Le opinioni dei ragazzi

Buongiorno a tutti.

In questi giorni, riguardando i post che ho pubblicato, mi sono accorto di aver commesso una grave mancanza: non ho dato voce ai ragazzi! Tutto preso dal raccontare la Scuola dalla mia ottica ho tralasciato, salvo sporadiche eccezioni, la loro voce. Che poi, in definitiva, è la voce dei protagonisti. Me ne scuso e provvedo subito.

Veniamo al dunque. Tema in una classe Quinta: tra gli altri argomenti proposti (non vi annoierò con la stesura completa delle tracce) uno invitava a discutere della Bellezza e un altro richiedeva quale fosse la percezione del Futuro da parte di chi si appresta, avendo in testa “un vago avvenir” a “salire il limitar di gioventù”.

Estrapolo alcune considerazioni che, seconde me, danno uno “spaccato” di ciò che pensano e di quello in cui credono i nostri giovani. Chiaramente i nomi sono di fantasia.

Argomento Bellezza.

Creusa: “Vedo intorno gente che non sa più apprezzare la Bellezza… incapace di trovarla in una frase, in un libro, in un paesaggio… la cosa mi sconvolge perché è successo anche a me di bellezzaessere una tela bianca e cieca. Questa cecità va di pari passo con l’insensibilità verso tutto ciò che è moralmente condannabile… morale è conoscenza, aprire gli occhi, allargare i propri orizzonti, il proprio pensiero, la libertà di sentimenti! Riscoprite l’essenza della Bellezza: lasciatevi andare sprizzate colore da ogni poro perché ne vale la pena e perché “mantiene l’uomo psichicamente e spiritualmente sano”. Andate oltre.

Andromaca: “…vedere un cielo stellato o un quadro e dire- che bello!- è diverso che vedere un quadro o un cielo stellato e restare senza parole con le lacrime agli occhi perché questo è capire la Bellezza. E’ una emozione che nasce da dentro, che strazia il cuore e che fa girare la testa… per poter dire che quello che vediamo o percepiamo è bello bisogna provare dolore, una fitta  al petto”.

libertàEttorre: “L’insegnamento della Bellezza è una disciplina pericolosa perché insegna a pensare, ad essere individui…. In una politica corrotta dal denaro e dalla smania di successo ad ogni costo, il pensiero individuale è una minaccia”.

Argomento Futuro:

Ifigenia: “ Io non so nulla. Non so come sarà il domani…ciò chfuturoe mi spaventa di più è il “vago” immediato… non riesco a vivere il presente…E’ facile dire voglio una famiglia, figli, un lavoro, una casa… sono le scelte che stanno in mezzo che mi bloccano: infinite strade, infinite possibilità; oggi sono più confusa di ieri…”

valigiaAiace: “…ma che tipo di lavoro mi aspetta? Quello che ho sempre sognato?… il mio paese natale che fino a qualche anno fa adoravo, ora lo sto odiando, perché l’unica certezza che ho sul futuro è che restando in Italia non riuscirò a trovare il lavoro che mi piace…”

Ecuba: “… falsi miti, false realtà, false speranze ci oscurano la vista per non farci vedere che noi siamo senza un Futuro! E voi adulti non vi rendete conto che siamo così tristi, così poco sicuri non appena pensiamo a cosa ci attende…”

Polissena: “ Voglio quello che non ha potuto avere mia madre: la serenità mentale…. Voglio morire con il sorriso, consapevole di aver vissuto la mia vita, di essere stata protagonista, non solo spettatrice.”

I commenti, se volete, metteteceli voi.

Saluti.

Gianni Barba

Un pensiero su “Le opinioni dei ragazzi

  1. Quando la scuola fa pensare, merce preziosa e rara di questi tempi, può diventare un problema. Ora serve molto di più il saper fare, facilmente “crocettabile” nelle osannate griglie di valutazione, quelle che nessuno andrà a vedere ma che fanno tanto anglosassone. Io invece sto con Barba e nel mio piccolo continuerò ad aiutare i ragazzi a pensare, perché fuori in pochi chiedono loro ciòi, convinti che la sensibilità al Bello sia un optional non previsto dalle nuove competenze richieste dal mondo del lavoro.

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