Pochi giorni fa l’attore Kiefer Sutherland, fresco del doppiaggio di Big Boss in Metal Gear Solid 5, ha dichiarato durante un’intervista a IGN di essere stato coinvolto nel progetto del prossimo Mortal Kombat, aggiungendo che il tempo richiesto per quest’ultimo è stato poco rispetto a quello impiegato per il nuovo gioiello di Hideo Kojima. Sutherland potrebbe essere stato impiegato sia nel doppiaggio di un personaggio che nelle sue movenze tramite il Motion Capture.
Questa si rivela una di quelle notizie che tanti gamers attendevano da tempo, e cioè che il nuovo capitolo di uno dei picchiaduro a incontri più violenti che la storia ricordi (se non il più violento in assoluto) veda la luce presumibilmente entro fine 2014.
Dopo il fantastico Mortal Kombat 9, ribattezzato semplicemente Mortal Kombat in quanto reboot della saga (idea presa forse dal primo Star Trek di J.J. Abrams, che ha letteralmente riavviato la saga inserendo a inizio film un paradosso temporale), i fans sono rimasti col fiato sospeso per sapere come verranno continuati gli eventi narrati dall’incredibile film in computer grafica prodotto da NetherRealm in collaborazione con la Warner Bros. Mortal Kombat 9 si è rivelato un progetto capace di dare nuova linfa vitale ad una saga che ha visto splendere solo la prima trilogia, per poi dare alla luce capitoli più commerciali che di qualità che hanno messo in secondo piano il franchise Mortal Kombat rispetto a grandi picchiaduro in ascesa come Tekken, Street Fighter o il divertente Super Smash Bros.
DOV’ERAVAMO RIMASTI?
Il seguente paragrafo contiene spoilers che svelano trama e finale di Mortal Kombat 9, ne sconsigliamo quindi la lettura a chi non volesse rovinarsi la sorpresa prima di giocare o finire lo Story Mode.
Vediamo un po’ di riassumere gli eventi di Mortal Kombat 9. I fatti riprendono dal finale di Mortal Kombat Armageddon: in uno scenario di morte e desolazione, in cui riconosciamo i corpi senza vita di molti personaggi della saga, Raiden e Shao Kahn sono alla battaglia finale, con l’imperatore ormai pronto a dare il colpo di grazia al Dio del Tuono. Quest’ultimo, giusto un attimo prima, raccoglie i frammenti del suo amuleto e manda un emblematico messaggio al sè stesso più giovane: “Deve vincere”. Si torna quindi ai tempi del primo Mortal Kombat, dove Raiden riceve questo messaggio proprio mentre il torneo sta per iniziare.
A questo punto si succedono diversi combattimenti in cui useremo un po’ tutti i protagonisti della saga, intervallati dagli eventi ottimamente presentati in computer grafica: Johnny Cage, Sonya Blade, Scorpion e altri ancora, finendo con Liu Kang che sconfigge Shang Tsung salvando il Regno della Terra e rimandando a casa lo stregone e i suoi subordinati, compresa la principessa Kitana (figlia di Shao Kahn) che, dopo un incontro con Liu Kang, inizia il cammino della ribellione verso suo padre.
Condannato a morte per il suo fallimento, Shang Tsung viene risparmiato nonchè ringiovanito da Shao Kahn grazie ad un nuovo piano: un unico torneo per conquistare il Regno della Terra. Raiden è costretto suo malgrado ad accettare la nuova sfida, e si susseguono quindi gli eventi di Mortal Kombat 2. Lo stesso Raiden, intento a modificare gli eventi delle sue visioni per cambiare il futuro, salva Smoke dal rapimento ma non può impedire la cattura del nuovo Sub Zero (arrivato nell’Outworld per vendicare la morte del fratello, il Sub Zero del primo capitolo) che viene trasformato in un cyborg; Raiden, verso la fine, fa combattere Kung Lao (credendolo il prescelto che vincerà il torneo) il quale viene poi ucciso a tradimento da Shao Kahn prima che Liu Kang lo sconfigga ferendolo gravemente.
Inizia così Mortal Kombat 3, in cui l’imperatore tenta l’invasione del Regno della Terra e dove usiamo nuovi personaggi come Striker e Kabal. Intanto Quan Chi, il potente stregone braccio destro di Shao Kahn, riporta in vita l’imperatrice Sindel che fa fuori molti dei buoni; soltanto il sacrificio di Nightwolf (che, a sua volta, aveva fermato tra gli altri anche Noob Saibot, reincarnazione del primo Sub Zero) riesce a fermarla. Gli Dei Anziani negano il loro aiuto a Raiden, in quanto Shao Kahn non ha violato nessuna regola del torneo. Nel frattempo, Shao Kahn supera il portale tra i due regni e affronta Raiden, dopo che quest’ultimo ha accidentalmente ucciso Liu Kang nel tentativo di convincerlo che le sue visioni dicessero il vero.
