“Pancot”: la birra di pane raffermo per evitare lo spreco alimentare

La lotta allo spreco alimentare è un tema molto importante, che da queste parti abbiamo sempre a cuore visto che chi scrive gli articoli di Malto Gradimento si è laureato con una tesi su questo argomento, in collaborazione con il Banco Alimentare.

Anche per questo motivo, ci piace segnalare l’ultima invenzione di “A tutto malto”, piccolo ma vivace birrificio artigianale di Gallarate collegato al ristorante Degustibus.
Parliamo di una birra che già dal nome dichiara il proprio programma, la Pancot (pane cotto, in dialetto) che il birraio Gianbattista Galuppi ha prodotto anche attraverso l’utilizzo del pane raffermo. Una materia prima proveniente dal ristorante stesso ma anche da un paio di attività circostanti, sensibilizzate proprio in materia di riduzione delle sprecoContinua a leggere

Dal bancone alla lattina: la birra del pub di Extraomnes ora è disponibile per tutti

Extraomnes è probabilmente il marchio di birra artigianale della provincia di Varese più noto e bevuto in Italia. Un po’ ovunque prodotti come la Zest, la Blond, la Tripel o la natalizia Kerst hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati che però fino a ora non avevano avuto l’occasione di provare una birra conosciuta prevalentemente per chi frequenta il locale direttamente collegato alla azienda di Marnate, ovvero l’Extraomnes Bier&Cibo di Castellanza.

La 42 dB – poi vi parliamo del nome – è infatti una birra creata appositamente per il bancone del pub castellanzese, in particolare per chi deve consumare un pasto o fare una pausa ma senza il rischio di “ripercussioni” alcoliche nel corso della giornata o della serata. Per questo, la bassa gradazione alcolica della 42 dB ha avuto successo tra gli avventori del locale e, visto che quest’ultimo continua a rimanere chiuso a causa delle restrizioni in atto, l’azienda ha deciso di confezionare la birra nelle lattine e metterla a disposizione (attraverso il proprio shop online e i distributori) a tutto il pubblico di appassionati.  Continua a leggere

Birra OV lancia la “Fever”, una IPA per San Valentino

La birra è una bevanda tradizionalmente legata alle ricorrenze del calendario, basti pensare alle produzioni invernali-natalizie, o a quelle legate alle grandi feste dell’autunno tedesco. Mancava, forse (il dubbio è d’obbligo per una bevanda prodotta su scala mondiale) una specialità apposita per il 14 febbraio, San Valentino, una lacuna che sarà colmata quest’anno dall’ultima produzione di Birra OV (OV sta per Orso Verde, se non vi siete ancora abituati al recente cambio di denominazione).

Il birrificio di Busto Arsizio ha infatti appena annunciato la nascita della “Fever”, una IPA in stile West Coast – degli Stati Uniti, lo diciamo per i meno appassionati – realizzata con la tecnica del double dry hoppingla sigla DDH che trovate in etichetta) ed espressamente dedicata alla festa degli innamorati.  Continua a leggere

Anche il Luinese ha la sua beer firm: è nata “La birra del Sandro”

Prima la Valceresio (con “In Mostra”), poi la Valcuvia (con la beer firm “Ma.Bo.”), ora finalmente anche il Luinese: ci ha messo qualche anno, ma anche l’estremo nord del Varesotto è entrato a pieno titolo nella geografia della birra artigianale provinciale e nazionale.

L’ultimo tassello è recentissimo ed ha preso vita proprio nella città di Piero Chiara, Luino, grazie all’intraprendenza di un giovane appassionato che si è gettato anima e corpo in un progetto a cui ha dato anche il suo nome: Alessandro Cocco, infatti, ha fondato “La Birra del Sandro” che sta per esordire con le prime bottiglie prodotte sull’impianto del già citato Birrificio in Mostra di Induno Olona.  Continua a leggere

Il nero dona a “The Wall”: presentata la quarta birra della serie “Black-X”

Il mondo della birra artigianale “vede nero” in questo momento di inevitabile, forte, flessione dei consumi e della commercializzazione a causa delle fortissime restrizioni al comparto della ristorazione dovute al Covid-19.

Anche “The Wall”, il birrificio artigianale di Venegono Inferiore, vede nero ma lo fa per un buon motivo: in questi giorni ha infatti rilasciato la quarta specialità della serie Black-X, una linea dedicata alle birre scure nella quale di volta in volta viene proposta una tipologia differente mantenendo però lo stesso nome.

Continua a leggere

“Spazzacamin”, la birra invernale di Ma.Bo. va (anche) nella magnum

Come vi abbiamo detto nel presentarvi la “Lotus” di 50&50, in questo periodo molto complicato i nostri birrai stanno ugualmente lavorando alla creazione di prodotti nuovi da affiancare alla gamma già disponibile. Ciò riguarda sia i birrifici più strutturati, sia anche le beer firm come sta accadendo in casa Ma.Bo. Beer, il marchio nato in Valcuvia poco più di un anno fa che ha appena preparato la sua “invernale”.

