(franz) Dopo aver visitato Bamberg e assaggiato (virtualmente) le sue birre affumicate grazie al racconto di Marco, ci spostiamo in Belgio per una nuova puntata di “Birra in Tour”. Il reportage è firmato da Valter, uno dei soci di Happy House Beer di Turbigo, gruppo che abbiamo già conosciuto per la partecipazione (con vittoria nel 2012) al concorso Malto Gradimento. Un viaggio, sotto la perfetta guida di Lorenzo Kuaska Dabove, in una delle zone a più alta vocazione brassicola del mondo.
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La nostra avventura brassicola in Belgio ha inizio il 5 ottobre dall’aeroporto di Charleroi dove io, Gianni, Christian, Gigi, Marco e Raffaele (membri di Happy House Beer), ci siamo uniti a un gruppo di 35 appassionati provenienti da tutta Italia.
Con la straordinaria guida di Lorenzo Dabove in arte “Kuaska” abbiamo iniziato il nostro viaggio dal villaggio di Rebecq nel Brabante Vallone per far visita alla Guezerie Tilquin (IL SITO), sita a pochi metri dal confine della regione del Payottenland, l’unica zona al mondo dove viene prodotto il vero lambic (birra a fermentazione spontanea dovuta ai lieviti selvatici e ai batteri autoctoni presenti nell’aria). Qui siamo stati accolti da Pierre Tilquin, un giovane assemblatore che, dopo aver affinato in botti di rovere (nella foto) i mosti di lambic acquistati da tre diversi produttori, miscela le varie annate per produrre le sue famose gueuze che abbiamo felicemente degustato dopo la visita alla cantina.
BRUXELLES – Al termine di un pranzo in un ristorante nel cuore del Payottenland con pietanze tipiche in abbinamento a birre locali abbiamo raggiunto l’albergo di Bruxelles; alla sera però non poteva mancare una visita al Moeder Lambic (IL SITO), uno dei locali più famosi della capitale, per degustare alcune birre da un assortimento straordinario.
Il sabato mattina, dopo una indispensabile e robusta colazione, ci siamo presentati all’appuntamento clou, la manifestazione biennale “Quintessence” presso la Brasserie Cantillon (IL SITO) una fabbrica incredibile da raccontare (qui il reportage di Malto Gradimento ndr). Dopo la visita allo stabilimento è scattato il tour di degustazione con ben 28 tipi di Lambic, Gueuze, Kriek, Faro a volte con abbinamenti incredibili come tartare, acciughe, cioccolato, paté e squisiti formaggi belgi. Un’esperienza unica, unita alla presenza per la prima volta nella storia della manifestazione di tre birrai italiani tra i più talentuosi e rappresentativi: Teo Musso per Baladin, Riccardo Franzosi per Birrificio Montegioco e Valter Loverier per il Birrificio Lovebeer.
Anche la serata è conclusa a tema con la cena da Restobières (IL SITO) un piccolo ristorante dall’atmosfera magica, con reperti legati al mondo birrario e utensili da cucina antichi appesi un po’ ovunque. Qui abbiamo assaggiato le specialita di Alain Fayt, famoso chef, autore di testi di cucina con la birra e creatore di un indimenticabile zabaione alla Kriek rigorosamente montato a mano.
ANVERSA – Alla domenica mattina è stata la volta di Anversa: dopo una breve visita della parte storica della città e della meravigliosa cattedrale, ci siamo recati al “Modeste Bier Festival” una festa dedicata ai birrifici con una produzione inferiore ai 2000hl. Nel primo pomeriggio, dopo un succulento piatto di autentico Carbonade fiammingo (spezzatino alla birra) e alcune birre locali, grazie all’impareggiabile Kuaska abbiamo avuto la possibilità (non prevista) di visitare la sede della birreria De Koninck (IL SITO), adiacente all’area della festa. I più “resistenti” hanno quindi proseguito a degustare tra le specialità dei ben 31 birrifici presenti al “Modeste”, reso indimenticabile dal saluto di Hans Bombeke: l’organizzatore del festival ha brandito un megafono e nel silenzio assoluto ha salutato «gli amici italiani presenti».
Al ritorno a Bruxelles la cena è stata a base di funghi, seguita da alcune birre al Porte Noir (IL SITO) famosa cantina del centro e al Delirium Cafè, locale detentore del “Guinnes World Record” con ben 2001 diverse birre in catalogo, sempre disponibili.
GRAN FINALE – Lunedì mattina è stata la volta di Roselare cittadina delle Fiandre Occidentali per la visita alla Broverij Rodenbach (IL SITO), un’icona della birra belga (e mondiale) caratterizzata dall’antico il forno a carbone usato sino al 1974 per maltare il proprio orzo e dalle straordinarie cantine. Qui si trovano ben 294 foeders: maestosi tini in rovere di Slavonia alcuni dei quali vecchi di 150 anni. Possono contenere dai 12 ai 65mila litri per far riposare la birra per uno o due anni prima di essere sapientemente miscelata a birra giovane per poter dar vita alle inimitabili e uniche Rodenbach. Di loro il grande Michael Jackson ha parlato come «le più dissetanti al mondo»; noi abbiamo avuto il piacere di degustarle con Rudi Ghequire, mastro birraio da oltre 30 anni, gentilissimo a svelarci ogni nostra curiosità.
Per l’ora di pranzo ci siamo trasferiti a Tourpes, un piccolo villaggio della Vallonia, per pranzare al ristorante della Brasserie Dupont (IL SITO). Qui siamo stati guidati da Oivier Dedeycker, proprietario e mastro birraio, che ci ha fatto visitare la fabbrica e degustare le sue birre per una degna conclusione del nostro tour.
Una esperienza bellissima in tutti i sensi, grazie all’ottima compagnia, all’impeccabile organizzazione di Anna Borrelli e alla “enciclopedia birraria umana” Kuaska che ringrazio a nome di Happy House Beer.
Valter
La fotogallery completa della visita in Belgio di Happy House Beer è pubblicata nella rubrica “In Viaggio”.