, sabato.  Continua a leggere

L’Orso Verde ha la “Febbre”, 50&50 sale in “Graziella”

Tempo di nuove birre, in questa fine di gennaio, anche in provincia di Varese. Due dei produttori più noti e vivaci hanno scelto questi giorni “della Merla” per mettere sul mercato un paio di novità che, in qualche modo, sparigliano le carte rispetto agli stili che solitamente vengono prodotti nei rispettivi birrifici.

Parliamo, dunque, di Orso Verde e di 50&50 anticipando che quest’ultima azienda sarà presente anche al Beer Attraction di Rimini, la grande fiera di metà febbraio alla quale dedicheremo presto un approfondimento e, successivamente, un piccolo speciale.  Continua a leggere

È arrivato il momento delle “birre del raccolto”

Lo scorso anno su Malto Gradimento vi raccontammo la bella esperienza vissuta da Elia Pina (nella foto), il birraio di “50&50”, che viaggiò fino a Tettnag (Germania) per assistere alla raccolta del luppolo e per trasportare a Varese una bella quantità delle preziose infiorescenze con cui realizzò nel giro di poche ore una birra speciale e freschissima.

La “Saphir” venne presentata in anteprima all’edizione autunnale del Varese Beer Festival e riscosse un certo successo, portando anche nel Varesotto l’usanza – che all’estero esiste da tempo – delle cosiddette “harvest beer”, le birre del raccolto che appunto vengono prodotte per sfruttare al meglio le potenzialità del luppolo in termini di profumi, aromi e freschezza.  Continua a leggere

Una domenica con tante occasioni per incontrare le birre artigianali varesotte

Quella in arrivo (13 ottobre) sarà una domenica in cui non mancheranno le possibilità per incontrare e degustare le birre artigianali prodotte nel Varesotto: sono almeno cinque infatti i birrifici che a vario titolo saranno presenti in occasioni pubbliche per raccontarsi e per offrire le proprie specialità.

Iniziamo da Agrivarese, la manifestazione che porta nel cuore di Varese – i Giardini Estensi e le immediate vicinanze – una bella fetta del settore primario tra stand di prodotti tipici locali, recinti per animali, oggettistica legata alla terra, spazi dedicati agli agricoltori e via discorrendo.  Continua a leggere

Birra dell’anno: due bronzi importanti per i birrifici varesotti

Il concorso “Birra dell’anno” organizzato nel corso del “Beer Attraction” di Rimini – la grande fiera in corso di svolgimento nella località romagnola – è uno dei grandi appuntamento per il mondo brassicolo artigianale italiano. Il contest è organizzato dalla più importante e credibile associazione di categoria, Unionbirrai, è a partecipazione libera (in gara ci sono i birrifici che scelgono di inviare i propri prodotti) e poggia su una giuria formata da quasi 100 esperti italiani e stranieri “capitanati” da Lorenzo “Kuaska” Dabove in qualità di presidente.

La premiazione di Mukkeller quale “Birrificio dell’anno 2019”

“Birra dell’anno 2019” ha visto suddividere le birre partecipanti in 41 categorie a seconda dello stile di appartenenza; per ciascuna “classe” è stato votato un podio con i primi tre classificati. La somma dei risultati ottenuti da ciascun birrificio ha portato alla proclamazione del “Birrificio dell’anno” che in questo caso è stato il marchigiano “Mukkeller”, piccola azienda di Porto Sant’Elpidio che ha confermato di essere una delle migliori del panorama italiano nonostante – appunto – volumi di produzione e reperibilità ridotti rispetto ad altri grandi produttori artigianali tricolori.

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