Il 2014 porterà in dote al mondo della birra artigianale varesotta diverse interessanti novità tra cui almeno due nuove aziende che si aggiungono alle sei già esistenti. Una di queste (per la seconda… pazientate ancora qualche tempo) ha già marchio, nome, sede, spaccio ed è in trepida attesa di ricevere l’impianto. Si tratta di “The Wall”, che sta prendendo vita a Venegono Inferiore e che ha già iniziato a produrre come beer firm a Codogno, presso Brewfist.
Due le anime di “The Wall”, nato per iniziativa imprenditoriale di Stefano Barone e con la collaborazione di Andrea Rogora che, dopo diversi anni di sperimentazione con l’homebrewing ha deciso di compiere il grande passo (comune a molti birrai) e diventare professionista.
«Stefano mi ha contattato attraverso il forum AreaBirra del quale sono un moderatore – spiega Andrea – e ha scelto me per affiancarlo in questo progetto. Cominceremo con il proporre una golden ale (la Sunray di cui vedete l’etichetta qui accanto) di cui abbiamo fatto due cotte a Codogno e una IPA che stiamo imbottigliando in questi giorni, sempre da Brewfist. Saranno le prime due birre in produzione anche a Venegono e a queste affiancheremo presto una american stout quando avremo a disposizione l’impianto che attendiamo per aprile».
Dal punto di vista del confezionamento, le birre “The Wall” saranno in fusti e in bottiglie da 33 cl, con etichette intriganti, realizzate da un writer milanese. «Per quanto riguarda le tipologie di birra, a me piacciono quelle in stile anglosassone, beverine e piuttosto luppolate – spiega Andrea Rogora – Andremo in quella direzione, poi vedremo se aggiungere altro».
In attesa delle materie prime, nel capannone che sorge sulla Varesina a due passi da Tradate hanno lavorato muratori e artigiani. Lo spazio è importante anche perché dovrà ospitare un impianto da 20 ettolitri costruito dalla vicentina Impiantinox: «Abbiamo scelto di partire subito con una linea produttiva importante perché quelle sono le dimensioni verso le quali si andrà, e perché comunque la differenza di prezzo non è elevata» spiegano da The Wall.
Indispensabile, per lo start del progetto, il supporto di Stefano Barone: «Vengo da un altro mondo lavorativo, dal campo della stampa su carta, e da tempo pensavo a come diversificare le attività imprenditoriali della mia famiglia.
Tempo fa mi sono imbattuto nel documentario “Il boss della birra” con Sam Calagione e sono rimasto colpito: da allora ho iniziato a interessarmi del mondo dell’artigianale, a studiare, a incontrare appassionati… una realtà incredibile. Così ho deciso di investire in questo campo, affidandomi però a una persona come Andrea che ha passato anni a studiare, provare e affinare la qualità delle sue birre».
L’impresa c’è, le persone per farla funzionare pure così come le ricette – cui Andrea sta lavorando per affinarle alla larga scala – la produzione pilota (a proposito: lo spaccio è già aperto a Gorla Minore): insomma, manca solo l’impianto. Che arrivi presto, così vi sapremo dire.
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restano comunque delle figure minori
Caro Giorgio il mondo di internet e’ bello perche’ piu’ variegato del mondo reale nel quale la tua affermazione potrebbe risultare quantomeno fastidiosa per chi sta iniziando un nuovo progetto, in particolare in questo momento storico dove in Italia fare impresa e’ davvero complicato.
Lasciamo che sia il tempo a definre maggiori o minori le realta’ birraie ed unisciti semplicemente a noi nell’essere contenti sul fatto che qualcuno prova ancora a sviluppare la cultura birraia in Italia.
Ma che puzza di invidia… E se anche fosse, sono all’inizio di un percorso nato dalla passione per un’arte, in un momento dove manca motivazione e speranza a tutta l’imprenditoria italiana. E hanno tutte le carte in regola e il tempo per crescere. Per me a gente così coraggiosa, che ha voglia di fare e costruire, c’è solo da fare un applauso.
Non è la dimensione dell’impianto che conta, ma come lo usi!!
bravi ragazzi! grazie per aver scelto venegono inferiore per il vostro progetto! non vedo l’ora di asseggiarla!
Ferrari un mito,Lamborghini un sogno,Maserati la storia.Uno con la faccia tosta di nome Orazio Pagani cosa pensava di fare (messaggio per chi a scritto figure minori).Ragazzi per quanto mi riguarda buona fortuna,quando sarete a Venegono farò un salto.
bravi , era ora , un bel coraggio per aprire un’attività in questo paese e in questo periodo ma .. sarete premiati sicuramente un grazie alle persone come voi che ci provano , un grazie al luppolo , e un grazie ve lo porterò di persona quando verro a prendermi qualche bottiglia !!!!!
Ho assaggiato la FireWitch e il giudizio è decisamente positivo. IPA molto profumata, con forte sentori di agrume e frutta tropicale; in bocca predomina l’amaro piuttosto sferzante. Ma probabilmente è quello che volevano i ragazzi di “The Wall”. Prossima degustazione, la SunRay!
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