Tra antiche abitazioni e viottoli acciottolati dove ogni sasso sembra raccontare la sua storia, ritorna puntuale ogni anno la festa di una piccola comunità – frazione del Comune di Curiglia con Monteviasco – quasi adagiata nel torrente Giona che dal Monte Tamaro porta le sue acque svizzere ad alimentare – a Maccagno – il lago Maggiore.
Una ricorrenza nella tranquillità e serenità del verde intenso sbocciato all’inizio dell’estate che ha colorato tutta l’alta Val Veddasca.
Non ci sono fastidiosi rumori di auto, il silenzio è infranto da passi frettolosi e chiacchiericcio di comitive e famigliole che non vogliono perdere un momento di devozione nella piccola Chiesetta del villaggio ed ammirare gli straordinari dipinti scoperti in anni recenti che qualche esperto ha attribuito alla scuola di Bernardino Luini.
All’uscita, il caratteristico profumo di polenta si fa più intenso ed appetitoso e tutti sotto il tendone per approfittarne. Continua a leggere