In una provincia relativamente ricca di produttori, ma piuttosto povera di “diffusori” – soprattutto nel centro-nord – non possiamo che unirci al coro di auguri cantato in questi giorni dagli appassionati di birra per il primo compleanno del Gist Beershop. Il negozio di Azzate, nato giusto 12 mesi fa, festeggia offrendo da bere a chi passa domani – sabato 30 maggio – dal pomeriggio alla sera e il suo proprietario Amedeo Capelli ha fatto con noi il bilancio della propria attività.
«Ritengo certamente positivo questo primo anno di Gist – racconta Amedeo – anche se sono alla prima esperienza di lavoro autonomo e quindi non posso fare raffronti precisi. Però sono contento di come sta andando il beershop, non posso negarlo».
Ad aumentare i ritmi di lavoro, più che la vendita diretta, sono le altre proposte che Amedeo fa ai suoi clienti, da quelli assidui agli occasionali. «Le bottiglie si vendono, però ho notato che i risultati migliori arrivano da altre attività: le serate a tema con degustazione, i corsi di homebrewing (sia miei personali sia attraverso VareseCorsi) e le confezioni in legno decorato che realizzo di persona e sono ottime per i regali».
Per quanto riguarda la hit parade del primo anno, Amedeo non ha dubbi: «La birra più venduta in assoluto è quella di “A8”, la firm beer creata da Aldo Scutteri e Daniele Bernasconi. Incuriosisce i clienti, un po’ perché è a “chilometro zero”, un po’ per il costo contenuto delle bottiglie da 75 cl. Per il resto è il Belgio a tirare più di tutto: un grande classico che continua a piacere molto a differenza delle birre tedesche, che segnano un po’ il passo».
E le italiane? «Per ora non ne ho trattate moltissime: cresceranno in futuro perché ho in programma un tour tra birrifici per andare a sceglierle di persona. Oltre ad “A8” piacciono molto quelle del Birrificio del Ducato e un’altra produzione locale, la varesina 50/50».
Non sono mancate, ovviamente, le richieste particolari. «Tra le birre più strane che mi sono state domandate ci metterei quelle superalcooliche di Brewdog: la Tactical Nuclear Penguin e la The End of History, ma purtroppo sono introvabili. E poi quelle di stile gose, specialità tedesche di Lipsia: non è comune sentirsele ordinare. Ma quelle le avevo in casa».
Per concludere, prima di tirare le orecchie, chiediamo ad Amedeo cosa promette ai sui clienti per il secondo anno di apertura di Gist. «Anzitutto voglio stilare un calendario meno casuale e più preciso. Vorrei fissare due serate di degustazione al mese inframezzate da un evento di altro tipo per dare più costanza a questo genere di appuntamenti. Poi manterrò una certa rotazione tra le birre a disposizione, perché mi piace molto cambiare e proporre cose diverse di volta in volta».
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Amedeo è un punto di riferimento brassicolo competente, della nostra provincia, sia per l’offerta (mai banale) sia per la cortesia, disponibilità e gentilezza che, a mio parere, sono elementi da considerare sempre e comunque.
Buon compleanno ancora.