Total War Rome 2 Gameplay ITA #1 – Tanto vinco io

Total War Rome 2 Gameplay #1 di gioco con commento di Loco e Sempavor.
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Fifa 14 vs Pes 14: aspettando il calcio d’inizio

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Italia, paese di poeti, santi e….allenatori (virtuali e non). Dove se non nel nostro paese si può sentire maggiormente l’attesa delle nuove simulazioni calcistiche? Palla al centro, Fifa e Pes anche quest’anno sono pronti a sfidarsi sul campo erboso digitale a colpi di dribbling, tiri ad effetto e grafica sempre più vicina alla realtà  per contendersi il titolo di migliore simulazione calcistica.

Da qualche giorno sono (finalmente) disponibili le demo dei due titoli e dopo averci giocato per qualche ora ho deciso di condividere con voi le prime impressioni e sensazioni che “a pelle” questi due giochi mi hanno trasmesso.

Pesfifaconfrontografica

GRAFICA

Iniziamo dalla cosa che ci colpisce per prima in un videogioco: la grafica. Fifa e Pes presentano una veste grafica davvero sbalorditiva sopratutto a livello di riproduzione dei volti e delle fattezze dei calciatori famosi e non. E’ difficile stabilire quale dei due titoli possa vincere su questo campo. Ma se si dice che la prima impressione è quella che conta e io credo che l’impatto visivo del Fox Engine (creato da Hideo Kojima per il suo prossimo Metal Gear Solid V: The Phantom Pain) è riuscito ad impressionarmi più dell’ottimo motore grafico utilizzato da Electronic Art. Andando avanti di questo passo nei prossimi titoli calcistici si farà fatica a distinguere il calciatore reale dalla sua controparte virtuale. Per quanto riguarda gli stadi e la presentazione iniziale (che di solito dopo la prima partita viene saltata) penso che il titolo Konami presenti un ambiente più vivo e curato nei minimi particolari rispetto alla simulazione di Electronic arts che sotto questo punto di vista ha dei margini di miglioramento.

fifa14menu

MENU’ E INTERFACCE

La cosa che ho odiato di più in Fifa 13 è stato il menù iniziale che a mio parere poteva essere molto più chiaro e fruibile. Con Fifa 14 le cose sotto questo punto di vista sembrano cambiate, e da quello che ho visto nella demo, sia l’interfaccia della scelta delle modalità di gioco che quella del menù di pausa della partita sono molto migliorate rendendo il tutto molto più intuitivo e veloce da individuare. In particolare mi è piaciuta molto l’interfaccia dei cambi che permette di effettuare le sostituzioni in modo semplice e veloce tramite l’interfaccia grafica del menu di Pausa (vedi immagine in alto). L’interfaccia di Pes invece non mi ha molto entusiasmato, i menù del gioco di Konami sono (da sempre) molto essenziali e privi di particolarità ma che tutto sommato fanno il loro dovere.

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GAMEPLAY

Veniamo al piatto forte: il gameplay. Il parametro più importante nel giudicare un gioco di calcio è il livello di giocabilità. Su questa caratteristica i team di sviluppo si sono sempre dati battaglia ed è grande argomento di discussione tra i sostenitori dell’uno o dell’altro titolo. E’ da premettere che negli ultimi anni ho sempre preferito Fifa a Pes poiché dal 2008 il titolo Electronic Arts è stato capace di migliorarsi anno dopo anno spodestando Konami dal trono di migliore simulazione calcistica (occupato dalla casa giapponese meritatamente per parecchi anni). Nonostante ciò mi ritengo imparziale nel commento perché sarei molto contento che Pes tornasse al vecchio splendore di un tempo. Provando la demo sono rimasto piacevolmente colpito dalla fluidità di gioco di Pes e dal sistema di collisione che finalmente risulta più realistico (sanando un grande bug delle precedenti edizioni). Ho trovato invece che il sistema di dribbling e finte del titolo Konami sia ancora molto macchinoso e poco intuitivo e che l’intelligenza artificiale dei portieri potrebbe essere migliorata. Fifa negli anni acquista sempre più le caratteristiche di simulazione calcistica abbandonando (quasi del tutto) i tratti caratteristici del gioco arcade. Anche quest’anno non ha fatto eccezione grazie all’introduzione delle nuove caratteristiche sfoggiate da Ea che sono andate a rafforzare un sistema di gioco già consolidato negli scorsi anni.  Ad un primo impatto sembra di avere davanti Fifa13 ma giocandoci si riescono a cogliere i miglioramenti apportati durante quest’anno (ia migliorata, migliori passaggi, gestione del tiro migliorata).

