Il 2013 ci ha riservato grandi titoli e grandi promesse per il 2014, come già scritto da Morfeus nel suo articolo. Freme l’attesa per il tanto atteso Metal Gear Solid 5: Ground Zeroes, che da qualche settimana ha finalmente una data d’uscita ufficiale: 18 Marzo 2014 in USA e 20 Marzo 2014 in Europa. Come già noto, Ground Zeroes farà da prologo a The Phantom Pain. Di Metal Gear Solid 5 avevamo già parlato qualche mese fa in questo articolo.
La vera difficoltà per i fans della saga, stavolta, sarà il dover scegliere la versione del gioco (e quindi la console), in quanto Sony e Microsoft avranno in esclusiva missioni diverse da integrare nel pacchetto finale in uscita nei negozi.
Xbox 360 e Xbox One avranno in esclusiva la missione Jamais Vu, in cui useremo Raiden.
La missione esclusiva di PS3 e PS4, invece, sarà chiamata “Deja Vu” e ci vedrà nei panni di Classic Snake, per intenderci quello del primo MGS.
Hideo Kojima ha anche annunciato che chiunque inizi The Phantom Pain possedendo un salvataggio di Ground Zeroes, riceverà un piccolo premio. Ovvie le ipotesi che ci vengono in mente: un raro trofeo di cui vantarsi con gli amici, un costume speciale, un’arma esclusiva o qualche altro bonus del genere.
Mancano due mesi, a cosa giocare nell’attesa? Nei negozi c’è la Legacy Collection, ma durante questo periodo natalizio ci siamo divertiti con qualcosa di mai provato prima, benchè non nuovissimo: due giochi fanmade ispirati alla saga.
Merry Gear Solid: Secret Santa e Merry Gear Solid 2: Ghosts of Christmas Past sono due giochi creati dal game designer Arthur Lee, con alcuni personaggi ben conosciuti della saga e altri del tutto inventati. La cosa buffa è che, come il titolo stesso suggerisce, sono ambientati nel periodo natalizio e ci vedono nei panni prima dell’agente segreto Solid Santa e, successivamente, nel più conosciuto eroe della saga Metal Gear ribattezzato per l’occasione Cold Snake. Entrambi i giochi hanno una grafica stile Nes/Super Nes con visuale dall’alto e personaggi con i testoni giganti (come gli amati RPG a 16 bit di un tempo).
In entrambi i giochi possiamo usare vari gadget che troveremo lungo il percorso e ispirati alla saga quali scatoloni in cui nasconderci, rileva-allarmi e cose del genere; possiamo strisciare sui muri, bussarvi per attirarvi ed aggirare il nemico, e altro ancora. E’ Game Over non appena veniamo scoperti, e continuando si riparte da quella stessa area.
Nel primo Merry Gear dobbiamo infiltrarci in una casa enorme abitata da bambini di 5 anni al fine di portar loro i regali in fondo all’abitazione. Pur di non essere scoperti possiamo, oltre alle abilità sopracitate, attirare i bambini in prossimità di una tv semplicemente cliccandovi col mouse per accenderla, e avremo poi pochissimi secondi a disposizione per approfittare della distrazione del nemico. Con una speciale pistola possiamo stordirli, nascondendoci nella scatola senza muoverci passiamo inosservati e così via. Il tutto con l’aiuto di Major Tim e di un altro misterioso aiutante.
Nel secondo capitolo impersoniamo finalmente Snake, di cui capelli e barba bianca ci indicano che il gioco sia ambientato dopo MGS4, e ad aiutarci nella missione c’è il nostro fidato Otacon. Il gioco si fa più serio: i nemici, benchè somiglino ancora ai bambini del primo capitolo, sono più astuti e possiedono un raggio visivo più ampio; presenti anche le telecamere di sorveglianza tipiche della saga con i soliti punti ciechi. Abbiamo qualche abilità in più a disposizione, il mitico radar, e c’è qualche boss da affrontare più con l’astuzia che con l’abilità. Inoltre, la trama del gioco è alquanto intricata e si ricollega direttamente al finale del primo capitolo.
Esiste un trailer di un fantomatico Merry Gear Solid 3: The Dead of Winter, sviluppato stavolta in grafica 3D, di cui però non c’è traccia sul sito dell’autore dei primi due capitoli.
Per visitare il sito dell’autore e provare questi due giochi ispirati a MGS e al Natale, cliccate qui. Mentre aspettiamo il quinto capitolo di MGS, non è male rispolverare le nostre abilità stealth in chiave RPG old-style di cui soprattutto i 30/40enni avranno sicuramente nostalgia.
Pongy
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