Si tratta di una smoked porter chiamata “Spazzacamin” (prosegue la tradizione di battezzare in dialetto le diverse birre) brassata questa volta in Valtellina sull’impianto del Birrificio Revertis e confezionata oltre che nelle classiche bottiglie da 33 cl anche in una serie limitata di magnum da un litro e mezzo.

Continua a leggere

“Fresh hop” all’italiana: “50&50” lancia la sua Lotus

Apriamo con questo articolo una serie – magari breve ma significativadi birre nate sul nostro territorio in un momento assai complicato, quello del secondo lockdown che avrà modi e tempi diversi e diversificati rispetto alla “prima volta” ma che di certo complicherà di nuovo la vita a tutti, e in modo particolare a tutto il settore legato alla ristorazione. E, di conseguenza, anche al comparto della birra artigianale già provato dai primi mesi di chiusure e ora di nuovo costretto a un nuovo periodo di crisi.

La prima novità di cui vi parliamo arriva da Varese e dalla “fantasia” di 50&50: l’azienda della Valle Olona ha prodotto anche quest’anno una birra con la tecnica del fresh hop, ovvero con l’utilizzo di luppolo fresco, piccola tradizione (nata tre anni fa – QUI L’ARTICOLO) per il birrificio di Elia Pina e Alberto Cataldo. Il luppolo scelto combacia, stavolta, con il nome dato alla birra che si chiama Lotus e che dal punto di vista stilistico è una West Coast IPA. Continua a leggere

La nuova Sciambola “alla norvegese” di The Wall e Due Tocchi

Debilitato dalla tempesta-coronavirus, il mondo italiano della birra artigianale sta reagendo, iniziando a pianificare il proprio futuro e immettendo sul mercato qualche novità seppure con ritmi (ovviamente) inferiori al passato. L’ultima nata arriva da Venegono Inferiore e dalla sede di The Wall che ha annunciato la messa in vendita della “Sciambola” realizzata in collaborazione con “Due Tocchi”, la beer firm di Giovanni Novembre che produce le proprie creazioni proprio sull’impianto di The Wall.

Non manca, in questa Sciambola, una buona dose di originalità a partire dallo stile: la birra è stata definita Kveik IPA e la prima parte del nome deriva dal lievito utilizzato, di origine norvegese. Nuovo riferimento all’estremo nord dopo la Sjavàr Bjòr nella quale si utilizzava sale d’Islanda. Una birra che – passateci la forzatura – potremmo definire ad “altissima fermentazione” visto che il lievito (il ceppo utilizzato è il Voss, spiega Daniele Martinello, birrario di The Wall) offre il meglio a temperature particolarmente elevate, intorno ai 37°.

Continua a leggere

Quattro chiacchiere con Jurij Ferri sulla GentianIpa prodotta con Meantime

È raro che la cotta pilota di una nuova birra faccia discutere e attiri su di sé le luci dei riflettori; un evento che invece è accaduto nel febbraio scorso – a Beer Attraction in corso – quando venne annunciata la nascita imminente della GentianIpa, inventata da Jurij Ferri, realizzata sull’impianto del suo birrificio (Almond ’22) ma – e qui sta la notizia – in collaborazione con Meantime. Marchio londinese nato in ambito artigianale che però è da alcuni anni nell’orbita della grande industria e che fa attualmente parte del gruppo giapponese Asahi (lo stesso che possiede anche l’italiana Peroni).

L’accordo prevede che la ricetta sviluppata da Ferri, in collaborazione con i birrai di Meantime, venga poi prodotta e commercializzata dall’azienda britannica attraverso i propri canali, ricalcando quanto già avvenuto in altre occasioni (nel Regno Unito) nell’ambito del programma “Meantime and Friends”. Quella con Almond è quindi la prima iniziativa di questo tipo all’estero, per il birrificio d’Oltremanica, e nei mesi scorsi ha alimentato le voci su una possibile acquisizione come già accaduto per altri marchi del mondo artigianale italiano. Rumors che però non hanno trovato riscontro e che i diretti interessati – Ferri in primis – smentiscono con forza.

Continua a leggere

“50&50”, una nuova birra per aiutare i pub ad affrontare la crisi

Una birra per ricominciare, per offrire agli appassionati una novità e – soprattutto – per dare una mano a chi fa parte della stessa filiera e che sta attraversando un periodo difficile a causa della pandemia e della conseguente crisi economica. Si chiama “United – IPA4Friends” e nel nome ha anche il proprio programma: è la nuova produzione del birrificio “50&50” tesa a sostenere quei locali che nel corso degli anni hanno servito le birre “made in Varese”.

«La United sarà venduta a prezzo di costo a tutti quei pub, ristoranti e birrerie che hanno collaborato con noi negli anni scorsi: comprendiamo sia i locali con cui il rapporto è continuo e duraturo sia quelli con cui, magari, nel tempo non abbiamo rinnovato l’accordo. Ci rendiamo conto che il nostro è un piccolo gesto, però vogliamo far capire ai publican che siamo loro vicini e che siamo solidali con i problemi sorti in questi mesi. I quali, temo, non si risolveranno tanto presto».

Continua a leggere