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IN DEFINITIVA

Paragonare Fifa e Pes è un pò come mettere a confronto Gran turismo e Need For Speed. Il primo punta molto sulla simulazione pura mentre il secondo mantiene alcune caratteristiche del gioco arcade. Dopo la prova delle demo posso dire in definitiva che entrambi i titoli hanno fatto passi in avanti rispetto alle precedenti versioni ed in particolare condivido la scelta di Konami di tralasciare la next gen (Pes 14, infatti, non uscirà per Ps4 ed Xbox one) per quest’anno dedicandosi completamente al miglioramento delle meccaniche di gioco.

E voi cosa ne pensate? Siete Pessari convinti o preferite Fifa? La sfida è aperta, il fischio d’inizio sta per arrivare….

Ricordiamo che l’uscita di  Pes 14 è prevista per il 20 settembre su xbox 360 e ps3 mentre per giocare a Fifa 2014 dovremo aspettare fino al 26 settembre su xbox 360 e ps3 e fino al 29 novembre per giocarci su Ps4 e Xbox One

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Gaetano “Morfeus” Deleo

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Fanbit in Radio – Podcast S10e01 – Non dovevamo iniziare

Podcast del 6 Settembre 2013 – In questa mini puntata, che apre la stagione radiofonica 2013/2014 si presentano i blogger Continua a leggere

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Febbre da Grand Theft Auto 5

Solitamente quando ci si sente male, si va dal dottore a farsi curare. “Dottore non mi sento bene, mi dia qualcosa per farmi abbassare questo brutto malanno” e il dottore, con la sua incomprensibile scrittura vi manda in farmacia a comprare il veleno per il vostro fegato.
Ci sono però malattie che una persona non solo vuole, ma che si sente ancora prima di prendere 😀 E’ il caso della febbre per Grand Theft Auto 5.

gta5-wallpaper_resIn uscita il 17 Settembre 2013 per Xbox 360 e Playstation 3 è risultato essere il videogioco più costoso della storia videoludica, con i suoi 265 milioni di dollari per lo sviluppo. Se poi considerate che Rockstar Game è rientrata di questa cifra solo con le prevendite del gioco, capirete bene perchè alcune persone si vogliono ammalare: ovviamente per stare a casa a giocare con Grand Theft Auto 5!

A mio parere, Grand Theft Auto 5, potrebbe essere una svolta nel genere videoludico, quel cambiamento che tutti si aspettavano da un settore che, da World of Warcraft in poi, non ha avuto molte novità significative. Avere fra le mani un videogioco che è costato quasi come la produzione cinematografica de “i pirati dei caraibi” fa un certo effetto.

Il mercato dei prossimi mesi verrà sicuramente monopolizzato da questo titolo che a differenza del precedente, promette un mondo online persistente in cui fare il bello e il cattivo tempo. Posso immaginare che quelli di Rockstar abbiano messo in piedi diversi server per intrufolarci in questa stupenda città virtuale:

gta5-cartina1Nel frattempo, i possessori di Pc si stanno infastedendo non potendo giocarci nell’immediato, montando anche petizioni contro l’uscita del titolo… contenti voi.

Onestamente sono un pò deluso di non pter vedere GTAV su nextgen, in particolare Playstation 4, ma se effettivamente gli sviluppatori di Rockstar hanno impacchettato un prodotto che calza a pennello sulle attuali console, cè poco da indispettirsi e godiamo di questo bendiddio offerto in sacrificio per noi in redenzione dei peccati. Amen.

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Loco

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Saints Row 4 Gameplay ITA #8 – W il vandalismo blindato

Saints Row 4 Gameplay #8 di gioco con commento di Loco e Sempavor.
Il gioco è disponibile dal 23 Agosto Continua a leggere

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Recensione di The Last of Us

Cover del gioco.

