Chi si occupa, per il comitato organizzatore di Expo 2015, di comunicazione, ha di recente lanciato un hashtag (l’immancabile “cancelletto” usato su Twitter per propagandare eventi, motti, marchi e tanto altro) fatto apposta per rilanciare nell’immaginario comune il grande evento che metterà Milano e la Lombardia al centro dell’attenzione il prossimo anno: #expottimisti. Un modo per iniziare a parlare della “fiera mondiale” in termini più concreti e costruttivi rispetto alla cronaca giudiziaria che, purtroppo, ha finora messo in luce una serie di malaffari legati alla preparazione della rassegna allestita nella periferia nord-est del capoluogo lombardo.
Ebbene, tra chi prova a essere #expottimista (passateci l’hashtag per un’ultima volta) c’è anche il nostro blog: non un’apertura di credito acritica, sia chiaro, ma il risultato di una prima collaborazione messa in campo nei giorni scorsi con Expo Village 2015, associazione varesina che si occupa di organizzare eventi culturali e conviviali per arrivare “preparati” all’appuntamento.
Venerdì 28 novembre, Malto Gradimento infatti è stato incaricato di selezionare una serie di birre, quattro e con caratteristiche diverse, da affiancare ad altrettante portate di una cena a base di formaggio di capra.
Una serata a inviti e privata – per questo non ne abbiamo dato annuncio – che potrebbe però essere ripetuta in futuro e aperta ai soci (o al pubblico), nella quale ci siamo “passati la linea” con Valeria Ciglia del “Caseificio di paglia” di Azzio che ha preparato il formaggio sul posto oltre a curare la scelta di quelli da utilizzare in cucina.
Ma veniamo alle birre che ho selezionato per l’occasione; una scelta “glocal”, per usare un termine molto caro a VareseNews: tre le birre prodotte nella nostra provincia (due artigianali, una industriale) e una straniera, belga, in riferimento all’internazionalità di Expo.
L’avvio della cena è stato accompagnato dalla “Wit-flos“, la blanche di casa “Settimo” con la quale sono stati serviti gli antipasti. Il primo, piccole crespelle al formaggio di capra, è stato invece abbinato alla vallone “La Binchoise“, ottima blonde artigianale belga che non conoscevo e che mi ha consigliato per l’occasione lo staff di Unibirra e che si è rivelata azzeccatissima. Per il secondo sono invece andato sull’autunnale di casa Poretti, la “7 Luppoli Mielizia” (l’industria con sede a Induno sarà, tra l’altro, la fornitrice ufficiale del Padiglione Italia ad Expo) mentre per il dolce ho riservato una vera e propria sorpresa. Schigi mi ha infatti fornito la nuovissima “Dram” di Extraomnes, birra praticamente inedita invecchiata in botti di whisky Laphroaig.
Il risultato è spiazzante: di fatto la “Dram” è molto più simile a un liquore, tanto da lasciare a bocca aperta i commensali, in particolare quelli meno avvezzi a conoscere l’estrema versatilità di malti e luppoli («Non esiste la birra, esistono le birre»: nell’occasione ho fatto mia la frase simbolo di Kuaska…). Una chicca rara e speciale per concludere questa prima esperienza legata a Expo e a Expo Village.
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