Attenzione alla salute degli occhi!

ambliopiaSin dalla tenera età, occorre fare attenzione alla salute degli occhi. Non si tratta di malattie diffuse tra i bambini, la percentuale di casi si attesta attorno al 4-6%  ma, anche in questo caso, la tempestività è determinante per prevenire complicazioni.

La raccomandazione arriva dal professor Claudio Azzolini, primario di oculistica all’Ospedale di Varese : «Le principali patologie che possono insorgere in età pediatrica sono l’ambliopia, lo strabismo e le congiuntiviti. Con frequenza decisamente inferiore possiamo parlare di ptosi o abbassamento della palpebra, cataratta traumatica o congenita e in casi eccezionali di glaucoma».

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Il bimbo malato soffre: come aiutarlo?

Un bambino malato soffre e il suo dolore è vero, fisico. Un tempo, si riteneva che i piccoli non provassero nulla: anche le operazioni si facevano senza anestesia: « Invece la sensazione di sofferenza si registra sin dall’età fetale – assicura il bambino malatoprofessor Luigi Nespoli, primario di pediatria all’ospedale Del Ponte di Varese –  Il bambino è come un adulto nelle percezioni dolorose. Ecco perché, quando si cura una malattia, occorre riflettere anche sulla condizione psichica di chi soffre. Il dolore, specie se cronico, porta a isolare il piccolo e la sua famiglia: si ritrovano soli ad affrontare una grande pena».

Con l’intento di offrire spunti di riflessione ma anche risposte concrete al bisogno di aiuto, sabato 21 marzo, nell’aula magna Granello Porati dell’Università dell’Insubria in via Durant 5 si parlerà di “Il dolore cronico nel bambino tra medicina e società” .

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Apparato genitale: quando e cosa controllare

Ecografia Si comincia ben prima della nascita a indagare se è tutto nella norma. All’ospedale Del Ponte di Varese, la collaborazione tra diversi specialisti coinvolge anche l’urologo chiamato a visionare l’apparato genito-urinario già con l’ecografia: « È importante conoscere la possibile patologia prima della nascita- spiega la dottoressa Lilia Reali, responsabile dell’urologia pediatrica – si può pianificare l’iter da seguire dopo il parto, preparare i genitori. Il neonato sarà sottoposto precocemente a una nuova indagine che determinerà esattamente la terapia da seguire».

Ma quali possono essere i problemi del neonato? Continua a leggere

Obesità: la dieta inizia in culla

bambino obesoBimbi grassi, sovrappeso o obesi? L’attenzione alla bilancia inizia già in tenera età: dopo un iniziale progressivo aumento nei primi dodici mesi di vita del rapporto tra peso e lunghezza corporea, si deve osservare nei successivi 4-6 anni un progressivo dimagramento, seguito da un nuovo graduale “rimbalzo” del peso e del grasso corporeo in concomitanza con lo sviluppo puberale. Se tale “rimbalzo” del peso avviene troppo presto, prima dei 5-6 anni di età, vi è un elevato rischio dello sviluppo di un’obesità persistente.

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Perchè non cresci, figlio mio?

grafico crescita

Quanto crescono i bambini?

Quanto crescerà mio figlio? È uno dei tormentoni dei genitori: prima i percentili poi i centimetri, siamo spesso con il metro in mano per controllare lo sviluppo del nostro bimbo. L’altezza, però, non è solo un fattore ereditario: « È determinata da 200 geni circa – spiega il professor Alessandro Salvatoni pediatra dell’ospedale Del Ponte di Varese – è un mix che dà risultati sempre variabili. In una famiglia non si troverà mai la stessa altezza tra i diversi componenti, a meno di gemelli perfettamente identici».

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Per guarire un bambino si deve curare anche il sorriso

Il Mago e la magia: quando lo stupore ha potere terapeutico

Il Mago e la magia: quando lo stupore ha potere terapeutico

Per guarire un bambino occorre recuperare il suo sorriso. Da anni, la Pediatria parla “dell’altra metà della cura” quella che si occupa dei sentimenti del piccolo paziente, del suo umore, dei suoi occhi che chiedono di giocare e volare con la fantasia.