 

 

 

 

 

 


Titolo: The Last of Us

Software house: Naughty Dog

Piattaforma: PS3

Genere: Survival Horror, Stealth, Avventura

Doppiaggio: Italiano

Testi e sottotitoli: Italiano

The Last of Us è un gioco di genere Survival Horror e Avventura uscito in esclusiva per PS3 nel giugno 2013 e, dopo aver venduto milioni di copie nel giro di pochi mesi, è diventato uno dei titoli di punta della console di casa Sony, venendo considerato un motivo più che valido per acquistare la console assieme ad altri titoli come l’attesissimo GTA 5 (leggi qui l’anteprima di Morfeus). E’ uno di quei giochi che vale la pena recensire anche a distanza di mesi dalla sua uscita nei negozi.

The Last of Us può essere considerato, almeno nel suo genere, il re dei giochi PS3. Trama interessante, grafica e animazioni fotorealistiche ed un doppiaggio italiano degno di questo nome segnano il successo di questo titolo.

Artwork del titolo.

INFEZIONE, POI L’APOCALISSE

Il mondo è stato contaminato dall’infezione causata da un misterioso fungo, che trasforma gli esseri umani in mostri il cui aspetto e comportamento ricordano i classici zombie. La trasformazione avviene in diversi stadi: inizialmente gli infetti conservano ancora la testa umana e la vista, dobbiamo quindi avvicinarci a loro di nascosto senza farci vedere, in quanto ci attaccherebbero subito; nello stadio successivo della trasformazione la testa diventa simile ad un fungo, rendendoli ciechi ma aumentando il loro udito, questo ci obbliga ad avvicinarci a loro molto silenziosamente, solitamente abbassati e camminando molto piano per non far sentire i nostri passi.

Ellie e Joel.
All’inizio del gioco ci ritroviamo in un flashback in cui il protagonista di nome Joel e sua figlia tentano di fuggire dalla loro abitazione attaccata da infetti. Una volta completato il livello, la trama avanza nel tempo ritrovandoci nei panni dello stesso Joel ormai con diversi anni in più. Presto nell’avventura gli si affianca Ellie, una ragazzina sveglia e tutt’altro che impaurita, che diventa così la protagonista femminile. Incontreremo poi altri personaggi, alcuni buoni e altri meno, scoprendo così che i nemici non sono sempre gli infetti, ma anche esseri umani senza scrupoli. Col tempo si ipotizza che dal sangue di Ellie si possa creare un vaccino, ed è in particolare in queste fasi del gioco che viene approfondito il rapporto che si viene a creare tra lei e Joel, molto simile a quello tra padre e figlia.

Un infetto ci ha visti.

A differenza dei soliti zombie, gli infetti mantengono una buona velocità, soprattutto quelli che hanno ancora la testa umana e possono vedere. Succede spesso che Ellie e Joel vengano accerchiati da una decina di loro, ed in questi casi ci sono utili armi da fuoco, bastoni trovati in giro, piattaforme o qualsiasi rialzo che ci dìa una posizione di vantaggio. Alcuni di loro sono particolarmente ostici e più resistenti di altri, rappresentando i classici boss di metà o fine livello. Per combatterli possiamo usare i metodi convenzionali come le classiche scazzottate, ma il rischio di venire sopraffatti è molto alto, specie contro infetti allo stadio avanzato o contro un buon numero di nemici. Spesso il metodo migliore è di agire nell’ombra, in pieno stile Splinter Cell: possiamo avvicinarci da dietro, effettuare una presa al collo e soffocare il nemico, ma non sempre è così semplice. Benchè funzioni con gli infetti ancora “parzialmente umani”, con quelli la cui testa è ormai un fungo dobbiamo per forza usare un coltello a nostra disposizione per colpirli a morte. Un errore che abbiamo fatto spesso è quello di avvicinarci senza prima aver controllato di avere coltelli; non potendoli soffocare siamo stati sopraffatti, perdendo la vita e ripartendo così dall’ultimo checkpoint.

Qui ci siamo cacciati nei guai.

