Prometeo

Tutti ricordano il PROMETEO della mitologia greca, quello incatenato nudo a una roccia e con l’aquila che gli divora il fegato . Questa scena ha ispirato moltissimi artisti ed è stata rappresentata in opere di pittura, scultura, decorazione e illustrazione da artisti anche importantissimi, come Tiziano, Tiepolo, Rubens, Jordaens, Gustave Moreau, fino a Oskar Kokoschka e molti artisti dei nostri giorni.

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Cristo distrugge la sua croce

José Clemente Orozco, è stato “il più grande pittore che ha dato l’America”, “l’unico grande poeta tragico d’America”(Luis Cardoza y Aragón)…chiamato il “Goya messicano“. Nel corso della sua vita ha affrontato almeno tre volte il tema emblematico di “Cristo distrugge la sua croce” (Cristo destruye su cruz).
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99 anni del Maestro Trovarelli

Questo 7 di Gennaio 2012 è il compleanno n.99 del Maestro GOFFREDO TROVARELLI , uno dei migliori pittori italiani viventi.
E’ stato il nostro vero e grande Maestro nella Accademia di Belle Arti di Firenze: uno degli ultimi Pittori della grande Pittura italiana…di quelli che ancora posseggono quella “straordinaria summa di conoscenze che nel corso dei secoli l’ars pingendi aveva pazientemente accumulato

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Gauguin e Van Gogh: viaggio verso la verità

Fino al 15 Aprile 2012 un evento assolutamente da non perdere: la Mostra “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” in Palazzo Ducale a Genova .
E’ un evento che consiglio da non perdere assolutamente, primo perchè dagli USA è arrivato per la seconda volta in Europa il capolavoro di Gauguin “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”, e chissà quando mai tornerà, secondo perchè ci sono varie tra le migliori opere di Van Gogh e terzo perchè Van Gogh e Gauguin sono ormai entrati nelle nostre vene e fanno parte delle nostre vite e delle nostre storie…io ho cominciato a dipingere con loro (e con Modigliani) e “il viaggio” continua.

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Gli spaccapietre

Quando nel 1970 noi giovani studenti dell’Accademia a Firenze, si studiava questo dipinto celeberrimo di Courbet che sono “Gli spaccapietre”, non si poteva non pensare all’assurdità di questo lavoro di spaccare le pietre a mano, una per una, e si pensava alla miseria in cui dovevano vivere i francesi solamente 120 anni prima.

“Gli spaccapietre” (1849)  è uno dei quadri più emblematici del pittore francese Gustave Courbet (1819-1877), un capolavoro di quel movimento di critica alla realtà che verrà chiamato “Realismo”

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Il Veronese e il trionfo di Venezia

Paolo Caliari, detto il “Veronese” è uno dei pittori piu’ importanti della scuola veneta, quella della Pittura di colore e di luce (o meglio dei colori di luce). Quella “scuola” della PITTURA che 500 anni fa raggiunse i livelli più alti mai raggiunti da civilizzazione umana.
Certo, il Veronese non è stato tanto raffinato e misterioso come il Giorgione, o tanto “colorista naturale” come il Tiziano, e nemmeno tanto “impetuoso e tormentato” come il Tintoretto. Ma è stato un “virtuoso” della composizione e della luce.

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Severini al Mart di Rovereto

La rassegna intitolata “Gino Severini (1883-1966), futuriste et néoclassique” realizzata tra aprile e luglio 2011 al Musée de l’Orangerie a Parigi è stata trasferita al Mart” (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) e rimarrè aperta fino al 08 Gennaio 2012.
Oltre ai circa 80 dipinti della mostra di Parigi, questa del Mart è stata ampliata con una “serie di opere degli anni Quaranta e Cinquanta, che permettono di approfondire, per la prima volta dopo oltre vent’anni dall’ultima mostra monografica, il complesso intreccio rappresentato dalle diverse tappe della storia artistica di Severini”.

