A due passi dalla provinciale che porta dal fondovalle via Ferrera, verso Cunardo, si apre un solco nella montagna che scuro e silenzioso custodisce un gioiello naturale: l’orrido di Cunardo. Scavato, in milioni di anni, nella roccia calcarea del sistema carsico delle montagne che sovrastano la Valcuvia, l’orrido è raggiungibile lasciando l’auto lungo uno spiazzo che degrada verso la strada in discesa, percorribile in pochi minuti e che porta direttamente nel buco calcareo. Continua a leggere