Ma gli infetti non sono certo l’unica minaccia: ci troveremo ad affrontare bande criminali più o meno organizzate, cacciatori e cecchini; dovremo quindi imparare ad agire furtivamente nascondendoci dietro furgoni, banconi dei bar, scatoloni, divani e chissà cos’altro per prenderne alle spalle uno alla volta senza correre troppi rischi. In caso non sia possibile, talvolta la classica sparatoria stile western diventa l’unica alternativa possibile, e siamo costretti a trovare un buon riparo ed evitare l’accerchiamento in caso di una banda organizzata.

Ci sono molti scenari allagati, e dovremo arrangiarci come possiamo.
In nostro aiuto vengono spesso non solo le armi convenzionali (come arco, pistole e fucili) ma anche le molotov, devastanti e utilissime contro un gruppo numeroso di infetti, ed altri esplosivi. Trovando banconi da lavoro, Joel è in grado di modificare le armi aumentandone potenza ed altri parametri, aggiungendo quindi quella componente rpg già molto gradita in giochi come Dead Island e Resident Evil.

Proviamo a distrarlo...

Per terra si trovano anche molte cose da lanciare, tra cui mattoni e bottiglie vuote, utili per distrarre i nemici che vanno così verso quella direzione mentre noi possiamo sorprenderli alle spalle. Ma il vero asso nella manica di Joel è la possibilità di concentrarsi ed usare l’udito a distanza per rilevare la posizione dei nemici nei dintorni, anche dietro ai muri; tenendo premuto un pulsante, ogni nemico viene visualizzato come un’ombra nera circondata da un bagliore bianco, potendone così studiare i movimenti e capire quando e come attaccarlo. Questo vantaggio viene però a mancare in alcune circostanze, in particolare contro gli esseri umani, quando questi sanno della nostra presenza e si fermano in un punto senza più muoversi: l’effetto “bagliore” scompare, e dobbiamo quindi ricordarci dove si siano appostati.

L'udito di Joel farà spesso la differenza.

Ci aiuta anche Ellie, seguendo la nostra tattica di stare in piedi o accovacciati e talvolta salvandoci anche da morte certa. Una sua caratteristica è di non saper nuotare, cosa che in varie occasioni obbliga Joel a doversi arrangiare spostando piattaforme galleggianti sulle quali possa saltare la ragazza. Può nascondersi dietro un angolo, attaccare i nemici con armi da mischia e in alcuni casi sparare con armi da fuoco. Purtroppo qui si evidenzia un difetto non da poco: spesso Ellie corre qua e là per andare a nascondersi proprio mentre passa un nemico, ma incredibilmente quest’ultimo non si accorge minimamente della sua presenza, quasi la ragazza sia invisibile. La situazione perde così parte del realismo e la paura suscitata nel giocatore scende drasticamente, facendoci tornare alla realtà dove quello che vediamo muoversi è un semplice sprite di un videogame, e che chi l’ha programmato possa farne ciò che vuole. E’ giusto dire che, quando Joel viene rilevato, i nemici attaccano anche Ellie; ma non accade mai che sia lei la prima ad essere rilevata.

Talvolta non è facile decidere che tattica seguire.

Graficamente, ci troviamo di fronte ad uno dei migliori titoli mai visti su PS3. Scenari e personaggi sono modellati con un’altissima attenzione ai dettagli, e ce ne accorgiamo in particolare durante le cutscenes, in cui le animazioni dimostrano di non aver nulla da invidiare ad un film hollywoodiano. I fans di Metal Gear non potranno non notare la somiglianza tra Joel e il mitico Solid Snake: sia per il viso e la barba, sia per il carattere un po’ freddo che nasconde però un cuore d’oro. Ci viene quasi da pensare che i programmatori l’abbiano fatto apposta proprio per non sbagliare personaggio (rischiando un flop clamoroso), facendolo carismatico e che ricordasse il protagonista della saga di Kojima pur senza riferimenti diretti; questo considerando anche che i due giochi si somigliano in diverse cose tra cui sparatorie, risse in mischia, ed un’alta componente stealth. Tale somiglianza tra i due personaggi, comunque, resta soltanto una nostra ipotesi nata dalla curiosità.

Anche il doppiaggio italiano è di ottima fattura, con voci azzeccate per ogni personaggio e toni senza sbavature, che ci calano davvero nell’atmosfera di ogni dialogo. Questi ultimi sono sempre utili a fornirci informazioni più o meno importanti o tendono ad evidenziare idee e caratteristiche di ogni personaggio.

Una posizione vantaggiosa per decidere dove andare.

La giocabilità è molto buona, benchè come in ogni titolo del genere occorra tempo per avere dimestichezza con i comandi e, soprattutto, per imparare le tecniche per aggirare i nemici in branco. L’udito di Joel è sicuramente un gran vantaggio, contando anche che è potenziabile sulla distanza, e diventa utile soprattutto quando si impara a scegliere l’ordine in cui attaccare i nemici e se farlo in modo stealth o a viso aperto con armi o a pugni.

The Last of Us offre molte ore di gioco ed una trama avvincente, e grazie all’incredibile realismo da cinema può essere tranquillamente rigiocato aumentandone la difficoltà. Anche la modalità online è avvincente, grazie alle battaglie tra bande nei tipici scenari semidistrutti del gioco. Ma la vera perla resta la campagna offline che, seppur per un solo giocatore, offre davvero ore di pure emozioni, combattimenti, sparatorie, paura e qualsiasi altra cosa proviate giocandoci.

Non possiamo ucciderlo a mani nude, per fortuna c'è il coltello.

SCHEDA TECNICA DI “THE LAST OF US”

Grafica:

– Personaggi pressochè perfetti e animati benissimo;

– Scenari in stile Walking Dead davvero ispirati;

Sonoro:

– Effetti coinvolgenti;

– Doppiaggio italiano da urlo;

Giocabilità:

– Presa confidenza con i comandi, è difficile staccarsi dal joypad;

– Combattimenti dinamici e mai troppo scontati;

Longevità:

– Tante ore di gioco, e rigiocabile più volte provando una difficoltà maggiore;

Multiplayer e online:

– Bello scorazzare per gli scenari cercando di sbaragliare gli altri gruppi;

– Peccato non poter giocare in due offline;

Joel insegna ad Ellie a sparare col fucile.

Comprarlo, perchè sì:

– Tecnicamente da premio Nobel;

– Benchè non originalissima, la trama prende molto grazie a dialoghi e ambientazioni di ottima fattura;

– Bello poter individuare i nemici pur non vedendoli e agire di conseguenza;

– Doppiaggio italiano da film;

– I fans di Resident Evil, Dead Island e Silent Hill non devono far altro che acquistarlo ad occhi chiusi. Stesso discorso per gli altri, che potrebbero facilmente apprezzarlo grazie all’alternarsi di scene horror, d’azione, relax e dialoghi commoventi;

Comprarlo, perchè no:

– Ellie viene ignorata spesso e volentieri dal nemico, togliendo punti al realismo;

– Niente multiplayer offline;

– Si tratta di un gioco molto violento, quindi non adatto ai bambini piccoli o a persone impressionabili da sangue e scene crude;

COMMENTO FINALE

Inchiniamoci di fronte a The Last of Us, un gioco dai mille pregi e di cui possiamo solo criticare in minima parte l’intelligenza artificiale dei nemici, che non vedono Ellie neanche a breve distanza quando ci stiamo nascondendo. Per il resto, ore di puro divertimento; sembra di guardare un film interattivo, avvincente nei momenti di azione e commovente nei dialoghi e situazioni tra Joel ed Ellie, in cui spesso si proteggono a vicenda. Da comprare subito e finirlo almeno un paio di volte per coglierne tutte le sfumature.

“Pongy” Alberto Manuel Pongitore

In alcune situazioni, Ellie non si limiterà certo ad urlare...Compra qui The Last of Us scontato

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Saints Row 4 Gameplay ITA #7 – La scoperta del ghiaccio

Saints Row 4 Gameplay #7 di gioco con commento di Loco e Sempavor.
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Hot on Steam: MC Pixel

Benvenuti su “Hot on Steam”,  la nuova rubrica di VG-Factor il cui obiettivo è aiutare i videogiocatori meno esperti a scoprire cosa offre il mercato videoludico, nella speranza di dare a quelle gemme meno pubblicizzate l’attenzione che meritano.