In tutti i reparti che accolgono i bambini esiste l’angolo del divertimento, un’area dove pratiche sanitarie e terapie non entrano, pensato per curare “l’anima” del paziente. All’ospedale Del Ponte, l’altra metà della cura è diventata strutturata, un’equipe dedicata formata da una psicologa, un’educatrice e un’animatrice. Sono il cuore di un complesso sistema di volontari che ruotano attorno alla sala giochi del quarto piano e altre sale d’attesa pediatriche, bambini di ogni età che si mettono a disposizione per sconfiggere la paura: « La componente dell’amore è fondamentale nell’area giochi – spiega Emanuela Crivellaro, presidente della fondazione Ponte del Sorriso che gestisce questi spazi – questo non è un lavoro: i bambini avvertono subito lo stato d’animo di chi sta loro di fronte. Se non c’è convinzione, se ne accorgono. La leggerezza è  una componente  essenziale».

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Per il piccolo cuore, occorre un cardiologo specifico

Il cuore del neonato è diverso da quello dell'audulto

Il cuore del neonato è diverso da quello dell’audulto

Il cuore di un neonato non è il cuore dell’adulto e anche le patologie che lo colpiscono non si assomigliano. Capire la dinamica di questa piccola pompa, valutarne i segnali, individuarne le anomalie richiedono una professionalità specifica. La scelta di puntare sulla cardiologia pediatrica risale al passato: Varese decise di investire nell’area materno infantile costruendo professionalità diverse, ma integrate attorno al bambino. L’Ospedale Del Ponte di Varese volle puntare su questa nicchia della cardiologia, un settore che oggi è punto di riferimento per l’intera provincia di Varese, il comasco e parte del Piemonte orientale. 

Anima e motore della Struttura Semplice Dipartimentale di Cardiologia pediatrica  è la dottoressa Alessandra Stifani che lavora con le colleghe Isabella Ghezzi e Sandra Piantanida. Le tre dottoresse ogni anno svolgono 20.000 prestazioni di cui 13.000 ambulatoriali, ma le liste d’attesa rimangono comunque lunghe. Al loro fianco 6  infermiere coordinate da Antonella Polato e la Sig. Marina Ebbene, amministrativa.

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Morte in culla e ALTE: a Varese il centro di ricerca nazionale

Il sonno del neonato

Il sonno del neonato

La morte in culla fa paura. Arriva all’improvviso, inaspettata, senza alcuna logica apparente. Si porta via il bimbo, piccolo neonato che sembra dormire. Colpisce un lattante ogni 700/1000 nati. La scienza sta studiando: ogni volta che si registra un caso di “Sids”, si attiva la macchina della ricerca. La fase più delicata è tra i 2 e i 4 mesi anche se eventi di alto rischio per la vita si possono registrare sin dalla prima settimana di vita.

Tra i pochi centri italiani dove si studia la “Sids” c’è l’ospedale Del Ponte di Varese.

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Arrivano i dentini: buone regole da non scordare

neonato_dentiPiccole perle lucenti compaiono nella bocca. Durante il primo anno di vita del bambino spuntano i dentini: « In effetti – spiega la dottoressa Emma Demattio, odontoiatra alla clinica La Quiete di Varese – già in gravidanza si formano i denti da latte e può capitare, ma in casi davvero eccezionali, che il neonato nasca  con un dentino».

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Arriva l’influenza. Vacciniamo?

Dal prossimo 6 novembre, prende il via la campagna di vaccinazione antinfluenzale da parte di medici di base, pediatri di libera scelta e distretti dell’Asl. La dose è gratuita per alcune categorie specifiche, ben indicate dal Servizio Sanitario Nazionale. Hanno diritto al vaccino:  bambini di età superiore ai 6 mesi, adolescenti e adulti fino a 64 anni, affetti da patologie che aumentano il rischio da complicanze da influenza
bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

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