Oggi parliamo di convocazioni. Non calcistiche – le ultime, quelle dell’ormai ex c.t. della Nazionale di calcio Cesare Prandelli si sono rivelate cariche di delusioni – bensì brassicole, perché il CAMRA (Campaign for Real Ale – l’associazione che tutela e diffonde le birre i pub tradizionali del Regno Unito) ha diramato l’elenco delle birre e dei produttori che rappresenteranno l’Italia al prossimo GBBF, il Great British Beer Festival. La manifestazione, una delle più attese d’Europa, si terrà all’Olympia di Londra tra il 12 e il 16 agosto prossimi, e darà la possibilità di conoscere centinaia di birre, principalmente britanniche.L’Italia però è uno dei paesi cui è dato maggiore spazio tra quelli stranieri (con Germania, Usa, Belgio, Repubblica Ceca e Olanda) e sarà presente con la bellezza di 15 birrifici, ognuno dei quali porterà a Londra due diverse birre della propria “collezione”.
A rappresentare la vivace produzione del Varesotto ci sarà Extraomnes, l’azienda di Marnate forte del titolo conquistato da Schigi D’Amelio – Birraio dell’anno 2013 – farà scoprire al pubblico inglese la Zest e la Tripel, due veri cavalli di battaglia del birrificio. Oltre a Extraomnes, le “convocazioni” del Camra hanno raggiunto diversi altri produttori lombardi: c’è il Birrificio Italiano di Ago Arioli con l’ammiraglia “Tipopils” e la straordinaria “Nigredo”, il Lambrate di Milano, il lodigiano Brewfist (Pietro Di Pilato ha iniziato la carriera proprio in Inghilterra), i brianzoli Menaresta e Rurale. “Hauria” e “Triplexxx” sono invece le specialità presentate al GBBF da un altro birrificio a noi geograficamente vicino, il Croce di Malto di Trecate. Il resto del padiglione italiano comprenderà alcuni dei nomi più in vista del movimento tricolore: Baladin, Birra del Borgo, Birrificio del Forte, Foglie d’Erba, Ducato, Toccalmatto, Barley e Birranova.
Un elenco di alto profilo che anche in questa occasione dovrebbe lasciare il segno: le birre partecipanti sono per la maggior parte ben note agli appassionati italiani e hanno in diversi casi raccolto premi e riconoscimenti sul territorio nazionale. Ora il palcoscenico britannico, per l’ennesima consacrazione. E di una cosa siamo certi: faranno meglio dei “convocati” di Cesare Prandelli in Brasile.
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