Quanti di voi stavano aspettando il ritorno di un videogioco che ha rapito chiunque abbia messo mano a Deus Ex? Oggi Square Enix è pronta a rilasciare il seguito ed ora possiamo imbarcarci nel mondo online, infatti il direttore creativo di Deus Ex: Human Revolution, Jean Francois Dugas, ha rilasciato un’ intervista per esaudire tutte le nostre curiosità su questo ritorno inatteso. 🙂
Mr. Dugas fu confermato quattro anni fa circa per occuparsi della direzione del terzo capitolo di Deus Ex che appunto si chiama Human Revolution ed ammette Jean che era tanto terrorizzato quanto eccitato di essere tornato in scena con un videogame così importante. Ripensando al suo passato, Jean prese coraggio e decise di accettare l’ incarico incominciando a raccogliere idee con i suoi collaboratori. Tutto iniziò con una domanda: ” Da dove cominciamo? Come ci avviciniamo a un mostro sacro come Deus Ex?“. Il team di sviluppo prese in mano il vecchi Deus Ex e giocarono finchè non riuscirono a carpirne l’ essenza del videogioco. Saltarono fuori punti su cui lavorare e altri dove bisognava rinnovare le idee per sviluppare un game completo. Il tutto fu scritto su dei banalissimi post-it gialli che vennero poi attaccati ai muri per essere letti e compresi da tutti. Quello che partorirono era una fusione di gameplay in stile GDR e FPS con trama incentrata sulle cospirazioni e complotti, il tutto condito in un mondo cyberpunk. Si sono unite idee su basi già esistenti e altre sul nostro alter-ego che sarà capace di provare sentimenti nel contesto dello scegliere con lui dove voler andare avanti nel gioco emozionale. Si prenderanno decisioni come nella vita reale e magari farsi abbandonare dalle percezioni e pensare a cosa si vuole veramente dimostrare, magari non su tutto, infatti ironizza Jean sul fatto che si dovrebbe eliminare qualche bancomat invece di inserire la carta di credito. 😀
Inserire oggetti come i bancomat servono per far entrare il videogiocatore nel realismo di Human Revolution, quindi non troppo lontano dal nostro odierno e quindi capibile benissimo da tutti i giocatori. I sistemi di hacking e di stealth hanno dato la precedenza allo sviluppo vero del videogioco finale. Dal primo Deus Ex ad oggi sono passati troppi anni che si potrebbe immaginare di poterlo rifare in HD per far contenti comunque i vecchi fans, ma assicura Jean che questo nuovo Human Revolution è da considerare al tempo stesso un sequel e un reboot. Addirittura ammette Mr. Dugas che se lo avessero lanciato sul mercato come remake grafico del primo, i fans non si sarebbero accorti delle vere differenze. 😮
Gli omaggi al vecchio gioco ci sono ed il rispetto per questo è chiaro, ma sviluppare Deus Ex: Human Revolution significa tenere certi standard e inserire qualcosa di nuovo è prioritario. Gli elementi del vecchio gameplay rimarranno ma con le opportune aggiunte per valorizzare i punti di forza del vecchi Deus Ex. L’ hacking è stato fondamentale inserirlo nel videogioco come fu per il prequel. Prima aspettavi che funzionasse in modo passivo il processo, mentre adesso è interattivo e il gioco continua ad andare avanti col tempo senza mettersi in pausa mentre voi violate qualche computer. Il personaggio principale adesso ha anche emozioni e aspetti caratteriali da non sottovalutare. ION Storm sarà disposto ad affrontare gli elementi del gioco, il resto verrà dalla dedizione e creatività dei ragazzi che hanno sviluppato questo gioco. In principio non era stato pensato l’ inserimento di questo aspetto del personaggio che si chiama Adam Jensen ed il solo fatto che fumasse sigarette in un mondo futuristico ed ecologico, piacque molto alla produzione 🙂 La situazione in cui si vive è un mondo post-radiazioni e l’ hanno partorito per due di pre-produzione e riversato su computer in circa due di sviluppo.
Deus Ex: Human Revolution uscirà prossimamente per Xbox 360, PlayStation 3 e PC.
Forty giocava a Deus Ex quando era pischello e immergersi col nuovo sarà come sentirsi ancora a quei tempi, ZIZI. 😀
EnJoy ^_^
Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit