Iniziata nel 1994, la saga di The Elder Scrolls ha conquistato sempre più fans di anno in anno, raggiungendo il culmine del successo con due capolavori che hanno definitivamente consacrato Bethesda come uno dei migliori produttori di RPG. Oblivion ha attirato infatti milioni di appassionati, anche grazie alla possibilità di estendere il gioco con innumerevoli mods; Skyrim ha poi migliorato quanto visto di buono nel capitolo precedente aggiungendo elementi tra cui le battaglie con i draghi, il tutto condito finalmente da un ottimo doppiaggio in italiano.
Impegnata ormai da mesi a reclutare utenti per la fase di Beta Testing, col passare del tempo la software house ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo al suo prossimo gioco di punta: Elder Scrolls Online. La saga di The Elder Scrolls si butta così nel mondo dei social games, in cui già altri prodotti come World of Warcraft hanno letteralmente spopolato negli ultimi anni.
Partiamo con le notizie generali: il gioco uscirà nelle versioni PC, Mac, Xbox One e PlayStation 4. Bethesda punta sulle consoles nextgen, tralasciando quindi le attuali PS3 e Xbox 360 quasi giunte ormai al capolinea dei tempi d’oro. Sembra non esserci ancora una data d’uscita precisa ma dovrebbe aggirarsi nei primi mesi del 2014, presumibilmente in primavera. Possibile quindi vedere Elder Scrolls Online (d’ora in poi abbreviato in ESO) entro maggio 2014. Che il Games Week di Milano non sia piaciuto granchè come a Loco, o che fosse invece interessante com’è stato per Morfeus, una cosa è certa: alla fiera non vi era traccia del gioco, a conferma che la software house sia ancora impegnata nel far testare il gioco a chissà quanti beta testers.
Veniamo subito ad una brutta notizia: il gioco non sarà cross-platform. Bethesda ha difatti confermato che ogni console nexgen avrà un server dedicato, mentre gli utenti PC e Mac potranno giocare insieme su un unico server; una pecca da tenere in conto prima dell’acquisto, in particolare tra amici e conoscenti che speravano di giocare insieme online ognuno con una console diversa. Scelta molto discutibile, che va contro la “mentalità sociale” dei giochi online di ultima generazione.
HERE COMES THE MONEY
Parliamo ora di quanto spenderemo per giocare a ESO. L’abbonamento mensile sarà di 12,99 Euro, cifra che ha fatto storcere il naso a non pochi appassionati che si sono detti nettamente contrari a spendere circa 156 Euro all’anno per giocare online, contando anche che il gioco stesso costerà inizialmente non meno di 60/70 Euro, come i giochi più famosi attualmente in circolazione. Anche in questo caso si tratta di una scelta discutibile da parte di Bethesda, che potrebbe perdere una parte di mercato importante riguardante i giocatori senza lavoro o che comunque abbiano già spese mensili più importanti.
Ma sono stati soprattutto gli utenti Xbox ad alzare la voce: non ci stanno (secondo noi giustamente) a dover pagare circa 13 Euro in più benchè spendano già per l’abbonamento Xbox Live, e questo potrebbe spingerli a rinunciare seppur a fatica a comprare un gioco così tanto atteso dopo 3 anni dall’uscita dell’ottimo Skyrim. In merito a questo è intervenuta la stessa Bethesda, che sta facendo pressioni a Microsoft per far sì che gli abbonati a ESO non devano pagare l’abbonamento Xbox Live. Microsoft sembra intenzionata a pensarci, ma l’idea più diffusa è che la risposta possa essere negativa. E se potessimo suggerire idee ad entrambe le parti?
Alla Microsoft diremmo di venire incontro ai gamers di tutto il mondo che spenderanno già molto nell’acquisto del gioco stesso; nessuno li obbliga a comprare il gioco, certo, ma riteniamo sia un sacrosanto diritto di tutti il poter coltivare le proprie passioni senza troppi sacrifici (specie in un periodo di crisi come questo), contando che soltanto il prezzo del gioco frutterà agli sviluppatori chissà quanti milioni di dollari.
Alla Bethesda diremmo invece di proporre a Microsoft un compromesso, ovvero diversi pacchetti di abbonamento con prezzi diversi e una quantità diversa di servizi a seconda del pacchetto scelto, un po’ come fanno al giorno d’oggi i gestori di telefonìa fissa e mobile. Inventando un esempio, potrebbero proporre un pacchetto base da 6,99 Euro mensili con alcune limitazioni ad oggetti e luoghi esplorabili (nonchè meno quests secondarie) ed un pacchetto “tutto incluso” da 9,99 che oltre ad includere tutto abbia vari dungeons e razze in esclusiva solo con quest’ultimo pacchetto.
Nel gioco vi sarà un negozio online in cui si potranno effettuare microtransazioni, cioè acquistare oggetti o bonus di vario genere pagando con soldi veri; queste opzioni saranno quindi escluse dai già discussi 12,99 Euro di abbonamento mensile, ma del tutto facoltative e a scelta degli utenti che vogliano investire soldi veri in cambio di addons nel gioco.
