Cambio della guardia al vertice della “Confindustria della birra”: è di oggi infatti la notizia che l’amministratore delegato di Carlsberg, Alberto Frausin (foto a lato), ha lasciato la presidenza di Assobirra, l’associazione di categoria che riunisce le grandi imprese italiane del settore e che da alcuni anni comprende tra gli iscritti anche una serie – non breve – di cosiddetti birrifici artigianali.
A Frausin, che i lettori di Malto Gradimento conoscono tramite alcuni articoli del blog proprio per via del suo incarico in Carlsberg (e quindi in Poretti, e quindi a Varese, per i meno addentro a questo mondo ndr), succede un altro altissimo dirigente dell’industria brassicola, ovvero Piero Perron.
Non esattamente un volto nuovo per quell’incarico perché Perron, che è il presidente di Heineken Italia, è già stato numero uno di Assobirra per tre mandati biennali tra il 2005 e il 2011. Difficile quindi pensare a grandi cambiamenti dal punto di vista della politica dell’associazione, e d’altra parte lo stesso Frausin mantiene una serie di cariche (membro del comitato di presidenza e del consiglio direttivo) oltre a quella di past president.
La notizia su Assobirra però si fa piuttosto interessante quando si legge il nome di Leonardo Di Vincenzo (nella foto) tra quello dei due vicepresidenti (l’altro è Neil Robert Kealy). Di Vincenzo è infatti il fondatore di Birra del Borgo, uno dei maggiori produttori artigianali italiani con sede a Borgorose in provincia di Rieti, che tra le altre cose è anche partner di Eataly insieme a Teo Musso (Baladin). Che questa sia una buona notizia o meno per la birra artigianale italiana (in un momento in cui proprio i grandi marchi hanno creato linee crafty, con prodotti che in qualche modo si avvicinano a quelli dei piccoli birrifici) lo vedremo nei prossimi mesi. Di certo, il dibattito tra gli interessati è già iniziato.
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