Vaccinazioni: quando e perchè

vaccinazioni nei neonatiVaccinazioni obbligatorie, raccomandate, facoltative. Il sistema sanitario italiano prevede una serie di vaccini da farsi tra i 3 mesi e i 15/16 anni. Si tratta di interventi di prevenzione nei confronti di alcune malattie infettive: grazie a queste azioni, patologie, come il vaiolo, sono state debellate mentre altre, come la poliomielite o la difterite, il tetano o l’epatite virale B sono quasi scomparse. Non si tratta solo di un problema personale ma anche di contagi nelle comunità. Ecco perché ogni regione ha deciso un calendario specifico, garantendo i vaccini gratuitamente alla popolazione.

La dottoressa Franca Sambo, responsabile del Dipartimento della Prevenzione all’Asl di Varese, chiarisce alcuni dubbi ricorrenti

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Per il piccolo cuore, occorre un cardiologo specifico

Il cuore del neonato è diverso da quello dell'audulto

Il cuore del neonato è diverso da quello dell’audulto

Il cuore di un neonato non è il cuore dell’adulto e anche le patologie che lo colpiscono non si assomigliano. Capire la dinamica di questa piccola pompa, valutarne i segnali, individuarne le anomalie richiedono una professionalità specifica. La scelta di puntare sulla cardiologia pediatrica risale al passato: Varese decise di investire nell’area materno infantile costruendo professionalità diverse, ma integrate attorno al bambino. L’Ospedale Del Ponte di Varese volle puntare su questa nicchia della cardiologia, un settore che oggi è punto di riferimento per l’intera provincia di Varese, il comasco e parte del Piemonte orientale. 

Anima e motore della Struttura Semplice Dipartimentale di Cardiologia pediatrica  è la dottoressa Alessandra Stifani che lavora con le colleghe Isabella Ghezzi e Sandra Piantanida. Le tre dottoresse ogni anno svolgono 20.000 prestazioni di cui 13.000 ambulatoriali, ma le liste d’attesa rimangono comunque lunghe. Al loro fianco 6  infermiere coordinate da Antonella Polato e la Sig. Marina Ebbene, amministrativa.

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Arrivano i dentini: buone regole da non scordare

neonato_dentiPiccole perle lucenti compaiono nella bocca. Durante il primo anno di vita del bambino spuntano i dentini: « In effetti – spiega la dottoressa Emma Demattio, odontoiatra alla clinica La Quiete di Varese – già in gravidanza si formano i denti da latte e può capitare, ma in casi davvero eccezionali, che il neonato nasca  con un dentino».

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I dubbi delle mamme: mangia a sufficienza?

L'ambulatorio dell'allattamento al Del Ponte

L’ambulatorio dell’allattamento al Del Ponte

Dopo il parto e l’esperienza in reparto, mamma e bambino rientrano a casa per iniziare il cammino della vita. Può accadere, però, che i primi momenti facciano insorgere un dubbio, una preoccupazione. Ingigantire una difficoltà può creare ansia nella madre e, di riflesso, sul bambino.  All’ospedale Del Ponte, al momento delle dimissioni, madre e figlio ricevono un appuntamento con l’ambulatorio dell’allattamento. È un servizio di supporto e sostegno che svolge Stefania Viero, infermiera pediatrica che accoglie le mamme, le ascolta e risolve i piccoli, grandi dubbi che possono esserci: « Qui arrivano tutte le donne alla prima gravidanza – spiega l’infermiera – Si tratta di un incontro di un paio di ore in cui parliamo di come sta andando, approfondiamo la relazione, verifichiamo come la mamma vive il momento della poppata o il cambio del pannolino».

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Il piccolo nasce: chi lo accoglie?

Il bagnetto con acqua e olio

Il bagnetto con acqua e olio

In sala parto si conclude la vita “intrauterina” di un bambino. Il suo arrivo può avvenire nei modi che meglio rispondono alle richieste della madre. In sala parto, oltre alla donna e al suo compagno, ci sono le ostetriche, le infermiere e le puericultrici pronte a prendere il piccolo e a posizionarlo sul petto della madre per il “bonding”.

Il bonding è una pratica introdotta all’ospedale Del Ponte di Varese da un paio d’anni anche se vanta una lunga tradizione. Il piccolo, appena espulso, viene appoggiato sul petto della madre e coperto con un lenzuolino. Questa posizione serve al neonato per ritrovare il suo equilibrio,  messo in discussione dall’arrivo in un mondo pieno di luci e suoni amplificati. Il contatto dura circa due ore, in cui il neonato si avvicina anche al seno della madre per iniziare la suzione. È una fase di rilassamento per il piccolo ma anche per la madre che rimane coinvolta da questo rapporto speciale, mentre si completa la fase del parto con l’espulsione della placenta e l’eventuale ricucitura dei tessuti rimasti danneggiati dall’uscita. La pratica del bonding viene proposta in caso di parto fisiologico e quando non intervengono complicanze.

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