E quale titolo migliore per cominciare se non MC Pixel.

hotonsteammcpixelDi cosa si tratta:

L’ovvia parodia di MC Gyver, il cui debutto su Steam risale esattamente allo scorso Settembre, offre una premessa semplice quanto la sua presentazione grafica:

Cosa fareste se aveste solo 20 secondi per salvare la situazione?

E questa frase è il riassunto perfetto per il gioco, infatti ogni livello propone 6 situazioni differenti, in cui MC Pixel dovrà disattivare un ordigno o sventare altre catastrofi in soli

20 secondi, in modo molto simile alla serie WarioWare di Nintendo, e spetterà a voi indirizzarlo verso la giusta soluzione..

mc2

Ma attenzione, aprire il portellone dell’aereo potrebbe non bastare a far sparire l’ordigno in procinto di esplodere, e il sacrificio richiesto per placare il vulcano potrebbe non essere quello che vi aspettate, in MC Pixel spesso la risposta giusta è quella più ridicola!

mcpixel

MC Pixel oltre ad offrire una ricca dose di divertimento demenziale e un vasto numero di sfide ha anche un costo contenuto, il prezzo si aggira infatti, per quanto riguarda la versione di Steam, tra i 3,99 € e 1 € durante i saldi, un affare insomma, che andrebbe colto in meno di 20 secondi!

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Saints Row 4 Gameplay ITA #6,2 – Stai fermo!

Saints Row 4 Gameplay #6,2 di gioco con commento di Loco e Sempavor.
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Speaker bluetooth Kakkoii Wow

KAKKOii-WOW-Speaker-bluetooth-RossoNel marasma dei dispositivi mobile, più o meno validi, una caratteristica li rende estremamente importanti: l’audio. Purtroppo non tutti gli smartphone sono dotati di audio decente per poter ascoltare la nostra musica preferita: fortunatamente ci vengono in aiuto gli speaker esterni di altre case produttrici.

Dalle forme più stravaganti, a volte si finisce per acquistare dei prodotti belli, ma scarsi in potenza audio e quindi, trovare un buon compromesso, è la soluzione ideale.

E’ il caso degli speaker bluetooth Kakkoii Wow che forniscono non solo un’eccellente sistema audio senza fili, ma anche un certo stile per abbellire il nostro salotto, il nostro ufficio o la nostra cameretta.
Per chi non lo sapesse, Kakkoii è una parola giapponese che significa “cool” “fico“: parola fu mai più azzeccata per un dispositivo.

kakkoii-slide-desk-bGli speaker Kakkoii Wow sono costruiti in morbida gomma estremamente delicata al tatto dalla forma che ricorda un vecchio grammofono di altri tempi, ma che ne aiuta ad amplificare il suono in uscita.

La qualità audio è eccezionale: grazie ai suoi 85db di potenza dichiarata, questo piccolo mostro è in grado di riempire di suoi, senza problemi, una stanza di medie dimensioni, surclassando molti prodotti concorrenti.
Utilizzando la connessione senza fili bluetooth, questo speaker è in grado di collegarsi a qualsiasi dispositivo che ne sia provvisto e iniziare quindi a erogare suoni.

Suoni bassi molto buoni e ben distinti sono la caratteristica principale di questo dispositivo che, a tre quarti del volume dello smartphone, ancora non distorce offrendo anche ottimi medi.

Kakkoii Wow fa della semplicità il suo punto di forza: il semplice tasto on/off e il led azzurro che ne indica lo stato, bastano per iniziare ad usarlo subito mentre, la presa usb posta anch’essa sotto la base, permette la ricarica della batteria interna che è in grado di durare dalle 4 alle 8 ore consecutive.

WP_20130909_002[1]I colori non sono un problema per questo il Kakkoii Wow, che si trova disponibile in: nero, rosso, blu, bianco, giallo, arancione, rosa e grigio.

Il prezzo di listino di questo speaker bluetooth è di 80,00€ ma è possibile acquistare il Kakkoii Wow scontato a questo indirizzo.

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