La strada dei battisteri romanici

battistero san giovanni riva san vitaleLa provincia di Varese nasconde veri gioielli d’architettura medievale, che spesso però si perdono, quasi invisibili in una piazzetta o tra le case moderne. Abbiamo già parlato qui del“campo dei miracoli” di Arsago Seprio, con la basilica romanica e il battistero dello stesso periodo, vi proponiamo ora una specie di “strada dei battisteri”, l’idea per una giornata tra Varesotto e Canton Ticino: dopo aver toccato Arsago Seprio (pochi minuti dall’uscita autostradale di Besnate, sull’A8/A26) si prosegue per Varese, per una visita al battistero di San Giovanni. Posto dietro la basilica di San Vittore, risalente al XII-XIV secolo, è insolito come battistero perché ha una forma simile ad una chiesetta, più che ad un battistero: le sue forme sono romaniche, ma già tendenti al gotico. Dopo il caffè a Varese, si va verso la Valceresio e ad Arcisate si scopre un battistero decisamente più antico: è preromanico e risale addirittura all’XIII secolo, prima dell’anno Mille, uno dei più antichi esempi in tutta l’area lombardo-piemontese. Prima di andare a mangiare in una delle trattorie della valle, si fa in tempo ad apprezzare anche l’insieme del complesso religioso della collegiata di Arcisate, tra le stradine del paese, con la chiesa gotica e l’alto campanile romanico, che era minacciato da una crepa ed è stato salvato da una campagna informativa e da un provvidenziale restauro.
Dalla Vaceresio si scende verso il lago di Lugano e passata la frontiera si raggiunge in 20 minuti l’ultima tappa, il paesino di Riva San Vitale, a sud di Lugano: a neanche duecento metri dal porticciolo, in via Settala, si trova il battistero romanico (come quello di Varese, dedicato a San Giovanni), che risale addirittura al V secolo dopo Cristo, subito dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Le forme esterne sono emozionanti nella loro semplicità, ma anche l’interno è affascinante, tra gli affreschi che circondavano la cattedra del vescovo e le decorazioni recuperate da più antichi edifici romani. È un po’ il capostipite dei battisteri della zona dei laghi e arrivarci venendo da Varese, Arsago e Arcisate è un po’ come ripercorrere i secoli a ritroso
Da Riva San Vitale si rientra comodamente anche verso Milano in autostrada. Nota: quando sarà finita la ferrovia Arcisate-Stabio, l’intera “strada dei battisteri” sarà percorribile anche con il treno, usando le stazioni di Varese FS, Arcisate e Riva-Capolago. Tutti i monumenti si trovano infatti a pochi minuti di cammino dalle stazioni.
(a cura di Roberto Morandi) 

4 pensieri su “La strada dei battisteri romanici

  1. Il bellissimo campanile di Arcisate non e’ ancora stato salvato, i lavori sono ancora in corso e il campanile per il momento e’ chiuso sui quattro lati per tutta la sua altezza per permettere i lavori di ristrutturazione.
    La campagna informativa e’ ancora in corso, e si ricercano sostenitori per poter pagare tutto il restauro (al momento si e’ arrivati ad avere poco piu’ del 50% della spesa).

  2. Bel servizio che fa conoscere monumenti importanti sconosciuti alla maggior parte della gente. Però vorrei fare una precisazione, la collegiata di Arcisate non è gotica ma quattrocentesca, presenta infatti archi e volte a tutto sesto (non a sesto acuto come vorrebbe il gotico) e decorazioni in cotto, elemento molto presente nell’architettura quattrocentesca dell’area milanese.
    per chi volesse maggiori informazioni sul complesso vi invito a dare un’occhiata a questo link http://www.oratorioarcisate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7:storia-della-parrocchia&catid=13&Itemid=110

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