Fresca, nuova e ipnotica: ecco come è nata l’Amnesia Haze

C’è una rana con uno sfondo colorato e ipnotico che da qualche tempo salta sui banconi di diversi pub sparsi per l’Italia. Una rana portatrice di una birra uscita con un’etichetta inedita – ZanzaBrew – che ha preso vita proprio nel Varesotto.

La Amnesia Haze, questo il nome della birra, è infatti nata nei fermentatori di The Wall, a Venegono Inferiore, ed è stata pensata ai tavoli del Quality Relax di Castellanza. Proprio il publican di questo locale, Matteo Colombo, fa parte del terzetto dei fondatori della ZanzaBrew ed è lui a raccontarci come e perché è stata creata questa novità brassicola dell’estate 2017. 

«L’idea che è alla base dell’Amnesia Haze è quella di portare una birra artigianale anche a chi di solito non è interessato a questo tipo di prodotti. Per questo abbiamo scelto di creare una birra semplice, bevibile, ma che non rinuncia alla qualità: il lievito è l’US 05, quasi tutto il malto è pils, con una piccola parte di cristal mentre i luppoli utilizzati sono il columbus per l’aroma e il magnum per l’amaro. La scelta del columbus non è casuale, anzi: ci permette di dare all’Amnesia sentori erbacei intensi che ricordano (ride) “profumi di gioventù” e che sono la nota più caratteristica di questa birra».

Insieme a Matteo, ZanzaBrew è formata da Davide Ingala che dei tre è il birraio (lunga militanza da homebrewer ed esperienza con una beer firm) e da Francesco Di Donato, in arte “Frà Nce Schiello”, anima creativa del gruppo e autore del già citato logo con la rana ipnotica.
«Non è stato semplice catalogare l’Amnesia in uno stile ben definito – prosegue Colombo – In etichetta abbiamo scritto “Session Pale Ale” che ci sembra la definizione più vicina al prodotto finito. Di certo è molto beverina, ha bassa gradazione alcolica (4,9%) e come detto vuole essere facile sia da bere sia da capire».

La distribuzione è scattata con ottimi riscontri, tanto che da The Wall si lavora già alla seconda cotta. «Nel mondo birrario, per la nostra novità, abbiamo trovato un certo spirito di collaborazione e questa è una cosa che ci ha fatto molto piacere. Amnesia Haze ha avuto buone recensioni ed è stata accolta bene anche dai publican e dai distributori. Ora però vogliamo raggiungere quel pubblico a cui abbiamo pensato nel momento di creare questa birra, e cioè quello meno di nicchia. L’idea è quella di rifornire i festival musicali e una serie di locali e club – anche stranieri – dove di solito la birra artigianale non arriva». La sfida è lanciata, la rana è pronta a saltare il più a lungo possibile.

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4 pensieri su “Fresca, nuova e ipnotica: ecco come è nata l’Amnesia Haze

  1. Io faccio parte dei “non intenditori”.l’ho assaggiata a “vegamiamo”a formello e mi sono portato il promemoria in bottiglia a casa.mentre scrivo la sto sorseggiando, è veramente piacevole.oggi mia moglie c ha pasteggiato.abitiamo in Toscana, speriamo di avere presto distribuzione in zona,al limite vi contatto in line.
    Complimenti

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