Da qualche anno la rivista “Fermento Birra Magazine” diretta da Nicola Utzeri è diventato un punto di riferimento cartaceo per gli amanti e appassionati di birra artigianale. Reportages, interviste, recensioni, ricette, rubriche (tra cui quella di Kuaska e quella in collaborazione con Slow Food) sono i punti forti del bimestrale edito dalla romana Publigiovane che nel suo ultimo numero (il 15 / maggio-giugno 2014 – nell’immagine accanto la copertina) porta alla ribalta anche due importanti realtà del Varesotto.
Iniziamo da pagina 28 e dallo spazio dedicato a “Piccoli birrifici crescono” nel quale si parla in modo approfondito del “Birrificio Settimo” di Carnago. A visitare e descrivere la realtà di proprietà della famiglia Barban è proprio il direttore di Fermento Birra, Utzeri, che racconta la storia dell’ex Siebter Himmel, traccia un profilo del birraio Nicola “Nix” Grande” (foto a lato) e presenta nel dettaglio tre dei prodotti di Carnago: la “Levis”, la “Nuce” e la meno diffusa “Corno d’oro”.
Nella sezione della rivista intitolata “Io fermento!” c’è spazio invece per Luigi “Schigi” D’Amelio che svela in prima persona i segreti della sua “Zest”. Un articolo – intitolato “Seduzione Citra” – accompagnato da un box in cui viene ricordata la storia del birrificio “Extraomnes” di Marnate ma anche dalla ricetta utilizzata per produrre la Zest, messa così a disposizione degli homebrewers che possono cimentarsi con questa che è tra le birre più note della produzione di Schigi.
Nella sezione “Strano ma vero” non manca un accenno a “Bad Attitude”, il birrificio ticinese di Stabio, citato per il curioso utilizzo del Tetra-pak per commercializzare alcuni dei propri prodotti.
Per concludere, vale la pena anche sottolineare qual è la storia di copertina del numero 15 di Fermento Birra. Si tratta di uno speciale sulle farmhouse ale, le birre prodotte in origine dai contadini per un consumo interno alle fattorie. In particolare si parla delle francesi “bières de garde” e delle più conosciute “saison” di origine belga.
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