Raiden finge di arrendersi a Shao Kahn, ma a questo punto intervengono gli Dei Anziani che aumentano i poteri dello stesso Raiden permettendogli di sconfiggere definitivamente l’imperatore. E mentre il Dio del Tuono lascia la scena con i sopravvissuti Johnny Cage e Sonya Blade, scopriamo che Quan Chi è in realtà alleato di Shinnok, un Dio Anziano decaduto e imprigionato secoli prima da Raiden, pronto a conquistare sia la Terra che l’Outworld, devastati dalla guerra e privi di ogni difesa.
IPOTESI SUL NUOVO CAPITOLO
E’ molto probabile che Mortal Kombat X continui gli eventi del suo predecessore, con Shinnok pronto a conquistare entrambi i regni dopo essersi liberato dalla sua prigionìa grazie all’aiuto di Quan Chi. Nella timeline originale erano sopravvissuti più personaggi rispetto al finale di MK9, quindi il futuro è ormai cambiato e le cose andranno in modo un po’ diverso. In MK4 c’erano anche nuovi personaggi che potremmo rivedere nel decimo capitolo, tra cui il Dio del Vento Fujin che si alleava col fratello Raiden per difendere la Terra dal potente Shinnok.
Non sappiamo come possa svolgersi la trama e se seguirà quelle da MK4 in poi, ma un’ipotesi vogliamo azzardarla: dopo la morte di quasi tutti i personaggi in MK9, è facile pensare che in questo capitolo vengano riportati in vita tutti o gran parte di essi, in particolare quelli storici come Liu Kang, Sub Zero o Kitana. Un espediente per farlo potrebbe essere la volontà di Quan Chi, stregone capace di resuscitare i defunti (come Sindel) e che potrebbe prendere questa decisione per rinforzare il suo esercito o ribellarsi a Shinnok; oppure potrebbero essere ancora una volta gli Dei Anziani ad intervenire riportando in vita i nostri eroi per sopperire a qualche regola violata, come già fatto con Raiden quando Shao Kahn ha invaso la Terra senza aver ancora vinto il torneo. Prevedibile anche il ritorno di Shang Tsung e soprattutto lo stesso imperatore Shao Kahn, personaggi malvagi ma amatissimi dai fans della saga che non devono assolutamente mancare. Un Mortal Kombat senza i personaggi storici sarebbe un mezzo flop.
Da notare come sarebbe la seconda volta che resuscitano Liu Kang, già morto in due occasioni: nella prima timeline in Mortal Kombat Deadly Alliance (visibile nel video qui sotto, in cui viene ucciso per mano di Shang Tsung e Quan Chi), e verso la fine di Mortal Kombat 9 quando viene accidentalmente ucciso da Raiden durante un diverbio (in un video già postato nel paragrafo dedicato a MK9).
Oltre alla trama, ciò che conterà molto è il gameplay. MK9 ha portato diverse novità tra cui le X-Ray, mosse attivabili dopo aver caricato un’apposita barra di energia e che, con colpi critici e violenti (molto belli e cruenti da vedere), tolgono molta energia all’avversario. Ci aspettiamo di rivederli anche nel decimo capitolo, per assaporare anche quelli dei nuovi personaggi che dovrebbero essere almeno in parte gli stessi di MK4 e capitoli successivi. Quasi scontata la presenza delle mitiche Fatality, uno dei marchi di fabbrica della saga, che hanno aggiunto sempre un qualcosa in più rispetto ad altri titoli blasonati come Street Fighter, King of Fighters, Dear or Alive o Tekken. Dovrebbero tornare anche le Babality (che trasformano l’avversario in un neonato), le Friendship (solitamente gesti che prendono in giro l’avversario) e le Pit Fatality (mosse finali realizzabili solo in alcuni scenari dove l’avversario finisce vittima di alcuni elementi dello scenario stesso, ad esempio infilzato dopo la caduta da un ponte, finendo nell’acido, mangiato da un albero vivente, investito dalla metropolitana etc).
