Quando gli insegnanti sono seri e preparati, andare a lezione è generalmente più piacevole. Se poi la materia è la birra e i “prof” in questione sono cinque pesi massimi, allora la voglia di iscriversi schizza alle stelle. Ha davvero scelto benissimo la “Bottega del Barbaresco”, locale di Legnano (in via Novara 68/D; l’altra delle due sedi è a Gallarate) che guarda sempre con grande attenzione a tutto ciò che si muove nel mondo del vino e – appunto – della birra. E così il prossimo corso di degustazione organizzato nella città del Carroccio appare davvero di altissimo livello e, non a caso, è stato ribattezzato “Definitivo”.
In cattedra saliranno Lorenzo “Kuaska” Dabove, Agostino Arioli, Luigi “Schigi” D’Amelio, Luca Giaccone e Lorenzo Guarino che si alterneranno nelle otto serate in cui è suddiviso il corso. Si comincia con Kuaska il 31 gennaio (tema: «Usa – Innovazione e tradizione»), poi l’appuntamento fisso sarà per ogni giovedì alle ore 21 sino al 21 marzo. Le lezioni tratteranno, nell’ordine: Pils, Trappiste, birre di frumento, ale belghe, stili anglosassoni, il movimento italiano e infine la fermentazione spontanea.
Il corso sarà effettuato con un minimo di 20 partecipanti e un numero chiuso massimo di 40 persone; il costo è fissato in 200 euro (180 per i soci di Slow Food) e comprende il materiale didattico e le degustazioni previste, quattro per ogni lezione.
Per iscrizioni e informazioni bisogna rivolgersi al Barbaresco di Legnano, che risponde al numero 0331/455907 o alla e-mail labottega@barbarescoenopub.it. Ah, per concludere, vale la pena riportare la frase scelta per impreziosire i biglietti di invito: l’ha scritta nientemeno che Ghoete e recita «Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena e non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia».
Solo una nota informativa di cui sono venuto a conoscenza grazie al’interessamento del personale del museo casa di Goethe a Roma:
la frase citata di Goethe non appartiene al poeta tedesco ma In tedesco è tratto da “Leipziger Studenten Geographie” del 1773, una specie di “guida alle osterie”, presto vietata dalla censura,
Citato in: Metscher, Klaus; Fellmann, Walter: Lipsia und Merkur. Leipzig und seine Messen. Leipzig: Brockhaus 1990, p. 150
Cosi, per correttezza e curiosità dato che è una frase di una guida dei tempi passati.
Si ringrazia Dorothee Hock
.
PS: la versione in tedesco
Die Lage einer fremden Gegend kennen. Der Städte Pracht
und ihre Namen nennen, Ist nichts, ist blosse Theorie. Jedoch in
Städten hübsche Mädchen küssen, des Dorfes Bier und seine Stärke
wissen, Ist practische Geographie.
Matteo, grazie della “precisissima precisazione” 🙂
L’attribuzione a Ghoete è molto diffusa: io stesso avevo controllato (sul web) al momento della pubblicazione dell’articolo e ho trovato lui come autore della frase. Frase che, per inciso, mi piace ugualmente!!!
Grazie di nuovo, Franz