La provincia di Varese, come noto, deve la sua vocazione brassicola alla presenza di uno dei più antichi stabilimenti di birra italiani, quello della Poretti di Induno Olona che ora fa parte della multinazionale danese Carlsberg. Un caposaldo importante per l’economia locale che pur avendo una storia lunga oltre 130 anni guarda con attenzione alle innovazioni tecniche moderne.
L’esempio più evidente – e pubblicizzato dall’azienda medesima – di questi tempi riguarda il sistema DraughtMaster Modular 20, nuova frontiera della spillatura di cui abbiamo già parlato in passato sulle pagine di VareseNews.
Il Modular20 è tornato alla ribalta in questi giorni perché ha permesso a Carlsberg di conquistare l’ennesimo premio legato al mondo dell’ecologia. Il sistema di spillatura, che prevede l’utilizzo di fusti in plastica (PET: polietilene tereftalato) riciclabili al posto di quelli in acciaio e che evita di aggiungere anidride carbonica per spinare la birra, ha ricevuto il premio “Innovazione amica dell’ambiente”. Un riconoscimento voluto da Legambiente e rivolto all’innovazione in campo ambientale che ha visto la collaborazione di Confindustria, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Bocconi, Fondazione Cariplo e Camera di Commercio di Milano. Otto i progetti premiati sui 165 partecipanti; la carta vincente di Carlsberg è stato il bilancio di sostenibilità che riguarda il Modular20: un fusto in PET permette un risparmio del 31% di anidride carbonica e del 21% di energia totale rispetto ai fusti in acciaio. 60 litri di birra spillati con il nuovo sistema permettono la riduzione dell’effetto serra pari a quello che fa un albero in un anno. Inoltre, anche a livello di risparmio energetico i vantaggi sono evidenti: lo stabilimento di Induno è considerato tra i più sostenibili di Europa e ha ridotto del 4,9% il consumo di energia elettrica per ettolitro di birra prodotta e del 7,3% le emissioni dirette di anidride carbonica.
Fino a ora sono oltre 1.700 i locali italiani che hanno scelto la spillatura con il Modular20; lo studio di IEFE Bocconi che fa riferimento alla città di Milano spiega come i locali del capoluogo lombardo che hanno scelto questa tecnologia hanno permesso di risparmiare l’equivalente di un bosco grande 18 volte la Piazza del Duomo, risparmiando oltre 313mila chili di CO₂. Quantità che equivale a quella assorbita da oltre 12.500 alberi. Un dato che, esteso al territorio italiano e ai locali aderenti, arriva a eguagliare l’attività di 174mila alberi.
Vogliamo la lista dei locali che lo usano, cosi possiamo premiarli e boicottare gli altri 🙂
Grazie!
impara a chiedere per favore
Ciao,
qui puoi trovare una lunga lista di locali che hanno Modular 20 http://www.drinkdifferent.net.