Birrifici e “pub bandiera”, una vetrina importante. Ma non senza rischi

La necessità di avere un canale di vendita privilegiato, la possibilità di avere una vetrina speciale magari in una zona turistica o molto frequentata, l’occasione di unire la propria anima produttiva con quella commerciale. O ancora, l’antica formula del brewpub per i più piccoli. Sono molti i motivi che stanno spingendo i birrifici ad avere il proprio flagship pub, il “locale bandiera”, la birreria direttamente gestita o collegata all’unità produttiva.

The Wall Isola a Milano

Una tendenza sempre più forte sia a livello nazionale sia locale come dimostrano le aperture in serie dei birrifici della nostra provincia che negli ultimi due anni hanno moltiplicato la loro presenza “al dettaglio”.  Continua a leggere

La vecchia “Fabbrica” ora è culla delle birre di Marsan

logofabbricaQuando ancora la birra artigianale italiana era agli albori, in provincia di Varese c’era già un impianto attivo: correva il 1998 e a Saronno, dopo qualche mese di lavori preparatori, prese il via la produzione de “La Fabbrica” con un pub ad affiancare la sala cottura. Erano gli anni in cui nella vicina Lurago Marinone il grande Agostino Arioli iniziava ad affinare i suoi capolavori targati “Birrificio Italiano”, mentre a Milano cominciava a vivere l’esperienza del “Lambrate”, altro caposaldo della storia della birra lombarda.
A differenza di “Birri” e “Lambrate” però, il cammino de “La Fabbrica” (nella foto il logo storico) è stato più tortuoso: la produzione non ha mai raggiunto grandi volumi e, complice una serie di cambi di proprietà e gestione, il marchio e il brewpub hanno assunto un ruolo marginale in un mondo in continua espansione.

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