THE NURSERY DAY

Buonasera a tutti, vi sto scrivendo da sotto una capannina realizzata con foglie di palma intrecciata, nel bel mezzo dell’oasi dello Loyangalani.
Siamo appena tornati da una piccola pausa dopo cena, a base di qualche soda e Tusker, per rilassarci dopo una lunga, faticosa e calda giornata di lavoro.
Ebbene si, qui fa molto caldo, ieri pomeriggio ho effettuato alcune misurazioni per gestire le variabili climatiche per il progetto, il termo-igrometro segnava 50°C e 18% di umidità alle ore 13:00.
Oggi è stata una giornata importante per noi, abbiamo preparato la nursery ossia il reparto maternità per la semenza. Abbiamo piantato in primis i semi degli spinaci e poi i semi del cavolo verza in due piccole bacinelle riempite appositamente con acqua e nutrienti.
Da qui le prime piantine saranno trapiantate nel nostro laboratorio agricolo, costruito artigianalmente, anche con pezzi di recupero trovati in loco, es. pneumatici d’auto, per la fase vegetativa.
Saranno inserite all’interno di bicchieri, contenenti sassi dall’adeguata porosità, trovati ad Isiolo, fibra di cocco, trovata a Malindi, necessari per dare stabilità e sostegno alla piantina e adeguatamente irrigati, tramite il sistema d’irrigazione, ultimato proprio oggi.
Molti sono stati i test fatti, una volta attaccata la pompa, per verificarne la stabilità, il bilanciamento e verificarne le perdite.
Domani mattina con l’aiuto di Fr. Andrew installeremo i 6 pannelli fotovoltaici che produrranno circa 700 W, per dare corrente elettrica a 220 Volt e 50 Hz alla lampada idroponica, timer e pompa.
Mi dispiace non poter mandarvi le foto di ciò che vi sto raccontando, darebbero maggiore valore alle parole scritte, non appena potrò, lo farò.
Questa notte, c’è luna piena.
E’ tutto cosi molto bello, questi meravigliosi paesaggi visibili ad occhio nudo, illuminati solo dal chiarore della luna, danno una sensazione particolare per chi come noi giungono da altre terre, altri tipi di spazi, altre architetture, altri modi di vivere.
Ho ancora impresso nella memoria il colore, il forte vento caldo, il riflesso del lago di ieri sera, questo paesaggio cosi duro al primo impatto, fatto solo da rocce per la maggior parte di origine vulcanica, nere, più o meno porose, dove camminando puoi calpestare fossili incastrati nelle rocce.
E’ un luogo molto primitivo, cosi come lo testimoniano i riti folkloristici, i ritmi ed i modi di vivere di alcuni abitanti turkana.
Avrò modo di vedere tutto ciò meglio con i miei occhi durante la mia permanenza qui al lago.
Vivrò qui fino al periodo natalizio poi raggiungerò gli altri Simone, Tonino, Lilli a Malindi, per festeggiare insieme a loro il santo Natale.
Un abbraccio a tutti.
Gabriele

7 pensieri su “THE NURSERY DAY

  1. Ciao Lele,
    ti sto scrivendo, come tu sai, dal mio soggiorno. Fuori il tempo è grigio, tendente alla pioggia (tipico delle feste di ognisanti e dei morti) e fa freddino ci sono 8 gradi. Bello il titolo della tua link. Che cosa sono “soda e Tusker”? Prima di Natale ci scriveremo ancora. Per ora ti invio tanti auguri per i piccoli semi di spinaci e cavolo verza. Saluti zia Mary

  2. Ciao Gabriele, come descrivi bene quello che vedi e quello che senti che ci
    sentiamo lì con te! Abbiam visto su google il lago Turkana, immenso e per noi sconosciuto, grazie per averci dato questa possibilità.
    Ti seguiamo sempre e facciamo il tifo per voi tutti e per il vostro progetto, si può definire unico nel suo genere, visto la varietà di materiali che usate. Ci piace il termine nursery, è come dire, invitante!
    Buon lavoro e un grosso abbraccio
    Elda e Franco

  3. ciao gabbo,
    sono la gio sappi che vi stimo molto per il vostro progetto e per ciò che vorreste realizzare. Non è una cosa da tutti e spero vivamente che tutto vada per il verso giusto, un grande in bocca al lupo!
    saluti da Gio e Polla 🙂

  4. A quanto leggo tutto sembra procedere per il verso giusto, speriamo!!!!
    Te lo auguro lele! Tienici aggiornati!!
    Comunque sono bellissime le foto dei paesaggi e dei bambini…tutte stupende!!!
    un abbraccio fortissimo!
    Mary

  5. Ciao Lelone! Come inizio non c’è male dai, tutto passo dopo passo sembra incominciare a prendere forma. E’ bello che tu descriva anche i tuoi stati d’animo e le sensazioni che trai dall’ambiente, dopo tutto oltre ad essere la tua una missione tecnica è soprattutto un’esperienza umana; inoltre la descrizione del lavoro così non rimane fredda.
    Un abbraccio e tanti auguri da parte mia e di Janis 🙂
    In gamba.
    Ciao ciao!
    Ila

  6. Sono veramente affascinato e pieno di orgoglio per il lavoro che fate, penso proprio che la maggior parte delle persone e dei popoli debba prendere esempio da voi per l’esemplare dedizione al popolo Kenyota. È veramente fantastico trovare ancora persone con i veri valori civili e sociali. Mi impegnò nel aiutare i vostri progetti per dare un futuro migliore al fantastico popolo Kenyota. Un caro saluto Alberto Fraschina. Cuggiono Milano.

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