Cambiamento importante al vertice di Carlsberg Italia, la branca “tricolore” della multinazionale danese della birra che possiede e gestisce a Induno Olona la grande unità produttiva che tutti conoscono come “Birrificio Poretti”.
Dopo una dozzina di anni, infatti, il CEO Alberto Frausin (nella foto) lascerà il proprio incarico e verrà sostituito dal manager greco Alexandros Karafillides che ha all’attivo ruoli di primaria importanza sia in Mythos sia in Olympic Brewery, due aziende brassicole elleniche già parte del gruppo Carlsberg.
Non un cambiamento da poco quello che è emerso proprio quest’oggi – giovedì 6 giugno – a margine della presentazione del bilancio sociale di Carlsberg Italia, avvenuta tra Milano e Varese (QUI l’articolo di VareseNews per quanto concerne il lato economico della giornata) a bordo di un treno storico che ha collegato le due città.
Frausin era arrivato al timone dell’azienda nel 2007 reduce da un’esperienza nel settore lattiero-caseario e con l’incarico – lo ha raccontato lui stesso anche in QUESTO INTERVENTO a TedX Varese nel 2017 (il link è a YouTube) – di pilotare la chiusura dell’impianto produttivo di Induno Olona che invece, sotto la sua guida, nel corso degli anni è tornato ad avere un ruolo importante nello scacchiere di Carlsberg.
Il manager, oggi 62enne, è stato il principale artefice della diffusione del sistema di spillatura DraughMaster ma anche del successo delle birre Poretti identificate con il numero crescente di luppoli, un sistema poco ortodosso e contestato soprattutto dal mondo della birra artigianale, ma che ha avuto un impatto molto importante per quanto riguarda il marketing (e delle vendite). Proprio una delle sue ultime uscite pubbliche come massimo dirigente di Carlsberg Italia è stato il lancio della “Poretti 3 Luppoli – Non filtrata”, nuova birra crafty del gigante danese per il mercato nazionale.
Nel corso della sua esperienza varesina, Frausin ha anche ricoperto incarichi in Assobirra, l’associazione di categoria delle industrie brassicole, di cui è stato anche presidente. Negli ultimi anni il manager di origini vicentine aveva ricoperto anche l’incarico di CEO del Center of Excellence (CoE) di Carlsberg Group, team creato per sviluppare ulteriormente il progetto DraughtMaster a livello internazionale.
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