Anoressia o vigoressia: quando il cibo diventa malattia

AllattamentoIl rapporto con il cibo è un rapporto di relazione. Sin dai primi giorni di vita: « Ci sono casi di neonati anoressici – spiega il dottor Leonardo Mendolicchio, direttore sanitario di Villa Mira lago a Cuasso – bimbi che rifiutano il latte. Se il piccolo non si sente a suo agio mentre mangia, manifesta così il suo stato  d’animo. In questi casi si deve lavorare sulla madre, sul suo livello di ansia e di insicurezza. Spesso si pensa che il figlio abbia bisogno solo di cibo, sottovalutando tutto il contesto dell’accoglienza. Modificando l’ambiente e il rapporto anche fisico, il piccolo ne trae subito giovamento. Sono dinamiche che possono ripresentarsi sino ai 6 o 7 anni, il cibo diventa il simbolo del rapporto con i genitori: mi prendo cura o ti ignoro. Quando l’attenzione supera il semplice rapporto alimentare, l’equilibrio viene ritrovato. L’importante, dunque, è non confondere il cibo con il dono d’amore».

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Un prelievo di sangue scopre le malattie genetiche

Sequenza di DNA

Sequenza di DNA

Tutti gli essere umani presentano anomalie nel proprio DNA. Nella maggior parte dei casi queste non hanno alcuna conseguenza. Alcune, però, sono responsabili di patologie, sindromi gravi, predisposizione a malattie. È sulla ricerca di questi difetti e del loro significato che si concentra la genetica medica i cui progressi sono costanti grazie all’evoluzione tecnologica: « La possibilità di queste indagini – spiega il dottor Rosario Casalone, primario dell’unità operativa dipartimentale SMEL specializzato in Citogenetica e Genetica Medica, dell‘Ospedale di Circolo di Varese afferente al Dipartimento Materno Infantile – è strettamente legata alle innovazioni tecnologiche. È un ambito di studio in continua evoluzione e negli ultimi due anni sono state introdotte metodologie di indagine che hanno permesso enormi passi avanti».

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Arrivano i dentini: buone regole da non scordare

neonato_dentiPiccole perle lucenti compaiono nella bocca. Durante il primo anno di vita del bambino spuntano i dentini: « In effetti – spiega la dottoressa Emma Demattio, odontoiatra alla clinica La Quiete di Varese – già in gravidanza si formano i denti da latte e può capitare, ma in casi davvero eccezionali, che il neonato nasca  con un dentino».

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I dubbi delle mamme: mangia a sufficienza?

L'ambulatorio dell'allattamento al Del Ponte

L’ambulatorio dell’allattamento al Del Ponte

Dopo il parto e l’esperienza in reparto, mamma e bambino rientrano a casa per iniziare il cammino della vita. Può accadere, però, che i primi momenti facciano insorgere un dubbio, una preoccupazione. Ingigantire una difficoltà può creare ansia nella madre e, di riflesso, sul bambino.  All’ospedale Del Ponte, al momento delle dimissioni, madre e figlio ricevono un appuntamento con l’ambulatorio dell’allattamento. È un servizio di supporto e sostegno che svolge Stefania Viero, infermiera pediatrica che accoglie le mamme, le ascolta e risolve i piccoli, grandi dubbi che possono esserci: « Qui arrivano tutte le donne alla prima gravidanza – spiega l’infermiera – Si tratta di un incontro di un paio di ore in cui parliamo di come sta andando, approfondiamo la relazione, verifichiamo come la mamma vive il momento della poppata o il cambio del pannolino».

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