A voler usare i paroloni, oggi – 1° luglio 2019 – è una giornata storica per il movimento della birra artigianale in Italia. Entrano infatti in vigore gli sconti sulle accise destinati ai soli microbirrifici che erano stati inseriti nella legge Finanziaria votata in Parlamento negli ultimi giorni del 2018 (QUI il nostro articolo). E importante ricordare due cose: la prima è che i produttori coinvolti devono avere i requisiti necessari per essere definiti “artigianali” (e quindi rispettare la legge che li regolamenta), la seconda è che lo sconto applicato è del 40% sulle accise in vigore e non riguarda più il mosto prodotto ma la birra effettivamente confezionata.

Con qualche ritardo sul previsto, le norme sono finalmente state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e da oggi sono realtà. O, almeno, dovrebbero esserlo perché, come vedremo tra poco, l’apparato burocratico non è ancora del tutto pronto per accogliere le novità, anche se si sta muovendo in questa direzione. Continua a leggere

La Regione Lombardia torna a parlare di birra artigianale per bocca di Fabrizio Cecchetti, esponente della Lega Nord e vicepresidente del consiglio regionale. Cecchetti – che ha ricevuto il sostegno dell’assessore all’agricoltura Fava – ha presentato una mozione nella quale chiede di fare una serie di azioni per far rientrare la birra nella categoria dei prodotti agricoli. Un modo per sostenere la filiera produttiva anche con gli aiuti e i sostegni previsti dalla PAC, la politica agricola della comunità europea (foto da Saperefood.it).
Accise come se piovesse. Quello fiscale è un argomento che abbiamo toccato molto raramente sul nostro blog, un po’ per scarsa competenza, un po’ per dare alle nostre pagine un taglio più leggero e divulgativo lasciando agli addetti ai lavori questioni simili. Ma certo non possiamo ignorare quello che forse è il maggiore nemico, al giorno d’oggi, della birra italiana (artigianale e non solo): lo Stato.