Era la birra arrivata da più lontano, e ha lasciato il segno. La “Hoppy Saison” – iniziamo a familiarizzare con questo nome – realizzata a Pesaro da Donato Graziano ha vinto tra gli applausi la sesta edizione del Concorso Malto Gradimento, andato in scena sabato 2 settembre a Morosolo, ospite della festa “Morosoccer”.
Un trionfo quello dell’homebrewer marchigiano, intervenuto in diretta telefonica nel corso della premiazione per esprimere la propria soddisfazione e ricevere l’applauso del pubblico che ha affollato la sala nella quale, poco prima, la giuria di qualità aveva terminato il proprio lavoro. Per la seconda volta quindi (dopo la “Ticinera” di Happy House Beer nel 2012) il titolo assegnato dal nostro blog esce dai confini della provincia di Varese, andando a incoronare una birra davvero notevole.
Il successo della Hoppy Saison (che sarà prodotta dal birrificio The Wall nei prossimi mesi) non deve però far passare in secondo piano le altre partecipanti: il presidente di giuria, Stefano Baladda, ha sottolineato come il livello delle birre presenti sia di anno in anno più alto.
Tanti gli applausi raccolti anche dalle altre finaliste: seconda si è piazzata la dunkel bock “39-46” dei cittigliesi Luca Soffiantini e Gianluca Salina, già terzi lo scorso anno. Medaglia di bronzo per la prima volta assegnata ex-aequo alla APA “dAPAura” di Luca Avolio, Alessandro Loreni e Guido Borsani di Cardano al Campo e alla bohemian pilsner “Mr. Old” di Simone Vecchio da Golasecca, alla prima partecipazione al Concorso Malto Gradimento.
FOTOGALLERY 1 – La giuria al lavoro (su VareseNews)
A completare il novero delle finaliste (sette birre invece delle sei previste, per via di un pari merito nel tavolo di qualificazione) sono state la belgian dark strong ale “Eau de Waterloo” di Emanuele Barisoni e Matteo Airoldi (5a), la stout “Madre” di Walter Marazzini (6a) e la american pils “Mr. Bruc” di Stefano Brusa (7a).
Sul palco dei vincitori sono transitati anche Matteo Bollani, premio speciale per la sua “Commango with Passion” e Andrea Franchetto che ha vinto il consueto concorso per la migliore etichetta con la grafica della saison “Flowers Twister”.
FOTOGALLERY 2 – Le premiazioni (su VareseNews)
Nei prossimi giorni pubblicheremo come di consueto la classifica completa e altri servizi sul nostro concorso. Per questa sera ci limitiamo a ringraziare i ragazzi di “Morosoccer” per l’ospitalità, la giuria per la competenza (Stefano Baladda, Andrea Belloni, Alessandra Di Dio, Gianni Foieni, Daniele Martinello, Aldo Scutteri), Marco Corso per il supporto logistico e i nostri partner “The Wall”, “Unibirra”, “Bi Birre&Bistrot” e “VareseNews”. Oltre naturalmente a tutti i partecipanti a cui diamo l’appuntamento alla settima edizione!
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io mi domando come si puo fare una degustazione seria con bicchieri di plastica.una cosa del genere non é da birrai seri.
ciao a tutti.
Gentile Ondoli
al di là del fatto che la serietà dei giudici non è in discussione, la scelta della plastica è dovuta soprattutto a motivi logistici. Utilizzare il vetro richiede molto più tempo per ritirare i bicchieri, lavarli e redistribuirli (poi, se qualcuno ci regala 200 bicchieri di vetro adatti, li accettiamo volentieri) e inoltre l’acqua in alcuni casi – per esempio negli anni scorsi – non è perfettamente inodore. Bicchieri di plastica dello stesso tipo, presi da confezioni sigillate e per altro correntemente utilizzati per servire la birra, garantiscono uno standard sul quale i giudici possono lavorare.
Cordiali saluti
Franz