I varesini più attenti al mondo della birra si sono già accorti della novità (e infatti il primo a segnalarcela è stato Aldo, cuoco di professione e homebrewer per passione): nei locali del centro cittadino girano da qualche tempo alcune bottiglie con un nome e una grafica che non possono non balzare all’occhio.
Sull’etichetta c’è scritto “Birra Var” ed è giocoforza legarle alla Città Giardino: ovviamente la news non poteva sfuggire alle pagine di Malto Gradimento, che vi racconta in anteprima il progetto che sta alle spalle di queste bottiglie dalla grafica semplice ma accattivante.
L’idea di creare questa birra è di una coppia di coniugi, Luca e Maria, di origine varesina anche se trapiantata per motivi professionali in Piemonte. «Da tempo coltiviamo la passione per la birra artigianale – spiega Luca – e così con il passare dei mesi quello che inizialmente era un sogno si è tramutato in realtà. Ci piaceva inventare una birra dedicata a Varese, che però fosse anche caratterizzata da alta qualità. Visto quindi che era impensabile lanciarsi nella nascita di un nuovo birrificio indipendente, abbiamo iniziato a ricercare un produttore valido, in grado di confezionare la birra che avevamo in mente». È così nata una partnership con il Birrificio Lariano di Dolzago in provincia di Lecco, azienda capace di mettere in bacheca diversi premi nei vari concorsi nazionali e attiva ormai dal 2008.
A finire imbottigliate come Birra Var sono così una pils e una bock, stili meno ricercati di altri ma ugualmente molto interessanti: «Uno dei nostri scopi è quello di aiutare la diffusione della cultura brassicola – spiega ancora Luca – e quindi abbiamo scelto di proporre due ricette della tradizione senza per il momento scegliere stili particolari. Crediamo che questi siano modi interessanti per approfondire il mondo della birra, e offriamo grazie alla collaborazione con il “Lariano” due prodotti di indubbia qualità». In pratica nelle bottiglie marchiate Var vanno la “Grigna” e la “Falesia” del mastro birraio Emanuele Longo, anche se Luca e Maria contano in futuro di arrivare a ricette originali.
Nel frattempo però, sarà fondamentale consolidare la distribuzione (per ora la Var si trova appunto in una decina di bar, locali e ristoranti del centro con qualche “escursione” nei paesi confinanti con Varese), aumentare la quantità commercializzata e far conoscere ancora di più l’elegante logo scelto: una maschera in stile liberty che si ritrova in molte decorazioni delle ville varesine (e anche sui fregi di quel gioiello del genere che è il Birrificio Poretti di Induno, tanto per rimanere in tema).
Intanto (e in attesa di assaggiarla…) segnaliamo quello che sarà la prima uscita pubblica ufficiale della Birra Var: venerdì 10 maggio dall’ora dell’aperitivo in avanti il nuovo marchio “grifferà” una serata al Tondino, locale della movida varesina che si trova all’interno dell’ippodromo e che già propone la Var nella sua carta delle birre.
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bel servizio da provare, complimenti per il blog 😉 Continuo a seguirvi, aspetto con ansia nuovi aggiornamenti!!
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