La speranza è di avere tra le mani uno Story Mode doppiato in modo decente, a differenza di MK9 il cui doppiaggio italiano ha deluso alla grande, in particolare per la scelta forse poco accurata dei doppiatori. Personaggi come Raiden, Liu Kang, Johnny Cage, Cyrax e altri hanno un doppiaggio italiano davvero pessimo, dove spesso le frasi vengono pronunciate con toni sbagliati che non rendono la tensione e la suspence del momento. Troviamo addirittura frasi o parole col volume sbagliato, troppo alte o basse rispetto ai dialoghi della stessa scena, come il primo e gracchiante “Feeermo!” fin troppo urlato da Raiden durante il suo scontro iniziale con Shao Kahn, che da questo punto in poi mi ha obbligato ad alzare e abbassare continuamente il volume della tv per sentir bene tutti i dialoghi. Shao Kahn è invece uno tra i pochi personaggi ad avere un doppiaggio italiano di buon livello e il cui doppiatore è stato scelto bene.
Tra le modalità, non dovranno mancare i famosi Test your might e simili, nonchè la Skalata (con un finale per ogni personaggio) sia single che in tag team (si potrebbe tentare anche con un 3 vs 3, ma è solo una mia idea), una modalità Allenamento e un negozio stile Kripta per comprare mosse, Fatality, costumi e altro.
Per il decimo Mortal Kombat della saga principale, non sarebbe male se inserissero anche i primi 4 capitoli della saga rivisti e corretti, con le stesse trame dell’epoca. Una sorta di remake dei primi capitoli, includendo in ognuno di essi gli effettivi personaggi delle versioni originali rivisti e corretti con grafica odierna.
Tornando a Sutherland, i più curiosi si staranno chiedendo quale personaggio abbia doppiato l’attore che ha prestato la voce a Big Boss. Citiamo Raiden, principale indiziato in quanto già protagonista di MK9 e sicuramente uno dei protagonisti del decimo episodio; altri potrebbero essere Shao Kahn, Shinnok o uno dei nuovi personaggi. Altamente improbabile la bizzarra ipotesi di alcuni utenti su internet che pensano a Snake come personaggio nascosto, non solo perchè non c’entra niente ma anche perchè le due saghe sono sviluppate da gruppi diversi. Certo, qui da noi dovremmo avere un doppiaggio in italiano e non sentiremmo quindi la voce di Sutherland, ma quel che ci interessa è sapere che il gioco sia già in lavorazione.
COMMENTO FINALE
Mortal Kombat 9 ha avuto il merito di riportare la saga ai fasti di un tempo, sia per la qualità del gameplay che per il fatto di riprendere la trama dei primi tre capitoli tramite un paradosso, apportando modifiche che hanno fatto contenti fans vecchi e nuovi. Ad inizio anni 90 il sottoscritto aveva giocato solo ai primi due capitoli per poi passare ad altre saghe, continuando a preferire l’immortale Street Fighter 2 e giocando poi a ottime saghe come Fatal Fury, Art of Fighting, King of Fighters, Tekken, Toshinden, Virtua Fighter o Soul Calibur.
Ho trovato la trama di MK9 un vero capolavoro, capace di spiegarmi nei dettagli i fatti della prima trilogia (in particolare MK3, di cui non avevo mai seguìto bene la trama) apportando anche alcune novità giustificate dal tentativo di Raiden di cambiare gli eventi futuri. Ora sta ai ragazzi di NetherRealm realizzare un sèguito degno di questo capitolo, una sorta di secondo tempo di MK9 (come ad esempio Dead Island Riptide che è il finale del primo). Dopo la conferma di Sutherland riguardo al suo coinvolgimento nel nuovo capitolo, i fans di Mortal Kombat possono attendere il nuovo gioiello sicuri ormai della sua prossima uscita.
Restiamo perplessi per le dichiarazioni dell’attore riguardo alla durata del suo impegno per Mortal Kombat, molto breve rispetto all’anno solare impiegato per doppiare Big Boss in Metal Gear Solid 5. Questo ci porta a due possibili strade: che lo Story Mode di Mortal Kombat X sia piuttosto breve, o che il personaggio doppiato da Sutherland non abbia un gran numero di battute o un ruolo enorme nel gioco. Ci resta solo da vedere se il doppiaggio italiano sarà all’altezza, finalmente, di una saga tornata agli albori di un tempo. Per chi invece masticasse l’inglese, basterà comprare la versione col doppiaggio originale e godersi la voce di Kiefer Sutherland, senza rimpianti per la versione italiana.
Pongy
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