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Friedrich e il senso dell’infinito

Ricordo una bellissima lezione di Michelangelo Masciotta, professore di Storia dell’Arte nell’Accademia di Belle Arti di Firenze negli anni ’70 su Caspar David Friedrich….una emozione totale…che poi è rimasta nascosta negli sviluppi successivi della mia attività professionale come Pittore.

Adesso ritorna alla mente, quando mi scrive l’amico e collega pittore toscano Tognarelli Gianfranco di ritorno dalla Germania, proprio sul pittore Caspar David Friedrich (Greifswald 1774 – Dresda 1840).

 

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Il Cantico delle Creature di San Francesco

Il CANTICO DELLE CREATURE  di San Francesco di Assisi è il testo poetico più antico della letteratura italiana che si conosca, scritto in volgare umbro nel 1224.

E’ un poema di fratellanza tra l’uomo e la natura…e ovviamente Dio. Una visione di tutta la realtà cosmica concepita in quei tempi, una realtà del creato tutta positiva e fatta da “fratelli” e “sorelle”“e dove l’uomo sta al livello di tutti gli altri esseri ed elementi , in quanto anch’egli creatura, ma chiamato ad una maggiore responsabilità morale….
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A Besnate, un pittore friulano

Antonio Carneo è mio compaesano, nato a Concordia Sagittaria nel 1637 e morto tra stenti e miseria a soli 55 anni a Portogruaro nel 1692 (due città appartenenti all’antica “Patria del Friuli”, e oggi annesse alla Provincia di Venezia).
Ha vissuto e lavorato per tutta la vita principalmente a Udine, ed è forse, insieme al Pordenone, tra i più grandi geni pittorici che abbia dato il Friuli, questa nostra ancora oggi bella regione del nord-est dell’Italia.

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Inedito su Michelangelo-1

Lettura da Artista dell’opera di un Artista. Questo scritto assolutamente inedito è una preziosa riflessione sull’Arte Pubblica e sulla Pittura Murale di MICHELANGELO da parte di uno dei più grandi affreschisti italiani del ‘900: ANTON LUIGI GAJONI.
Il maestro A.L.Gajoni, nato a Milano nel 1889 e morto a S.Miniato (Pisa) nel 1966, fu uno dei piú notevoli pittori della cosiddetta ECOLE DE PARIS, che fiorí nel periodo tra le due guerre, e che ebbe come protagonisti anche gli italiani DE CHIRICO, SEVERINI, TOZZI, DE PISIS, CAMPIGLI, SAVINIO ecc..

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George Bellows e il meglio della pittura nordamericana

Dopo un difficile inizio nei primi del ‘900, ancora impregnato di ‘800 europeo, gli anni ’30 e ’40 diedero il meglio della pittura nordamericana prima del grande smarrimento. Di tutto questo eccellente periodo d’arte statunitense dei primi decenni del secolo in Italia non se ne sa quasi niente. Lo storico dell’arte Mario De Micheli, nel suo bellissimo saggio “LA FUGA DEGLI DEI” (Ed.Vangelista 1989) così descrive questa situazione:
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Melozzo da Forlì, a Forlì

La più grande e completa esposizione che gli sia mai stata dedicata a questo grande artista del ‘400 sta per finire, chiude domenica prossima, 12 di Giugno 2011 nei Musei di San Domenico a Forlì.
Melozzo di Giuliano degli Ambrosi, conosciuto come Melozzo da Forlì (1438-1494) ha vissuto e operato in uno dei momenti più felici della Storia dell’Arte italiana e mondiale, e le sue opere hanno contribuito vigorosamente a quella “perfezione formale” mai più raggiunta dall’Arte italiana.

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J.C.OROZCO:La caduta delle ideologie

Parlare oggi di caduta delle ideologie è la cosa più normale, è anche di moda. Ma tra il 1936 e il 1939 le ideologie del secolo scorso erano nel momento del loro massimo e tragico splendore e fulgore. E proprio in questi anni pericolosissimi il grande pittore messicano José Clemente Orozco, in una azione profetica e di inusitato coraggio e audacia, dipinge uno dei suoi capolavori: l’immenso affresco sulle 4 pareti dello scalone di ingresso nel Palazzo del Governo di Guadalajara, Messico. ————————————————————————————

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