Che il mondo degli homebrewers sia variegato lo sanno tutti: ci sono quelli che amano lavorare in gruppo, quelli che preferiscono la solitudine. C’è chi lavora per anni a perfezionare le proprie ricette, chi si sbizzarisce con i “cloni” e chi prova di tutto, basta che fermenti. Ma la storia di Dave Glasheen (foto da smh.com.au / B. Cassey) probabilmente supera tutte queste tipologie, come ci racconta il collega Francesco Mazzoleni sulle colonne di VareseNews. Continua a leggere