I post di Febbraio 2010
4/2/2010
L’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità (IES) del Joint Research Centre (JRC) di Ispra (VA) ha sviluppato uno strumento che permette la visualizzazione in alta risoluzione delle emissioni di gas serra generate dall’attività umana, relativo ad ogni area di 10 km2 nel mondo.
Autore: JRC Ispra
11/2/2010
L'Istituto per la Protezione e la Sicurezza del Cittadino (IPSC) del JRC, ha valutato preliminarmente i danni del terremito a Haiti del gennaio 2010, sulla base dell'analisi di immagini satellitari ad altissima risoluzione acquisite prima e dopo il disastro.
Autore: JRC Ispra
11/2/2010
L'Istituto per la Salute e la Tutela dei Consumatori del JRC (IHCP) coordina tre progetti di consulenza per eventuali future modifiche dei documenti di orientamento REACH per quanto riguarda i nanomateriali. I nuovi progetti riguardano Identificazione della sostanza, Obblighi di informazione e Valutazione della sicurezza chimica.
Autore: JRC Ispra
14/2/2010
Il JRC-IPSC ha contribuito all'indice di performance ambientale 2010 (EPI), valutando le incertezze di questo e l'impatto delle scelte metodologiche effettuate durante lo sviluppo sulla classifica dei paesi.
Autore: JRC Ispra
14/2/2010
I risultati preliminari di tre studi di settore coordinati da JRC-IES ed eseguiti in collaborazione con i partner in Kenya, Sudafrica e Messico, consentiranno l'introduzione di nuovi fattori di emissione di diossine e di due composti (esaclorobenzene e bifenili policlorurati) nel "Dioxin Toolkit".
Autore: JRC Ispra
23/2/2010
I tempi sono grevi di pessimistiche prospettive su ogni fronte di un’economia accerchiata, e mentre il mantra corale di chi non sa più a quale santo votarsi invoca il nuovo idolo dell’innovazione, a determinare la sopravvivenza o l’infausta sorte di un’azienda è la sottile, impalpabile differenza tra superfluo ed essenziale. La parola d’ordine, ironia della sorte, è “leggerezza”.
Autore: Whirlpool
25/2/2010
In Inghilterra un gruppo di grandi marchi della distribuzione si è impegnato a sperimentare una nuova etichettatura dei prodotti alimentari a base di carni suine al fine di informare correttamente il consumatore quanto all'origine degli animali. Allo stato attuale la semplice lavorazione sul suolo nazionale lo trasforma in "made in UK". Poca certezza quindi sul rispetto delle rigide norme ambientali cui sono invece sottoposti gli allevatori di casa, per via delle etichette fin troppo fuorvianti, con tanto di "Union Jack" e rassicuranti immagini della campagna inglese. La questione però riguarda anche gli altri paesi dell'Unione.
Autore: Whirlpool
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