La Rambla, sempre più giù

Il primo post di questo blog, ennesima brillante iniziativa di VareseNews, lo dedico a uno dei simboli della cittá di cui  saró il Blogtrotter. Parlo di Barcellona e della Rambla.

Alzi la mano chi l’ha percorsa almeno una volta da Plaça Catalunya alla statua di Colón. Dovete essere tanti, dato che si vedono piú italiani che in Piazza Montegrappa.

Quello che per decenni é stato il simbolo della Barcellona alternativa, colorata, variopinta, divertente e che si diverte, si sta trasformando nell’emblema di una cittá che non ha saputo gestire il boom del turismo low cost, dell’andata e ritorno con sbronza in giornata e del proliferare di piccole mafie che l’hanno resa una giungla scomoda.

Se di giorno un pó del suo fascino resiste, con i mimi ai lati della corsia centrale, i colori irresistibili dei fioristi, del mercato della Boquería e ci si deve solo preoccupare dei borseggiatori, é di notte il momento nel quale ci si chiede come si é potuta ridurre cosí.

Chiedetelo per esempio ai proprietari delle edicole che prima rimanevano aperte 24 ore e adesso alle 22 chiudono la serranda e scappano a casa.

La strada è diventata un mix di prostitute invadenti che non esitano a trascinarvi o a mettervi le mani in tasca, spacciatori, gruppi di 2-3 persone che se vi seguono per piú di 50 metri: brutti segnali, e un ampia scelta di “esseri” fuori controllo. Questo é quanto vi troverete di fronte.

Non un bello scenario. La Rambla non appartiene piú ai barcellonesi, che ormai la evitano e girano largo, provano ad unirsi in associazioni per salvarla, ma non vengono ascoltati.

Una speranza viene da quel grande strumento di denuncia sociale che é il giornalismo: ed é cosí che lo scandaloso servizio de El País di un paio di mesi fa, con foto inequivocabili di prostitute in piena attività all’interno del mercato della Boquería, dove di giorno si vendono verdure, formaggi e salami, ha sollevato un polverone  che non ha lasciato indifferenti le istituzioni. Possiamo sperare che l’aumento dei controlli che ne é scaturito duri nel medio periodo?

Per quanti di voi fossero interessati a leggere l’articolo in versione originale, o semplicemente vedere le foto che hanno messo sottosopra una cittá, lo trovate qui.

E la vostra esperienza su e giú per la Rambla, com’é stata?

Questo articolo è stato pubblicato in Senza categoria da Mauro Barbazza . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su Mauro Barbazza

Nato 25 anni fa a Varese, vivo e lavoro da quasi 3 anni a Barcellona. Dopo aver frequentato il Cairoli a Varese ed essermi iscritto a Scienze della Comunicazione a Milano, ho capito presto che l’Italia non mi soddisfaceva e l’esperienza Erasmus di 8 mesi a Utrecht (Olanda) mi è servita per confermare questa idea. Dopo la tesi su comunicazione e terrorismo, scritta a Bilbao studiando da vicino il caso ETA, sono stato intrappolato dalla capitale catalana, dove lavoro come consulente di comunicazione. Saró il vostro globetrotter da questa cittá contradditoria, contemporaneamente cosmopolita e nazionalista, luminosa e tetra, moderna e gotica.

6 pensieri su “La Rambla, sempre più giù

  1. perfettamente d’accordo. in 200 metri mi hanno offerto tutte le droghe del mondo, alcune mai neanche sentite, e quasi litigo con delle prostitute che mi stavano trascinando dentro a un portone. è diventata proprio uno schifo di strada, la faccia più bella che si incontra è tutto un programma

  2. Vivo da 10 anni vicino alla Rambla e non mi é mai accaduto nulla di sconvolgente. Mi angosciava molto di piú il nulla di vicolo Canonichetta o il deserto di corso Matteotti, dopo le ore 20.
    Barcelona(con una L)é viva e io amo la vita

  3. Rispondendo alla mia domanda “Possiamo sperare che l’aumento dei controlli che ne é scaturito duri nel medio periodo?” posso dirvi che ieri ci son passato alle 5 di mattina e sembrava un altra cosa. Era un pó di tempo che non mi capitava e mi ha sorpreso: pulita, poca gente, nessuna prostituta-spacciatore-vendiqualunque cosa e sí, una importante presenza di macchine della Guardia Urbana e de los Mossos.. vediamo come evolve la situazione ma ieri l’ho apprezzata come non mai.

  4. SONO STATO A BARCELLONA IL WEEK END DEL 15 NOVEMBRE……..MI E’ SEMBRATO PARTICOLARMENTE STRANO CHE DOPO LE 24 NON C’ERA PIU’ MOLTA GENTE SULLA RAMBLA……..ALLOGGIAVO ANCHE VICINO E NON HO RISCONTRATO ALCUN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO.
    COMUNQUE DEVO DIRE CHE BARCELLONA E’ UNA CITTA’ VIVA, E CI HA FATTO SENTIRE,A ME ED ALLA MIA RAGAZZA VIVI (FANTASTICA BARCELLONA!!!!) GRAZIE

  5. Sono d’accordo con te. Dall’articolo de El País in poi le cose sono cambiate e la sensazione che si ha al passarci a qualunque ora del giorno é assai differente. E sono convinto che durerá ALMENO fino all’autunno dell’anno prossimo. Perché? Perché ci sono le elezioni in Catalunya 🙂

  6. Ciao,
    sono stato a Barcelona per “el Clasico” (visto in TV in un ristorante). Devo ammetter che leggere il tuo blog prima di partire mi ha spaventato, anche perche’ il nostro hotel era proprio sulla rambla ed eravamo 3 famiglie. E devo dire che ci siamo trovati benissimo, a parte qualche sexy shop, ma niente di sconvolgente. Da subito abbiamo notato una forte presenza di polizia e cio’ ci faceva sentire piu’ sicuri. Inoltre, Il figlio di un nostro amico si e’ perso e dopo una mezz’oretta e’ arrivato su una camionetta della Polizia.
    Certo non siamo mai stati in giro oltre la una di notte, per cui non posso dire se succedevano cose “strane” a notte fonda.
    Devo poi dire che mi ha colpito la disponibilita’ della gente del posto, forse sono stato fortunato ma ho sempre trovato persone disponibili ad aiutarci.

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