Tra i lettori di Malto Gradimento c’è anche un ex corridore (inteso come ciclista) capace di vincere in carriera anche tappe al Giro d’Italia e al Tour de France. Un corridore veloce che ha ottenuto il suo successo più prestigioso in Olanda, in una grande classica nella quale – caso più unico che raro – sul podio non si stappano spumanti e champagne ma si brinda con un capace boccale di birra (la Amstel Gold Race).
Il corridore in questione è Stefano Zanini, varesino di classe 1969, professionista tra il 1991 e il 2007 e attualmente nella rosa dei direttori sportivi dell’Astana (la squadra che fu di Nibali e del povero Scarponi, il team kazako dove l’italiano Aru è uno dei grandi capitani).
Zazà, o Maciste (lo chiamavano così in gruppo) ha la fortuna di accompagnare la sua formazione in diverse trasferte in Belgio e di poter godere spesso – ora che non corre più – delle birre fiamminghe e valloni, visto che nel frattempo si è appassionato all’argomento.
Ed è stato proprio lui a regalarci una chicca: la birra ufficiale dell’Astana che ha accompagnato corridori e staff al recente #Giro100, la centesima edizione della corsa rosa. «Fam savé» (fammi sapere ndr) ha scritto Zanini sulla bottiglia di “Velosophe” recapitata dall’amico comune Roberto Bof in redazione (Roby è astemio: forse è per quello che in molti lo usano per portarmi le bottiglie!) ornata sul collo dal colore e dal marchio del prestigioso team ciclistico.
La Velosophe è una birra con una vita propria, non è nata quindi per l’Astana, ma è comunque strettamente legata al ciclismo e al suo mondo a partire dal nome (“velo” è la bicicletta in francese) e dalla grafica che orna l’etichetta (un tratto di catena, una “corona”…). E il motto riportato sul tappo è altrettanto chiaro: “Save the Planet, ride a velo!”.
Prodotta dal birrificio artigianale tedesco Lammbrauerei Heiselberg che ha sede a Gruibingen, nel Baden-Wuerttemberg (non lontano da Stoccarda per intenderci), la Velosophe è stata ideata in Svizzera, nell’omonimo negozio di biciclette e affini che ha sede a Chambésy.
Per rispettare il suo pubblico, la Velosophe è una birra che potremmo giudicare semplice e molto dissetante, adatta quindi per una rapida bevuta rinfrescante in una pausa di una pedalata. Chiara a bassa fermentazione (Untappd la definisce una keller), dotata di un bel cappello di schiuma, la “birra dell’Astana” regala principalmente profumi e sapori legati ai cereali, con una chiusura amara netta, ma senza alcun eccesso. Non la definiremmo però una birra senza personalità, perché per quanto leggera (4,9%) e beverina non passa inosservata in bocca grazie a un corpo comunque presente. Ripetiamo: se voleva diventare una bandiera per i ciclisti assetati, ha colto nel segno (senza essere un capolavoro). Grazie Zazà, fai i complimenti a chi l’ha scelta!
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