I vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire

[SempavorItalia]I vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire

Qualche giorno fa, rovistando in uno di quei vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire, mi è tornato fra le mani un “gingillo” videoludico dei bei tempi andati: l’Atari Lynx, sfortunata console portatile (eufemismo, viste le dimensioni!) lanciata da Atari nel lontano 1989. Il Nintendo Game Boy prima e il Sega Game Gear poi contribuirono a segnare la sorte del Lynx, che uscì mestamente di scena verso la metà degli anni ’90 dopo aver venduto una manciata di pezzi in tutto il mondo.

A quei tempi ero un “boccia” parecchio “niubbo” (persona inesperta in un certo contesto, vedi Wikipedia) in fatto di videogiochi, e al momento di scegliermi un regalo per non so più quale fantasmagorica occasione avevo indirizzato le mie preferenze proprio verso il Lynx, appoggiato da mio padre che (totalmente a digiuno in quanto a videogiochi) si era fatto incuriosire dalle scatole di due giochi per la suddetta console: World Class Fussball Soccer (un primitivo gioco di calcio) e Checkered Flag (un gioco di “Formula 1”, che della F1 aveva solo…una monoposto rossa).

Posso ipotizzare che il genitore, appassionato guarda caso di calcio e di motori, aveva visto in quelle due ammiccanti scatole di cartone un’occasione più unica che rara di condividere con il figlio quella nuova, strana passione…i videogiochi. E così io me ne tornai a casa tutto beato col mio Atari Lynx nuovo fiammante e ben 2 giochini con i quali divertirmi.

E mi ci divertii assai, in effetti. Ricordo che mio padre invece si cimentò non più di 2 volte con il “gioco del calcio“, e 1 volta sola con il “gioco delle macchine“: non riusciva a capirne le meccaniche, ad usarli; non riusciva ad immaginare come quel pungo di pixel potesse rappresentare qualcosa di reale come un calciatore, un pallone, una macchina da corsa. Oggi, se ci penso, ipotizzo non solo una effettiva difficoltà di uso di quei prodotti (perlomeno per una persona poco avvezza ai virtuosismi della tecnologia), ma anche un moto di sincera repulsione verso due versioni digitali di calcio ed automobilismo che potevano soddisfare giusto il palato tutt’altro che raffinato di un bambino (un bambino niubbo, tra l’altro!!!).
Mio padre quindi restò davanti alla sua televisione, io attaccato al mio Lynx: ad ognuno il suo, insomma.

Il mio vecchio Lynx è tornato a riposare in fondo all’armadio, ma mi ha suggerito una riflessione sulla situazione odierna in generale, e su Nintendo in particolare. Grazie a Nintendo, in effetti, oggi gioca chiunque, anche la più insospettabile delle persone: donne, uomini, anziani, bambini…e si gioca tutti insieme appassionatamente, è questo il dato fondamentale; in quanti hanno ceduto alle lusinghe di una Wii o agli occhiolini di un DS? Mi sono reso conto che quelli che io, con disprezzo, chiamo giochini per casual gamers sono in realtà una risorsa che, ai miei tempi, io e mio padre ci potevamo solo sognare. Nintendo ha capito che, oggi, il videogioco è una parte integrante della moderna società, e non ha fatto nient’altro che renderlo fruibile al maggior numero possibile di persone inventandosi un nuovo linguaggio videoludico fatto di gestualità e meccaniche semplici. Per questo motivo mi cospargo il capo di cenere e mi inginocchio sui ceci, di fronte all’intuizione di Nintendo.

Tutto questo in attesa di rovistare, tra altri vent’anni, in uno di quegli armadi che le persone sane di mente mai e poi mai dovrebbero aprire…

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 23 ottobre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Sempavor
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Informazioni su Sempavor

Gerardo Sempavor, personaggio leggendario della storia del Portogallo. Di proibite origini nobili, Sempavor decise ben presto di abbandonare agi e ricchezze, e si mise in viaggio verso il sud del paese, allora occupato, alla ricerca di avventure e...bottino. Resta impressa nella memoria collettiva la riconquista della città di Evora (1165). Oggi si occupa di videogiochi e buon cibo.
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Una risposta a I vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire

  1. Michele scrive:

    Acquistai anch’io il Lynx! Lo preferii ai + pubblicizzati gameboy e n onsega gamegear, ma di fatto come potenzialità e grafica il Lynx non aveva rivali. Purtroppo il Lynx pagò le dimensioni non proprio tascabili, una campagna pubblicitaria pressocchè inesistente ed il costo elevato dei giochi, che andavano da 35.000lire fino a 70.000lire. Ho riscoperto in tutti i sensi il Lynx qualche anno fa, acquistando su ebay tantissimi giochi nuovi sigillati a prezzi finalmente buoni e non nascondo che ognitanto, nonostante i 13 anni dei tempi d’oro siano diventati 35, mi diletto ancora con qualche partita. Per chi non lo sapesse, l’anno scorso è stato pure rilasciato un gioco nuovo dal nome ZAKU, molto ben realizzato. http://www.youtube.com/watch?v=2bjkg4Lnypw

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