THE RUMORS SCROLL ONLINE
Arriviamo finalmente alle notizie interessanti e positive. Partiamo dalla conferma che ESO avrà aggiornamenti costanti fin dall’uscita nei negozi. Lo ha dichiarato Paul Sage, responsabile di ZeniMax Online Studios, il gruppo incaricato di adattare il gioco ad una piattaforma MMO. Questo renderà l’esperienza meno ripetitiva e molto più rigiocabile, sperando che Bethesda renda disponibile un editor per realizzare mods in modo facile e veloce. Riteniamo che proprio l’editor sia stato la vera arma vincente di Oblivion, capitolo che ha dato una marcia in più alla saga gettando le basi per il fantastico Skyrim.
Altre interessanti dichiarazioni sono arrivate da Matt Firor, direttore di ESO: a quanto pare, giocare in single player sarà di grande importanza poichè parte del gioco sarà in solitario al 100%. Non ci troveremo in situazioni simili allo scontro con un drago in cui ci siano chissà quanti giocatori vicini a noi pronti a farlo fuori al posto nostro togliendoci così fama, gloria e ricompense.
Lo stesso Matt Firor ha detto anche che la visuale in prima persona sarà un po’ diversa da quella dei capitoli precedenti: non potremo vedere le nostre mani e la nostra arma, questo perchè ritiene che la natura stessa di MMO aumenti di molto l’importanza della visuale in terza persona, quasi indispensabile per affrontare i numerosi nemici che ci circonderanno di continuo, specie quelli alle nostre spalle. Se da un lato Firor possa anche aver ragione sui vantaggi della visuale in terza persona, ci permettiamo di criticare questa sua affermazione in quanto la visuale in soggettiva è sempre stata molto usata da gran parte dei giocatori, aumentando l’enfasi di un’avventura “vista con i nostri occhi”, rendendoci più partecipi in essa e contando anche che molti la preferiscono alla visuale in terza persona in quanto con quest’ultima non si trovano bene o faticano a muoversi e combattere con la stessa bravura e precisione rispetto alla visuale in soggettiva.
Com’era facile immaginare, si potrà creare il proprio personaggio con molte opzioni disponibili, assegnandogli anche una classe personalizzata con le abilità che preferiamo per allenarle e potenziarle durante il gioco. Inoltre, a detta del game designer Nick Konkle, nel gioco saranno presenti molte famose abilità come il forzare serrature, fabbricare o incantare armi ed oggetti, creare pozioni e altro ancora. Vi sarà un meccanismo utile a prevenire che qualche giocatore “furbo e disonesto” attenda alle nostre spalle l’apertura di una serratura per poi sopraffarci e rubare ingiustamente ciò che spettava a noi. Funzione utilissima per salvaguardare i giocatori onesti, che a differenza di altri non trasformano il forziere di un videogame in una questione di vita o di morte, come fa invece chi sfoga così le proprie frustrazioni quotidiane.
L’intelligenza artificiale dei nemici sarà di gran lunga superiore a quella di Skyrim, per coinvolgere anche i giocatori più esperti e differenziarsi dalla gran parte degli MMORPG che peccano proprio in questa caratteristica. Potremo anche vedere nemici la cui forza aumenta in proporzione alla nostra, rinnovando senza limiti il livello di sfida. Ci piacerebbe vedere un sistema di combattimento più vario e articolato rispetto al passato, e che i nemici agiscano in modo intelligente imparando a difendersi dai nostri attacchi più ripetitivi in modo da costringerci a trovare sempre nuove tattiche e far uso di tutta la nostra bravura, anzichè agitare mille volte la solita spada finchè non si trovi indifeso l’avversario.
Bethesda ha anche annunciato che inserirà numerosi dungeons pubblici, luoghi molto grandi e pieni di nemici in cui diversi giocatori possano entrare e collaborare per sopravvivere insieme. Tali dungeons saranno affrontabili anche in single player, ma la notevole presenza di nemici renderebbe il tutto molto più arduo; ed ecco che collaborare con altri utenti “sulla nostra stessa barca” si rivelerà essenziale e ci insegnerà a socializzare per unire le proprie forze nella battaglia.
Attualmente sembra che Bethesda continui il Beta Testing con moltissimi giocatori, in modo da prevenire l’esistenza dei bugs più piccoli ed insignificanti, puntando a realizzare un MMORPG che possa sbaragliare il record di vendite approfittando delle nuovissime piattaforme nextgen di prossima uscita. Attendiamo fiduciosi nuove notizie, o meglio ancora una Demo giocabile. Nel frattempo, Elder Scrolls Online sarà giocabile nella Paris Games Week tra il 30 ottobre e il 3 novembre, con dozzine di postazioni a disposizione dei visitatori.
“Pongy” Alberto Manuel Pongitore
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