Il “mi ritorni in mente” non ha fine, tra le pieghe delle nostre montagne, quando chi ha conoscenza storica si impegna per documentare ricordi e luoghi. Proprio come ha fatto Paolo Ricciardi, curatore del sito valganna.info, che in questi giorni ha pubblicato un servizio, con foto e video, dove si racconta la storia della colonia del Campo dei Fiori.
Già autore di un volume sulla colonia del Touring Club Italiano in Valganna, oggi la ricerca dei luoghi di vacanza di un tempo si completa con la colonia “Siro Magnaghi” al campo dei fiori. Scrive Paolo: «Pare sia stata costruita negli anni 20 dalla Società Anonima dei grandi alberghi Varesini per i villeggianti Milanesi, venne successivamente acquistata da un ingegnere, tale Siro Magnaghi che la fece diventare una colonia estiva molto in voga durante il periodo Fascista».
La colonia – continua il racconto di Paolo – «fu utilizzata subito dopo la fine della guerra da Don Natale Motta per aiutare i ragazzi in difficoltà e con problemi, Don Natale aveva aiutato moltissimi fascisti braccati e ricercati dai partigiani e in quel periodo la Colonia Magnaghi fu definita per undici mesi (tanto durerà questa esperienza al Campo dei Fiori) “Prigione senza sbarre” questo perché tra i moltissimi ragazzi c’erano anche ex detenuti che non avendo un posto dove stare venivano accuditi da Don Natale presso la Colonia con la “promessa” di non fuggire, era martedì 4 settembre 1945, i “ragazzi” rimarranno sino a mercoledì 10 luglio 1946 quando dopo l’amnistia Togliatti la Colonia chiuse i battenti».
Il resto del racconto, come anticipato corredato da ampia raccolta fotografica, è custodito e visibile nel sito www.valganna.info mentre il video che ritrae alcuni momenti di gioco spensierato dei bimbi, ve lo proponiamo di seguito.
Complimenti davvero a chi cura questo blog, al sig. Paolo Ricciardi, a valganna.info: questo tipo di servizi hanno una potenzialità di riscoperta e di valorizzazione del territorio che può essere sfruttata sicuramente anche in chiave turistica oltre che storico-culturale.
Personalmente ho avuto modo di rimanere affascinato, di fronte al cancello del Villaggio Touring, con gli occhi chiusi, immaginando il movimento e l’attività di qualche decennio fa, quando il villaggio era ancora operativo.
Questo servizio e quello su valganna.info mi hanno dato le risposte che cervavo. Vi pregherei di estedere i complimenti al Sig. Ricciardi.
Mauro Temperelli
Ringrazio il signor Temperelli per le belle parole, da quasi 8 anni il sito valganna.info cerca di raccogliere più materiale possibile per raccontare storie perdute ma non solo… a breve ci saranno altre sorprese.
Grazie signor Temperelli per le parole che ci ha dedicato, che estendiamo a Paolo Ricciardi di Valganna.info.
A presto
Andrea Camurani, curatore del blog vacanze@varese
Ringrazio per la pubblicazione di questa breve storia, se qualcuno è a conoscenza di qualche altro particolare sono ben gradite informazioni! Mi potete contattare tramite il sito http://www.valganna.info
Grazie
Paolo Ricciardi
Non sono abbastanza vecchio da aver vissuto quei momenti ma sono abbastanza datato da ricordare simili “vacanze” alla Colonia Elioterapica di Barasso. Il modo di vivere, studiare e lavorare (c’era sempre da lavorare: fabbrica o artigiani, campagna, montagna, stalla… tutto a mano!) di quei tempi, nei nostri Paesi, andrebbe illustrato ai giovani d’oggi e studiato obbligatoriamente: risulterebbe meno pesante la “crisi” attuale e si apprezzerebbe di più quello che si ha. Speriamo che non ritornino tempi duri come quelli… i giovani di adesso non ce la farebbero!
Ha ragione, i giovani di oggi farebbero sicuramente fatica ad adattarsi ! Grazie, saluti
Paolo
Se l’autore di questo articolo fosse interessato a parlare personalmente con mio padre che ha vissuto il suo decimo anno di vita alla colonia/prigione in quanto figlio di vedova mi contatti, ha sicuramente molte cose da raccontare.
Cara Raffaella per me và benissimo, se vuole mi può contattare via mail a questo indirizzo: valganna.info@libero.it
Ben lieto di approfondire.
Grazie, saluti
Paolo Ricciardi