Viaggio al centro della Terra

remeronUn luogo che sarebbe piaciuto a Jules Verne è certamente la Grotta Remeron. Un posto che davvero è dietro l’angolo per accessibilità – siamo a Comerio – dedicato a quanti amano l’avventura e la natura. Già conosciuta nel 1800 ma mai esplorata fino al 1900 a causa di leggende che volevano la grotta piena di serpenti o animali più o meno fantastici, questa grotta fu esplorata per la prima volta da Luigi Vittorio Bertarelli con Luigi Orrigoni, Don Giacomo Pensotti e Don Luigi Tadini nell’ agosto del 1900. L’esplorazione fece scoprire un laghetto, a meno 175 metri di profondità, che prese il nome di lago Bertarelli. Negli anni successivi seguirono ulteriori esplorazioni che permisero di scoprire ulteriori sale. Si può quindi ammirare in queste bellissime grotte opere naturali come la Sala delle Stalattiti e la Sala Mizi talmente grande che la sua volta si perde nel oscurità, oltre ovviamente al lago Bettarelli e a 210 metri di profondità, al laghetto Binda.
Nella Grotta è stata anche posizionata una statua della Madonnina degli Abissi a quota -40metri dall’ingresso, nel Grande Salone (nel 1926, poi tolta, restaurata e rimessa per la riapertura della Grotta nel 2004). Le luci sono a led in modo tale da non disturbare la fauna presente e vengono spente dopo ogni visita. Sono disponibili guide che fanno fare il giro della grotta e ne spiegano la storia. Come raggiungere questa Grotta è facilissimo, in auto basta percorrere la S.S. 394Del Verano Orientale” e si può parcheggiare presso la Frazione Mattello, per chi volesse raggiungere il posto coi mezzi pubblici, è possibile servirsi del treno: la stazione delle FNM (Trenord) – sulla linea Milano-Varese-Laveno – è quella di Barasso-Comerio. In autobus la corsa è coperta dalle Autolinee Varesine Varese – Angera o Varese – Sesto Calende (n20) alla fermata Comerio, che si trova proprio all’inizio della strada che porta alla frazione Mattello e da lì alla Grotta Remeron.